Convocazione del Consiglio direttivo del 4 aprile 2014

Come concordato domenica 23 marzo 2014 in occasione dell’assemblea, la riunione del consiglio direttivo, come sempre aperta a soci e sostenitori, è convocata per venerdì 4 aprile 2014, alle ore 20.20, presso la sede di Via Roccolo 39, Seriate, con il seguente ordine del giorno

1 – lettura e approvazione del verbale della precedente riunione

2 – accettazione iscrizione eventuali nuovi soci

3 – relazione sulla cena organizzata da Equo solidale – Carcadè di Casazza  il 15 marzo 2014

4 – viaggi a Medjugorjie

5 – progetti approvati dall’assemblea, comunicazione alle associazioni malgasce

6 – pranzo sociale del 9 giugno, definizione

7 – situazione finanziaria

8 – sottoscrizione a premi

9 – viaggi luglio 2014

10 – varie ed eventuali.

Un cordiale saluto a tutti

Elide Longa

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Diario di Fabio, viaggio di marzo 2014

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  Madagascar

1 marzo 2014 – 16 Marzo 2014

Cari amici di UnicoSole-onlus,  dopo qualche giorno riadattamento alla realtà italiana, provo a redigere un breve racconto di questa mia ottava esperienza in Madagascar.

Sabato 1 marzo dopo lunghe attese e preparativi ha inizio questo viaggio, improntato come sempre alla condivisione ed al reciproco scambio di idee, speranze, vita, affetti, capacità umane e lavorative.

Partiamo sabato 1 marzo da Milano Linate alla volta di Antananarivo con Enrico, Mirco ed Antonio carichi di bagagli, aspettative e voglia di mettersi in gioco.

A parte Antonio siamo tutti reduci da altre esperienze in terra malgascia, sappiamo cosa ci attende, sappiamo cosa vorremmo fare, abbiamo salde certezze che sicuramente verranno sgretolate dal primo sorriso di un bimbo incontrato sulla nostra via, dal primo incontro con un padre che ci racconterà le difficoltà del quotidiano o dal primo abbraccio con gli amici che ci attendono per condividere idee e progetti.

Il viaggio è lungo ma tranquillo, in tarda serata tocchiamo il suolo malgascio, ci attende la solita coda alla dogana. Moramora moramora (piano piano) le formalità vengono espletate, recuperiamo i bagagli questa volta più preziosi che mai, contengono i materiali, il più prezioso dei quali una pompa per l’acqua, necessari per lo svolgimento dei lavori che ci attendono. Spiego al controllo bagagli che servono per un’associazione e ci lascia passare senza nemmeno togliere le valigie dal carrello, ci chiede una mancia ma facciamo finta di non capire, deve accontentarsi di un paio di penne.

All’uscita ci attende Haja, il mio Amico Haja, sono abbracci, sorrisi e scherzi, sembra che il tempo si sia fermato, che manchi dal Madagascar non da tre anni ma da un paio di giorni. Ci accompagna all’hotel che si trova nelle vicinanze dell’aeroporto, non proprio silenziosamente scarichiamo i bagagli (ho sentito lamentele in quasi tutte le lingue del mondo), ci impadroniamo delle camere e si dorme con l’aspettativa di quella che sarà la nostra prima vera giornata in Madagascar.

Domenica 2 marzo.

Sveglia presto come sempre in Madagascar ( non lo ripeterò più, sappiate che quando parlo di sveglia non è MAI dopo le 6am)  colazione  e via. Recuperiamo per strada Michele, il presidente dell’associazione Rainay, ci attende una piacevolissima incombenza, la messa nella comunità Akamasoa di Padre Pedro.

