Reportage – tra i ragazzi poveri del Madagascar

http://www.famigliacristiana.it/articolo/reportage—tra–i-ragazzi-poveri-del-madagascar.aspx

08/12/2013  Rosario Volpi è il Volontario dell’anno per il 2013. Ha 34 anni, sei dei quali passati della grande isola africana a lavorare come cooperante di Educatori senza Frontiere. Siamo andati a Fianarantsoa, per vedere e raccontare la realtà del “Villaggio dei Ragazzi”, dove Volpi opera come psico-pedagogista. Nel numero di questa settimana di Famiglia Cristiana c’è il reportage di Alessandro Rocca.

Rosario Volpi al Villaggio dei Ragazzi - Tutte le foto sono di Alessandro Rocca. .Ambalakilonga, Madagascar
“Essere uomo significa essere fedeli a se stessi”. È una frase di Romano Guardini, teologo e scrittore italiano naturalizzato tedesco, che si legge sul profilo Skype di Rosario Volpi. «Se mi chiedete di descriverlo con un solo aggettivo, ecco sì, non ho dubbi, Rosario è un uomo fedele». Sono invece le parole di Monica, una delle tante volontarie che ha lavorato al suo fianco.

Ci vogliono dieci ore di macchina dalla capitale del Madagascar, Antananarivo, per raggiungere Ambalakilonga, la cittadina, nel Sud del Paese, dove Rosario è psico-pedagogista ormai da 6 anni per l’Ong Educatori senza Frontiere (ESF).

È lui il Volontario internazionale dell’anno indicato da Focsiv, la federazione delle Ong di matrice cristiana. Sabato 7 dicembre è stato insignito della medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana.L’autista che ci accompagna è un omone di 130 chili dal nome impronunciabile, come quasi tutto ciò che ha un nome in Madagascar. Perciò si fa chiamare Mami Vola, che in malgascio significa “soldi dolci”. Chiacchierando lungo la statale dice che i cinesi sono arrivati anche qui, come in molti Paesi africani, ed è un bene per tutti, secondo lui. La differenza sta nel fatto che loro non sono africani ma malgasci, così almeno la pensa la maggior parte degli abitanti della grande isola dell’oceano Indiano, e le cose quindi andranno diversamente, sempre secondo lui.

Il Madagascar è in effetti un piccolo continente, tanto da avere una flora e soprattutto una fauna unici. Lungo una pista fatta solo di curve e posti di blocco (ne incontreremo almeno 12), Mani Vola parla del ballottaggio elettorale. Dice che è tutto tranquillo, nonostante l’isola da 4 anni versi in una grave crisi politica.

Nel 2009, il sindaco della capitale, Andry Rajoelina, attraverso numerose proteste di massa pilotate, fece destituire con un vero colpo di mano il Capo di Stato in carica, Marc Ravalomanana. In seguito Rajoelina, ex dj di 34 anni, ha di fatto impedito a tutti gli oppositori di candidarsi e ha rimandato per ben 7 volte la tornata elettorale, fino al 25 ottobre 2013, quando si sono effettivamente svolte. I due più votati – Jean-Louis Robinson (21,10%) e Hery Rajaonarimampianina (15,93%) – il 20 dicembre andranno al ballottaggio per la Presidenza. È anche con questi problemi e tensioni che si misura chi fa cooperazione nel Sud del mondo.

Da cristiano nelle periferie del mondo

«Disponibilità è una parola a cui mi sono affezionato in questo periodo. Disponibili mi piace più che volontari. Mi domando cosa spinga tanti a lasciare casa, lavoro, affetti, per andare oltre, attraversare le frontiere. Mi chiedo perché si accetti di raggiungerci qui negli avamposti, dove le certezze sono poche, gli interrogativi tanti, le sorprese quotidiane. Come mai le persone sono disponibili a dire di sì?», scrive Rosario Volpi su un sito web.

La testimonianza cristiana nelle periferie del mondo è stato il primo criterio per le candidature del 2013, sia per la coincidenza del 50° anniversario dell’Enciclica Pacem in Terris sia in risposta al costante richiamo di Papa Francesco a uno stile di relazione agli altri come persone e non come “portatori di bisogni”.

In un villaggio a dieci minuti a piedi dal Villaggio dei Ragazzi, il centro dove opera Rosario, vive la piccola Julienne, che ha sei mesi. Arrivata al dispensario di Ambalakilonga quando ne aveva 3, dopo alcune crisi ha iniziato a crescerle la testa: idrocefalia, il responso medico. Con l’aiuto di una dottoressa che collabora con ESF, Monica Cimbro, sono state reperite le valvole per eseguire l’intervento di aspirazione del liquido che si stava formando nel cervello della piccola. Tutti questi costi sono a carico dei pazienti, perché negli ospedali malgasci si paga tutto, dal bisturi ai cerotti. Rosario non si è limitato a fare visita alla bambina, ma come un papà ha voluto prenderla in braccio e cullarsela un po’.

In un piccolo agglomerato di case vicine Rosario e i suoi educatori controllano i quaderni di un gruppo di bambini. Le famiglie non riescono a pagare la scuola e così ci pensa il Centro a versare la retta per 20 bambini, che hanno in parte già seguito negli anni precedenti i corsi di educazione di base a Ambalakilonga.

TESTIMONE SUL CAMPO

Rosario Volpi è stato scelto per la qualità della testimonianza cristiana che emerge dalla sua esperienza e le caratteristiche dei progetti che porta avanti. Insieme agli altri deve nascere il desiderio di “decentrarsi”, di raggiungere l’uomo nelle “periferie dell’esistenza”, come sottolinea, con una bella espressione, papa Francesco. Parole che Rosario ripete spesso.

È stato selezionato da una giuria composta da rappresentanti della Focsiv e dai partner dell’iniziativa (Fondazione Missio, Forum del Terzo settore, TV2000 e noi di Famiglia Cristiana), in una rosa di 4 volontari che sono stati i più votati dal pubblico della Rete tra le candidature pervenute. Candidature che sono espressione del volontariato e della solidarietà internazionale.

Ancora Monica: «Guardando questo piccolo siciliano con gli occhi scuri che “parlano”, ho intuito cosa vuol dire stare vicino ai poveri, senza la pretesa di salvarli ma con la tenacia e la fedeltà di un uomo che crede nell’umanità».

Sono passati 6 anni da quando Rosario ha messo piede a Ambalakilonga. Il Centro ha una scuola professionale che offre a 105 ragazzi, tra i più poveri della zona, la possibilità di imparare un mestiere: falegname, carpentiere, saldatore, elettricista, tecnico informatico.

Oltre a Rosario, ci sono due educatori malgasci e lo staff di volontari di ESF che si fermano per alcuni mesi. Durante l’anno vengono poi accolti universitari, tesisti, italiani e stranieri, e nel periodo estivo gruppi di ESF per viaggi di animazione e conoscenza.

Ad Ambalakilonga è in funzione anche un dispensario-infermeria e la scuola. Ogni mese vengono assistite oltre 300 persone, in collaborazione col Ministero della salute malgascio. Si fanno le vaccinazioni, la distribuzione della vitamina A di cui i malgasci sono carenti, le settimane mamma-bambino. Ma anche campagne di informazione sulle malattie sessuali, e corsi di igiene di base. Ambalakilonga è soprattutto il “posto dei ragazzi”, una comunità che accoglie minori orfani, ragazzi di strada e giovani in difficoltà. Tutti adolescenti, con le loro esigenze e i loro problemi.

Il motore della comunità, come sottolinea Rosario è «la passione per l’educazione: aspettare, ascoltare, accogliere, accompagnare, valorizzare, perchè ognuno possa tirare fuori il meglio di sè e impari a progettare il proprio futuro come protagonista delle proprie scelte».

DAL DIARIO DI ROSARIO (2008)

“Raccontare un evento straordinario, un avvenimento insolito, eccezionale, può essere talvolta molto semplice ed elementare, può diventare arduo invece, condividere la singolarità sorprendente della quotidianità e la strabiliante ricchezza degli incontri che si fanno, riuscendo a stento a balbettare la propria esperienza.

Qualche volta poi, le parole sono insufficienti a tradurre ciò che ci ha spinti ad andare, a mettersi in viaggio, in cammino verso “mete” lontane. Inquietudine e insicurezza hanno accompagnato la mia partenza per il Madagascar ormai sette mesi fa, una sola garanzia, unico antidoto alle mie paure era l’essere parte di una comunità in viaggio, in esodo (leggi Exodus), una comunità che nel suo andare “senza frontiere” avrebbe accolto le mie ansie e sostenuto in questa nuova vita.

Le ragioni del viaggio molte, ma ciò che ha guidato, sollecitato e sostenuto la mia scelta è la consapevolezza di aver ricevuto tanto e la voglia di dare, di condividere con gli altri questa “ricchezza”. Nessuna presunzione, nessuna pretesa di salvare il mondo “il donare, l’andare, lo stare accanto è una dimensione che può essere alla portata di tutti, il fare il bene non è prerogativa di alcuni”(Vico) ma ognuno può trovare il modo di condividere con gli altri, nella comune umanità, pensieri, idee, riflessioni, risorse e talenti.

L’amore – mi disse un missionario carmelitano durante la mia prima esperienza nella grande isola – non è solo una questione di sentimenti ma è una decisione”. 

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Traduttore malgascio-italiano

Questo link consente di accedere alla pagina di Glosbe che fornisce la traduzione dal malgascio all’italiano.

http://it.glosbe.com/mg/it

Con questo strumento si può non solo controllare il signficato di una parola, ma anche vederne l’utilizzo, in alcune frasi che contengono la parola tradotta. Questo servizio si chiama “memoria di traduzione”.

 

I giorni della settimana 

Lunedi martedi mercoledi giovedi venerdi sabato domenica
Alatsinainy Talata Alarobia Alakamisy Zomà Sabotsy Alahady

 

I mesi dell’anno 

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
zanvie fevrie marsa avrily mey jiona jolay aogositra  septambra   oktobra novambra  desambra 

 

Le stagioni 

primavera estate autunno inverno
loha fahavaratra fararano ririnina

   

I colori

bianco rosso blu grigio giallo verde arancione porpora marrone nero
fotsy mena manga volon-davenona mavo maitso volom-boasary ranonombalahy  volontany   mainty

Qualche parola

Maraina tsara Buongiorno
Andro tsara Buona giornata
Alina tsara buonasera
Tafandria mandry buonanotte
Inona ny anaranao? come ti chiami?

Ela tsy nihaonana!

tanto che non ci si vede!
misaotra grazie
Tsy misy fisaorana di nulla
Fahasalamana? come state?

Tsy dia tsara

non così bene
tonga soa benvenuto

Hoatrinona ?

quanto costa?
Veloma Ciao
Veloma tompoko Arrivederci
Eny si
Tsia no
Angamba forse
Tsy manana … aho / Tsy manana … za non ho
Tsy manana … izahay non abbiamo
Tsy misy … non c’è
… no anarako mi chiamo…
Avy any … aho / Avy any … za vengo da…
taona aho / … taona za ho … anni
Manambady aho (Tsy manambady aho). sono sposato/non sono sposato
   

 

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L’iniziativa del 15 marzo 2014

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Un grazie di cuore agli amici della Bottega Carcadè, GAS e delle asociazioni sostenitrici per aver donato a UnicoSole il ricavato della cena del 15 marzo scorso a Casazza.
Questi soldi sono preziosi per i nostri progetti, e  saranno utilizzati nella costruzione della scuola a Tsarafidy.   
Vi terremo al corrente sugli sviluppi del progetto.

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da Rainay – lettera del 12 marzo 2014

Associazione RAINAY

Lot 142 G/3504 Ankofafa

Fianarantsoa

       Fianarantsoa, 12 marzo 2014

 

Il presidente dell’associazione RAINAY

Fianarantsoa

al presidente dell’associazione UnicoSole

Seriate, Italia 

A nome della nostra associazione, a nome degli studenti della casa famiglia, e a nome mio personale, invio a lei e ai membri della vostra associazione i nostri cordiali saluti.

Inoltre vi ringraziamo per i bonifici che avete fatto in questi ultimi tempi. Anche un grosso grazie per la strumentazione idraulica ed elettrica per l’allevamento di Ihosy e per i lavori fatti dal gruppo di Angelo.

Per quanto riguarda la casa famiglia, gli studenti sono 55, ripartiti come riportato di seguito.

classe Totale Ragazze Ragazzi
Terminale 4 2 2
Prima 12 8 4
Seconda 13 9 4
Terza 5 4 1
Quarta 3 2 1
Quinta 8 5 3
Sesta 3 1 2
Primaria 4 2 2
Formazione professionale 3 3  
 Totale 55 36 19

Ma in questo momento una ragazza di seconda è in riposo a causa di malattia di lunga durata perché è stressata.

Ogni anno i genitori hanno chiesto insistentemente la possibilità di far rimanere i ragazzi bocciati al diploma, al fine di dare loro la possibilità di riuscire. Noi ripetiamo questa richiesta insistendo affinchè i ragazzi bocciati non debbano lasciare la casa famiglia. Come noi abbiamo già fatto per Tafita e Adeline, che sono state bocciate la prima volta e abbiamo concesso loro di ripetere e hanno lasciato la casa famiglia con il diploma.

Ai nostri giorni il computer è uno strumento che aiuta l’apprendimento. Sarebbe bene che i ragazzi si abituassero a lavorarci mentre sono alla casa famiglia.

Una decina di finestre della casa famiglia sono vecchie e necessitano di una sostituzione.

Per quanto riguarda gli studenti universitari, attualmente tutte le università del Madagascar, tranne quella di Mahajanga, hanno terminato l’anno accademico 2012/2013. Quella di Mahajanga ha già cominciato l’anno accademico 2013/2014.

Gli studenti diplomati la scorsa estate attendono i risultati dei concorsi per l’iscrizione al primo anno.

Per quanto riguarda lo studente in medicina dentistica a Mahajanga, noi abbiamo interrotto il sostegno al quarto anno. Ma lui ha superato con successo nella prima sessione il quarto anno, malgrado le poche risorse economiche della famiglia. Ci chiede l’aiuto per poter continuare i suoi studi per i tre ultimi anni che richiedono un grosso esborso di denaro per il praticantato, i diversi documenti e la preparazione della tesi.

Per quanto riguarda i progetti per il 2014, padre Colombi, al momento del suo passaggio in Madagascar, ha ricevuto tre domande di finanziamento.

  • La costruzione di una scuola elementare a Ambatonaorina – Ambositra;
  • L’acquedotto per la nuova costruzione del liceo di Tsarasoatra
  • La costruzione di edifici scolastici per il liceo di Tsarafidy – Ambohimahasoa.

Lo studio tecnico di questi progetti vi sarà inviato con mail.

In particolare per quanto riguarda il liceo di Tsarafidy che ha richiesto la costruzione di due edifici con 4 classi e un edificio di 2 stanze per l’amministrazione, questi edifici sarebbero costruiti secondo il metodo tradizionale.

A nostro avviso è meglio costruire un edificio con 3 aule in cemento armato che durerà molti anni e sarà utilizzato da diverse generazioni come quello di Tsarasoatra. E’ meglio dare poco, costoso ma che dura, piuttosto che dare molto, meno costoso, ma che dura non come l’edificio di Andrainjato est che è stato distrutto dal ciclone così come quello di Mahaditra.

Per terminare, noi vi ringraziamo per tutto quello che voi fate per noi e per quello che farete per collaborare con noi.

In allegato

  • Le ricevute dei bonifici
  • Il preventivo per la scuola di Tsarafidy.

Il presidente

Ratsimbazafy Michel

 

Association RAINAY

Lot 142 G/3504 Ankofafa

Fianarantsoa

       Fianarantsoa, le 14 mars 2014

 

Le Président de l’Association RAINAY

Fianarantsoa

à

Madame, Le Président de l’Association

Unicosole, Seriate, Italie

 

Au nom de notre association, au nom des élèves de la maison familiale, et au mon nom  personnel, je vous adresse et aux membres de votre association notre salutation cordiale.

Nous vous adressons aussi nos remerciements pour le transferts d’argent que vous avez fait ces dernier temps. Aussi un grand merci pour l’équipement hydraulique et électrique de l’élevage de Ihosy, et le travaux acharnés de l’équipe de Angelo.

Concernant la maison familiale, les élèves sont au nombre de 55 répartis comme suit :

classe Total Filles Garçons
Terminale 4 2 2
Première 12 8 4
Seconde 13 9 4
Troisième 5 4 1
Quatrième 3 2 1
Cinquième 8 5 3
Sixième 3 1 2
Primaire 4 2 2
Formation professionnelle 3 3  
  55 36 filles 19 garçons

Mais actuellement une fille de seconde est en repos médical de longue durée car elle est surmenée.

Chaque année les parents ont vivement demandé le redoublement pour les élevés qui ont échoué leur Bac, afin de leur donner la chance de réussite. Nous réitérons cette demande pour que nos élèves quittent notre maison familiale avec leur Bac.

Comme nous avons déjà fait pour Tafita et Adeline, elles ont échoué leur Bac pour  la première fois mais nous avons accordé leur redoublement, et elles ont quitté notre maison avec leur Bac.

A nos jour l’ordinateur est un instrument qui aide les apprenants à leur apprentissage. Il est bon que nos élèves s’habituent a manipuler l’ordinateur dans notre maison familiale.

Une dizaine de fenêtres de la maison familiale sont déjà vielles et nécessitent un remplacement.

Concernant les étudiantes universitaire :actuellement toutes les universités de Madagascar, sauf celle de Mahajanga, sont au terme de l’année universitaire 2012/2013. Celle de Mahajanga a déjà commencé l’année universitaire 2013/2014.

Le bacheliers 2013 attendent les résultats des concours d’entrée en première année.

Concernant l’étudiant en médecine dentaire de Mahajanga que nous avons interrompu son aide en quatrième années. Mais il a passé avec succès en première session la quatrième année malgré les faibles ressources financières de ses parents. Il nous demande son aide pour qu’il puisse poursuivre ses études pour les trois dernières années qui demandent une grosse dépense pour les matériels de stages pratiques, les divers documents et la préparation de thèse

Concernant les projets 2014, père Colombi, lors de son passage a Madagascar, a reçu trois demandes de financements : construction de bâtiment scolaire pour l’EPP d’Ambatonaorina Ambositra, l’adduction d’eau pour le nouveau bâtiment de Lycée de Tsarasaotra, et la construction des bâtiments pour le Lycée de Tsarafidy Ambohimahasoa. L’étude technique de ces projet vous parviendra par e-mail.

Mais concernant le lycée de Tsarafidy qui a demandé deux bâtiments scolaires à quatre classes et un bâtiment a deux salles pour l’administration. Ces bâtiments seront construits selon la conception traditionnelle.

Selon notre avis, il vaut mieux leur donner un bâtiment à trois salles de classe avec béton armé qui durera plusieurs années et sera utilisé pour des générations en générations comme celui de Tsarasaotra. Vaut mieux donner peu, couteux mais qui dure, au lieu de donner beaucoup moins couteux, mais qui dure pas comme celui d’Andrainjato Est qui a été détruit par le cyclone et celui de Mahaditra.

Pour terminer, nous vous remercions pour tout ce qui vous avez fait pour nous et ce que vous allez faire pour notre collaboration. 

Ci-joint :

  • les récépissés de transfert
  • la proposition de devis estimatif pour le lycée de Tsarafidy.

Le Président

Ratsimbazafy Michel

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a Rainay – lettera del 30 marzo 2014

Associazione UnicoSole – Onlus

Seriate, 30 marzo 2014 

Al presidente dell’Associazione RAINAY

Lot 142 G/3504 Ankofafa

Fianarantsoa

Grazie anche delle ricevute dei bonifici che ci avete inviato.Grazie della vostra lettera del 14 marzo 2014 che ci avete inviato da Angelo, Fabio, Enrico, Antonio e Mirco. 

Alcune risposte alle questioni da voi poste e alcune altre indicazioni. 

Per quanto riguarda i ragazzi bocciati, qualsiasi sia l’anno frequentato, la nostra posizione non è mutata: non è possibile riammettere i ragazzi se non superano l’esame. I ragazzi sono alla casa famiglia per studiare e devono fare questo durante tutto l’anno, se non lo hanno fatto, non possono ritornare e togliere il posto ad un altro ragazzo. A tal proposito sottolineo che non ci avete mai dato una risposta sulla sottoscrizione dell’impegno da parte dei ragazzi a raggiungere una determinata votazione.

Vi ricordo che fino a questo momento non ci avete ancora inviato alcuna informazione sui risultati conseguiti dai ragazzi nel primo periodo scolastico. E’ per noi molto importante averli.

Vorremmo inoltre conoscere quale sia la situazione di Narida, se ha potuto fare progressi frequentando la scuola, se è soddisfatta, ecc. 

Per quanto riguarda l’uso del computer siamo sicuramente d’accordo sulla sua utilità per i ragazzi della casa famiglia. Durante il nostro accesso di luglio vedremo cosa si può fare. 

Apprendiamo che la situazione nelle università non si è ancora normalizzata, rimaniamo in attesa di notizie in merito. Vorremmo concedere il sostegno valutando meglio le situazioni. Vi invieremo un documento specifico nel quale indicheremo le regole da seguire e le informazioni che ci dovrete fornire. 

Per quanto riguarda il ragazzo che studia medicina, specializzazione in dentistica, a Mahajanga, ribadiamo la nostra posizione, non è per noi possibile dare alcun ulteriore contributo. Ci fa piacere sapere che continua gli studi con profitto e gli rinnoviamo i nostri complimenti e auguri per il suo futuro ma non possiamo assumerlo a nostro carico. 

Per quanto riguarda i progetti per il 2014 che ci erano stati consegnati durante il nostro soggiorno in Madagascar a luglio dello scorso anno, e cioè

  • Sostituzione delle imposte alle finestre della casa famiglia
  • Costruzione di una scuola elementare a Ambatonaorina
  • Costruzione di un acquedotto per il nuovo liceo di Tsarasoatra
  • Costruzione di nuovi edifici, con il metodo tradizionale, per i ragazzi del liceo di Tsarafidy.

L’assemblea ha deciso di non finanziare per il momento, visto anche le scarse disponibilità finanziarie,

  • la costruzione di una scuola elementare a Ambatonaorina
  • la costruzione di un acquedotto per il nuovo liceo di Tsarasoatra. 

Per quanto riguarda la sostituzione delle imposte alla casa famiglia di Fianarantsoa l’assemblea è d’accordo; non avendo però al momento la disponibilità finanziaria, si rinvia per il momento l’inizio dei lavori che potranno partire non appena avremo la disponibilità sufficiente. Pensiamo anche che per il prossimo anno scolastico l’allevamento di Ihosy dovrebbe essere in grado di riprendere gli aiuti alla casa famiglia e questo ci consentirà di utilizzare le nostre disponibilità per la manutenzione straordinaria della casa.

Per quanto riguarda la costruzione degli edifici scolastici per il liceo di Tsarafidy, i soci si sono espressi in modo favorevole alla costruzione con il metodo tradizionale. L’assemblea ha preso visione ed esaminato anche il progetto in cemento armato, apprezzandolo. Ma, considerata la scuola già esistente e tenuto conto delle disponibilità del momento, la scelta è stata per la costruzione con il metodo tradizionale, più economico e coerente con l’edificio già esistente.

E’ necessario che ci facciate avere al più presto il progetto aggiornato e il preventivo di spesa, con l’indicazione della quota e/o delle attività che saranno a carico della comunità, per consentirci di stabilire con esattezza i costi che dobbiamo sostenere.

Sarà nostro impegno inviare il bonifico con l’importo indispensabile per iniziare i lavori, non appena avremo ricevuto la documentazione.

Abbiamo visto dalle fotografie che i lavori per il pozzo di Ihosy sono completati, ci farebbe piacere avere anche le vostre considerazioni in merito. 

Grazie per la vostra collaborazione.

Un carissimo saluto da parte mia e da tutti i membri del consiglio direttivo e dai soci dell’associazione UnicoSole-onlus. 

Elide Longa

 

Association UnicoSole – onlus

Seriate, 30 mars 2014

A monsieur le président de l’Association RAINAY
Lot 142 G/3504 Ankofafa
Fianarantsoa

Nous vous remercions de votre lettre du 14 Mars 2014 que vous nous avez envoyé par Angelo, Fabio, Enrico, Antonio et Mirco.

Merci également pour les reçu des virements.
Quelques réponses aux questions posées par vous et d’autres indications .

Pour les garçons rejetés, quelle que soit l’année, notre position n’a pas changé: il n’est pas possible de réadmettre les garçons si ils ne passent pas leur examen. Les garçons sont à la maison pour l’étude et ils doivent le faire tout au long de l’année, s’ils ne l’ont pas fait, ils ne peuvent pas revenir et retirer la place à un autre garçon.

À cet égard, je souligne aussi que vous nous avez jamais donné une réponse sur la signature de l’ engagement par les enfants d’atteindre un certain note .
Je vous rappelle que jusqu’à présent, nous n’avons pas encore reçu de renseignements sur les résultats obtenus par les élèves dans la première partie de l’année scolaire. Il est très important pour nous de les avoir.
Nous aimerions aussi savoir la situation de Narida, s’elle a pu faire des progrès en allant à l’école, si elle est satisfaite, etc.

En ce qui concerne l’utilisation des ordinateurs nous sommes vraiment d’accord sur son utilité pour les garçons de la maison familiale. Au cours de notre accès de Juillet, nous verrons ce que nous pouvons faire.

Nous apprenons que la situation dans les universités n’a pas encore revenue à la normalité, nous attendons des nouvelles à ce sujet.

Nous tenons à accorder un soutien après avoir mieux évalué les situations. Nous vous envoyerons un document qui indiquera les règles spécifiques à suivre et les informations que vous nous devrez fournir..

Pour le garçon qui étudie la médecine, spécialisation en chirurgie dentaire, à Mahajanga, nous réitérons notre position, il n’est pas possible pour nous de faire une contribution supplémentaire. Nous sommes heureux de savoir qu’il poursuit ses études avec profit et renouvelons nos félicitations et nos meilleurs vœux pour son avenir, mais nous ne pouvons pas le prendre à notre charge.

En ce qui concerne les projets pour 2014 qui ont été livrés au cours de notre séjour à Madagascar en Juillet de l’année dernière, et qui sont 

  • Remplacement des fenêtres de la maison familiale
  • Construction d’une école primaire à Ambatonaorina
  • Construction d’un aqueduc pour la nouvelle école secondaire de Tsarasoatra
  • Construction de nouveaux bâtiments, avec la méthode traditionnelle , pour les lycé à Tsarafidy .

L’Assemblée a décidé de ne pas financer, pour le moment

  • La construction d’une école élémentaire à Ambatonaorina
  • La construction d’un aqueduc pour la nouvelle école secondaire Tsarasoatra.

En ce qui concerne le remplacement des fenêtres à la maison de la famille de Fianarantsoa les membres sont d’accord, mais pour le moment nous n’avons pas les ressources financières disponibles. Le  début des travaux sera dès que nous aurons la disponibilité suffisante. Nous pensons également que pour la prochaine année scolaire l’élevage de Ihosy devrait reprendre son aide à la maison familiale et cela va nous permettre d’utiliser notre disponibilité pour l’entretien de la maison .

En ce qui concerne la construction des bâtiments scolaires à Tsarafidy pour les élèves du lycée on a décidé favorablement à la construction, à la méthode traditionnelle. Pendant la réunion on a également lu et examiné le devis avec béton armé que vous avez envoyè ; tout le monde l’a apprécié. Mais, compte tenu de l’ école existante et de la disponibilité financière du moment, la choix était pour le bâtiment avec la méthode traditionnelle, moins cher et compatible avec le bâtiment existant.

Il faut que vous  nous envoyez le projet et le devis mise à jour pour l’estimation des coûts, avec une indication de la proportion et/ou des activités qui seront pris en charge par la communauté, pour nous permettre de déterminer avec précision les coûts engagés .
Nous ferons un remise d’argent à la quantité nécessaire pour commencer à travailler dès que nous recevrons la documentation .

Nous avons vu des photos que les travaux du puits d’Ihosy sont terminées, nous aimerions avoir votre opinion sur la question .

Nous vous remercions de votre coopération .

Cordiales salutations de moi et de tous les membres du bureau et des membres de l’association UnicoSole.

Elide Longa

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Convocazione del Consiglio direttivo del 4 aprile 2014

Come concordato domenica 23 marzo 2014 in occasione dell’assemblea, la riunione del consiglio direttivo, come sempre aperta a soci e sostenitori, è convocata per venerdì 4 aprile 2014, alle ore 20.20, presso la sede di Via Roccolo 39, Seriate, con il seguente ordine del giorno

1 – lettura e approvazione del verbale della precedente riunione

2 – accettazione iscrizione eventuali nuovi soci

3 – relazione sulla cena organizzata da Equo solidale – Carcadè di Casazza  il 15 marzo 2014

4 – viaggi a Medjugorjie

5 – progetti approvati dall’assemblea, comunicazione alle associazioni malgasce

6 – pranzo sociale del 9 giugno, definizione

7 – situazione finanziaria

8 – sottoscrizione a premi

9 – viaggi luglio 2014

10 – varie ed eventuali.

Un cordiale saluto a tutti

Elide Longa

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da Padre Giangi – mail del 26 marzo 2014

Da: Giovanni Colombi (giangi.colombi@gmail.com)                     26 marzo 2014

A: unicosole@googlegroups.com

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              vi spero sempre bene come lo è pure per me. Vi invio le foto della costruzione del bacino dell’acqua potabile a Ihosy che mi hanno inviato quest’oggi. I lavori termineranno domani e dalla prossima settimana potrà essere utilizzato. La pompa e le tubazioni di distribuzione erano state installate due settimane fa dal gruppo di soci che erano stati in Madagascar. L’acqua finalmente potabile servirà tutte le persone che lavorano nei due allevamenti, attualmente circa un centinaio assieme a tutti i muratori e sarà utilizzata per dare da bere alle galline, attualmente 12.000 fra i due allevamenti, evitando l’aggiunta di medicinali per potabilizzare l’acqua. Grazie di cuore a tutti voi che in svariati modi avete collaborato per finanziare questo prezioso bene che è l’acqua potabile. Altri progetti ci attendono e la quaresima ci interpella ogni giorno alla condivisione e solidarietà con chi sta molto peggio di noi. Sulla vostra agenda annotate la festa dell’associazione programmata per la domenica 8 giugno a Grumello del Monte (Bergamo), per poter invitare parenti amici e conoscenti. Un affettuoso saluto e abbraccio

Giangi

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La lingua, i proverbi

La lingua ufficiale del Madagascar è il malgascio, ma in ogni regione le tribù usano forme dialettali che differiscono in modo sostanziale l’una dall’altra. L’ortografia prende una struttura ufficiale solo nel XIX secolo per iniziativa del Re Radama I.

 Il francese è la seconda lingua che viene insegnata a scuola.

La struttura della lingua malgascia è malese, mentre il lessico è per il 55% malese, per il 40% deriva dal sanscrito e per il 5% da arabo-swahili-inglese-francese-latino-greco-ebraico.

La lingua corrente si esprime ancora oggi con metafore. Per esempio : il cielo : il tetto di Dio – la collina : il bambino della montagna – il sole : l’occhio del giorno, e così via… quindi i malgasci ancora oggi amano esprimersi anche con gli stranieri mai in modo diretto ma girando intorno all’argomento. 

L’amore è come una pianta di riso; trapiantato, cresce altrove” 

Ciò che l’occhio ha visto, il cuore non dimentica 

Chi non compra un coperchio per la pentola mangerà riso cotto male

I bambini degli altri fanno arricciare il naso

Stremato dal proprio lavoro come un venditore d’acqua in mezzo alla pioggia.

Coloro che sono uniti sono roccia, coloro che sono divisi sono sabbia

Non c’è niente di così duro che possa resistere alla forza dello zelo

Niente è impossibile per un cuore coraggioso

È lo spirito che fa l’uomo

La dolcezza è avvolta nell’amarezza

Non pensare che la valle sia così solitaria, Dio è sulla testa di tutti

Se hai solo un dente…sorridi almeno con quello

Gli occhi che amano non si vergognano di guardare.

Pungi prima il tuo cuore e poi quello degli altri,perchè se sai cosa ti fa male saprai anche ciò che fa male agli altri

Le parole sono come uova quando si dischiudono  hanno le ali

Quando si scompare, resta solo ciò che é stato dato

Aver fretta non vuol dire correre 

Quando si è in tanti ad attraversare il fiume non si è divorati dai caimani

Chi vive vede molto…chi viaggia vede di più

Il dolore è come un tesoro; lo si mostra solo agli amici 

Non c’è notte che non finisca mai 

 

“Aza ataonao fitia ranon-tambo:
be fihavy, ka mora ritra.
Fa ataovy tahaka ny rano am-pasika:
tsy nampizina hisy, ka nahazoana.”
(ohabolana malagasy)

Che il vostro amore
non sia come l’acqua di un torrente:
scende in grande abbondanza
ma ben presto sparisce.
Sia invece come l’acqua
nascosta nella sabbia:
non ti aspetti ci sia,

ma se ne può sempre attingere.” 

Ni soa atao tsangam-bototsy hazo heidinoina  Il bene che si fa è un monumento che i posteri non possono dimenticare
Tsy ny varotra notaloha, fa my fihavanana Non è il commercio che esistè prima, ma l’amicizia
Izay maharitra, vadin’ny andriana; izay tsi maharitra, vadin’i koto kely. Chi ha pazienza e sa attendere, sarà sposo/a di un nobile, mentre chi non ha pazienza sarà sposo/a del primo povero diavolo che incontra

*”Sette strade partono dall’albero della vita.*

*La prima non è la strada dell’uomo,*

*la seconda non è mai stata tracciata,*

*la terza si perde fra le nebbie delle paludi,*

*la quarta è del tutto vietata,*

*la quinta non porta da nessuna parte,*

*la sesta forse inizia ma non finisce,*

*e la settima nessuno sa se esista.*

*Eppure, figlio, ti dico:*

*se sei un uomo, prendi il bastone e parti”* 

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Breve storia del Madagascar

1°-5° sec.: navigatori malesi e polinesiani giungono sull’isola.

8° sec.: gruppi bantu arrivano dal continente

10°-11° sec.: insediamenti commerciali arabi.

16° sec.: commercianti dalle Comore stabiliscono porti nel nord dell’isola, distrutti dai portoghesi nel 1506-7.

A partire dal 16° sec., si formano le prime monarchie sakalava e betsileo.

17° sec.: regno di Merina nella parte orientale dell’altopiano centrale.

18° sec.: re Andrianampoinimerina crea la capitale ad Antananarivo e inizia il processo di unificazione; il figlio Radama I lo completa e, nel 1824, diventa il primo sovrano del Madagascar.

1890: protettorato francese; un tentativo di resistenza delle regina Ranavalona III è stroncato dalle truppe francesi.

1910-20: cresce il nazionalismo; rivolte contro il regime di semi-schiavitù.

1946: l’isola diventa territorio d’oltremare francese.

1947: i francesi reprimono una ribellione armata nell’est (migliaia i morti). 1958: la popolazione vota per l’autonomia.

1960, 26 giugno: l’isola è indipendente; il Partito social-democratico (Psd) vince le elezioni e Philibert Tsiranana è presidente. 1965: rielezione di Tsiranana.

1972: gravi disordini; Tsiranana si dimette e consegna i poteri al gen. Gabriel Ramanantsoa; ridotti i legami con la Francia e favoriti i rapporti con l’Unione Sovietica.

1975, giugno: dopo un colpo di stato, il Direttorio militare nomina il capitano di fregata Didier Ratsiraka primo ministro; dicembre: un referendum rinomina il paese Repubblica democratica del Madagascar ed “elegge” Ratsiraka a presidente per 7 anni (95% dei voti, secondo le fonti ufficiali); i partiti popolari si riuniscono nel Fronte nazionale della rivoluzione e l’Arema (Avanguardia della rivoluzione malgascia) diventa la forza più importante del fronte.

1976: Ratsiraka nazionalizza ampi settori dell’economia; cresce il controllo statale sull’economia, fino al 1985, quando Ratsiraka promuove un’economia di mercato.

1977: Désiré Rakotoarijaona è primo ministro.

1982: Ratsiraka rieletto.

1988: il colonnello Victor Ramahatra è primo ministro.

1989: l’Arema vince le elezioni e Ratsiraka ottiene un terzo mandato.

1990: restaurato il multipartitismo; esponenti dell’opposizione sono membri del governo.

1991: manifestazioni di piazza (decine di morti); stato di emergenza; governo di transizione; il primo ministro Guy Razanamasy apre all’opposizione e forma un governo di unità nazionale.

1992: dopo numerose manifestazioni, Ratsiraka introduce riforme democratiche; una nuova costituzione è approvata da un referendum.

1993: Albert Zafy è eletto presidente.

1994: misure di austerità, suggerite dal Fondo monetario internazionale.

1996: il governo di Zafy è “sfiduciato” dall’assemblea nazionale e si dimette; Ratsiraka è eletto presidente.

2000, dicembre: alle elezioni provinciali, l’Arema conquista quasi tutte le principali città, eccetto Antananarivo (70% degli aventi diritto al voto si astengono per un boicottaggio chiesto dall’opposizione); dicembre: dopo l’arresto di un parlamentare, Jean-Eugene Voninahitsy, per aver insultato il presidente ed emesso un assegno a vuoto, l’opposizione crea una Unità di crisi per la difesa della democrazia.

2001, maggio: il senato è ripristinato dopo 29 anni; dicembre: dopo il primo turno delle elezioni presidenziali, il candidato dell’opposizione, Marc Ravalomanana, si dichiara vincitore e dice che non c’è bisogno di un secondo turno.

 2002, gennaio: sciopero generale e manifestazioni contro la presunta manipolazione dei voti; febbraio: Ravalomanana si autoproclama presidente; Ratsiraka proclama la legge marziale ad Antananarivo e, con i suoi ministri, si trasferisce a Toamasina; marzo, Ravalomanana si proclama comandante in capo delle forze armate; aprile, l’Alta corte costituzionale riconosce Ravalomanana presidente; maggio: Ratsiraka tenta di assediare Antananarivo, ma è sconfitto; giugno: Usa, Australia, Giappone, Germania e Francia riconoscono Ravalomanana; luglio: Ratsiraka fugge in esilio in Francia; dicembre: il partito di Ravalomanana, “Io amo il Magadascar” (Tim), vince le elezioni parlamentari.

2003, agosto: Ratsiraka è condannato in contumacia a 10 anni di lavori forzati; dicembre: l’ex primo ministro, Tantely Andrianarivo, è condannato a 12 anni di lavori forzati per abuso d’ufficio.

2004, ottobre: la Banca mondiale cancella metà del debito estero del paese (circa 2 miliardi di dollari).

2005, marzo: aiuti economici dagli Usa.

2006, maggio: i principali partiti dell’opposizione boicottano colloqui con il presidente, mirati a diminuire la tensione che sta montando in viste delle presidenziali di fine anno; dicembre: le autorità dichiarano Ravalomanana vincitore delle elezioni presidenziali.

2007, aprile: un referendum approva riforme costituzionali che danno maggiori poteri al presidente e fa dell’inglese la lingua ufficiale; luglio: Ravalomanana scioglie il parlamento; settembre, il partito “Tim” del presidente ottiene 106 su 127 seggi nelle elezioni parlamentari; è inaugurata una miniera di nichel-cobalto a Tamatave (stimata la più grande del mondo; un progetto di 3,3 miliardi di dollari).

2008, febbraio-marzo: il ciclone “Ivan” uccide 93 persone e lascia 335mila persone senza casa; marzo: inizia la produzione di greggio (concesse dal governo 19 licenze per trivellazioni off-shore).

2009, gennaio-febbraio: disordini ad Antananarivo, innescati dai sostenitori del 34enne sindaco della capitale, Andry Rajoelina, esponente dell’opposizione; 135 i morti; il 17 marzo, Ravalomanana si dimette, affidando i poteri a un direttorio militare, che nomina Rajoelina presidente ad interim, con il mandato di indire le elezioni entro due anni; il giorno seguente, l’Alta corte costituzionale convalida la nomina; giugno: il deposto presidente Ravalomanana – in esilio in Sudafrica – viene processato in contumacia e condannato a 4 anni di carcere; agosto: colloqui a Maputo (Mozambico) con intermediari internazionali per tentare di creare un governo di coalizione; dicembre: falliscono i colloqui e Rajoelina abbandona l’idea di un governo di coalizione con una condivisione di poteri.

2010, febbraio: il presidente pospone le elezioni a maggio; marzo: l’Unione africana impone sanzioni contro Rajoelina e il suo governo; maggio: Rajoelina stabilisce le date del referendum costituzionale (agosto), elezioni parlamentari (settembre) e presidenziali (dicembre); giugno: l’Unione europea sospende agli aiuti per mancanza di progresso verso la democrazia; agosto: l’ex presidente Ravalomanana, in esilio in Sudafrica, è condannato all’ergastolo per aver ordinato l’uccisione di oppositori; novembre: un referendum approva la nuova costituzione che consente a Rajoelina, che non ha l’età richiesta, di candidarsi alla presidenza.

2011, settembre: 8 partiti politici firmano un patto di intesa che apre la strada a nuove elezioni entro un anno; l’accordo lascia Rajoelina a capo dell’autorità di transizione fino a marzo 2012 (data fissata per le elezioni) e consente il ritorno dall’esilio di Ravalomanana, novembre: presentato un nuovo governo di unità nazionale, e le opposizioni accettano di farne parte “con riserva”; l’ex presidente Ratsiraka torna in patria dopo 9 anni di esilio; novembre: viene formato un governo di unità nazionale che deve portare il paese al voto.

2012, gennaio: Ravalomanana tenta di tornare in patria, ma il suo aereo è costretto a tornare in Sudafrica;

febbraio: si vota una legge che istituisce la Commissione elettorale nazionale indipendente della transizione (Cenit);

maggio: Rajoelina dichiara di sperare che le elezioni «possano aver luogo al più presto»; il voto, politico e presidenziale, scivola maggio-giugno 2013;

22 luglio: l’esercito interviene per sedare un ammutinamento nella caserma di Ivato, presso l’aeroporto della capitale, uccidendo il caporale Koto Mainty, leader della rivolta, e un soldato; 24-25 luglio: sotto gli auspici della Comunità di sviluppo dell’Africa Australe (Sadc), Rajoelina e l’ex presidente Ravalomanana s’incontrano alle Seicelle per discutere, a porte chiuse, alla presenza del presidente sudafricano Jacob Zuma, ma il vertice si conclude con un nulla di fatto; la Sadc ha dato ai due leader tempo fino alla fine di luglio per raggiungere un accordo, ma si dà per scontato che l’amministrazione Rajoelina non è disposta a rinunciare al potere;

agosto: la commissione elettorale annuncia che il primo turno delle elezioni presidenziali avverrà l’8 maggio 2013, mentre il secondo turno coinciderà con le elezioni parlamentari il 23 luglio 2013.

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Beata Vittoria Rasoamanarivo Vedova e principessa del Madagascar

La beata Vittoria Rasoamanarivo, nacque nel 1848 a Tananarive nella grande Isola del Madagascar, appartenente ad una delle più potenti famiglie degli Hovas; suo nonno materno, fu primo ministro per oltre venti anni della regina Ranavalona (1832-1852) e lei era sorella di Rainilaiarivony, il quale ricoprì la stessa carica per più di 30 anni dal 1864 al 1895.
Secondo le usanze del paese, fu adottata dal fratello maggiore del padre, del quale si sa ben poco, né quando morì; lo zio Rainimaharavo era comandante generale dell’esercito malgascio.
Rasoamanarivo (questo il suo nome originario) crebbe ricevendo, specie dalla madre, una ottima educazione morale e seguì in gioventù la religione idolatrica dei suoi antenati. Ma quando nel Madagascar giunsero alcuni missionari gesuiti francesi, che si stabilirono a Tananarive, seguiti in breve dalle Suore della Congregazione di S. Giuseppe di Cluny, Rasoamanarivo fu tra le prime ragazze ad essere iscritta nella loro scuola, aperta dalla Missione.
L’esempio di vita santa e piena di sacrifici dei padri e delle suore, la colpì profondamente e dopo aver appreso l’insegnamento della religione cattolica, sebbene tredicenne, chiese di essere ricevuta nella Chiesa; venne battezzata il 1° novembre 1863 con il nome di Vittoria, quasi a presagio delle dure lotte che avrebbe dovuto sostenere.
Il Madagascar a quell’epoca subiva l’influenza coloniale della Francia, questo provocava scontento e tumulti, quando
il re Radama II, ritenuto troppo amico della Francia, fu allontanato, si scatenò una persecuzione più o meno aperta contro la Missione cattolica, che a causa della nazionalità francese dei missionari, fu ritenuta affine agli interessi coloniali della Francia.
Vittoria dovette subire le insistenze del suo padre adottivo, che cercava di convincerla a lasciare la fede cattolica e ritornare agli dei pagani, al massimo di abbracciare la fede anglicana, che a quel tempo era ben radicata nel Madagascar, fra l’altro appoggiata dal nuovo governo per motivi politici.
Ma lei non cedette né con le minacce, né con le sofferenze inflittale, finché i familiari desistettero dalle pressioni. I missionari, di fronte a questa situazione, sconsigliarono Vittoria di insistere nel suo desiderio di consacrarsi interamente a Dio, ritenendo più opportuno che continuasse nell’ambito della famiglia e della corte reale, a svolgere il suo apostolato.
Secondo le usanze allora vigenti nel Madagascar, Vittoria fu data in sposa ad un giovane alto ufficiale dell’esercito e figlio del primo ministro, il suo nome era Radriaka, Vittoria volle che le nozze venissero celebrate il 13 maggio 1864,
alla presenza di un sacerdote cattolico.
La vita matrimoniale non fu felice, il marito era un uomo dissoluto, schiavo dell’alcool e delle passioni, dava così grande scandalo che i suoi stessi genitori consigliarono a Vittoria di divorziare; ma lei conscia dell’indissolubilità e santità del matrimonio e certa dello scandalo che ne sarebbe derivato nell’opinione pubblica, se una principessa cattolica avesse divorziato, decise di sopportare tutto rimanendogli fedele fino alla morte di lui, avvenuta per i suoi vizi nel 1887.
Nel tempo, acquistò agli occhi della corte e di tutto il popolo, una stima incondizionata, ammirata per la sua vita cristiana esemplare; fu per questa generale autorità morale conquistatosi, che divenne il provvidenziale sostegno della Chiesa Cattolica in Madagascar; quando il 25 maggio 1883 scoppiò una nuova persecuzione, dopo che erano stati espulsi tutti i missionari francesi, e i fedeli cattolici vennero accusati come traditori delle usanze dell’Isola e quindi della loro patria.
Vittoria continuò a professare la sua fede apertamente, si fece protettrice della Chiesa difendendola continuamente presso la regina e il potente Primo Ministro, insistendo che le chiese e le scuole cattoliche, rimanessero aperte, incoraggiava i cattolici con
messaggeri o recandosi personalmente nei villaggi vicini.
Divenne secondo l’espressione malgascia: “Padre e Madre” dei fedeli e la colonna della Chiesa, che era privata in quel tempo dei suoi pastori; così quando nel 1886 i missionari poterono ritornare, non trovarono rovine, ma una comunità cattolica fiorente e vigorosa, tutto per suo merito.
Se la sua posizione sociale l’aiutò molto, il segreto della riuscita si trova nella sua santità e nel carisma spirituale che da essa emanava; donna di profonda preghiera, trascorreva in chiesa anche sei o sette ore al giorno, a volte fino a notte inoltrata; si dedicò ad innumerevoli opere di carità in favore di poveri, prigionieri, abbandonati, lebbrosi.
Ebbe a soffrire di varie malattie, sopportate con grande pazienza, morì il 21 agosto 1894 a 46 anni, tra lo sconforto generale del popolo malgascio. Pur non avendolo desiderato, ella fu trionfalmente sepolta nel mausoleo dei suoi antenati a Tananarive.
La causa per la sua beatificazione, fu iniziata solo il 14 gennaio 1932, per circostanze indipendenti dall’intera vicenda. È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 29 aprile 1989, ad Antananarivo in Madagascar.

Autore: Antonio Borrelli

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