E’ una celebrazione con una partecipazione straordinaria di persone, ricchissima di suoni, canti, gioia e voglia di condividere la fede, nulla di più distante dai nostri cupi e tristi riti. Le due ore e mezza di funzione volano. Al termine durante i saluti che Padre Pedro rivolge alle personalità presenti tra le quali un alto funzionario della comunità europea, Padre PedroP dice che noi ci chiamiamo UnicoSole e 

un loro quartiere si chiama Primo Sole per cui non possiamo che essere amici fraterni. Mi chiede inoltre informazioni a proposito di Giangi.

Dopo i saluti con le molte persone che vogliono stringerci la mano o anche solo scambiare con noi un sorriso, ci attende in primo pranzo Malgascio. Con noi un gruppo di amici tra i quali Nirina e Fanja che rivedo e riabbraccio con enorme piacere. Ordiniamo Zebù e pomme fritte, pietanza che per noi europei è quella che più si avvicina ai nostri gusti.

Nel pomeriggio raggiungiamo la diga dove negozietti vendono prodotti di artigianato che acquistiamo sia per noi che per l’associazione, devo ammettere che mi diverto a trattare i prezzi. Loro sparano molto alto e io molto basso e dopo un teatrino fatto di smorfie troviamo l’accordo che soddisfa entrambi.

Noto che non c’è moltissima offerta e varietà di prodotti anche perché non ci sono turisti, ok è bassa stagione, ma l’instabilità politica a mio avviso tiene lontano molte persone. Spero che l’afflusso turistico torni quello degli scorsi anni, è forse l’unica fonte di denaro forte proveniente dall’estero e se viene a mancare pure quello…

Torniamo all’ hotel e una cena conclude la nostra giornata. Andiamo a dormire soddisfatti di quello che in una sola giornata siamo riusciti a fare.

Lunedì 3 marzo.

Questa nostra giornata che culminerà con l’arrivo del 5 elemento del gruppo Angelo, si dipana nel centro di Tana dove abbiamo alcune incombenze tra le quali il cambio del denaro e l’acquisto di uno stabilizzatore di Tensione. A Ihosy dove svolgeremo i nostri lavori ci sono problemi di energia elettrica , ci sono frequenti interruzioni di corrente e quando c’è la qualità è pessima causa un eccessiva caduta di tensione, un buon stabilizzatore è indispensabile al funzionamento della pompa per il bacino dell’acqua.

Al pomeriggio facciamo i turisti e visitiamo la ristrutturata residenza della Regina , danneggiata anni fa da un incendio e riaperta dopo molti anni di lavori.

Ceniamo e ci dirigiamo all’aeroporto per una degna accoglienza ad Angelo. Tonga Soa Monpera… alla vista del cartello di benvenuto vedo per la prima volta in vita mia Angelo arrossire, incredibile!

Anche Angelo non ha particolari problemi con i bagagli, via, subito all’hotel che domani ci attende un lungo viaggio.

Martedì 4 marzo

Di buonora si parte, direzione Sud, sulla RN7, la tortuosa strada che taglia il Madagascar da Tana a Tulear. Abbiamo alcuni pezzi di ricambio per automobile da consegnare a Sofia di ReggioTerzoMondo, pezzi introvabili in Madagascar ma necessari alla riparazione di due vetture.

Consegna effettuata con una puntualità degna dei migliori corrieri e siamo di nuovo in strada.

Siamo al termine della stagione delle piogge, quest’anno abbondanti, e quella che viene comunemente definita “l’isola rossa” è un esplosione di colori.

Al rosso dei terreni si mescola l’azzurro di un cielo nitido come poche altre volte, il verde smeraldo delle risaie, il giallo del mais e i mille colori della frutta e delle verdure che in ogni angolo di strada sono esposte per la vendita.

Ci attendono i ragazzi di alcuni progetti sostenuti negli scorsi anni e non volendo prolungare la loro attesa decidiamo di mangiare durante il viaggio senza perdere tempo in ristorantini o altro. Qualche banana, delle mele e degli ananas dalla dolcezza indescrivibile ci fanno capire che non poteva esserci scelta migliore.

Dopo quasi 4 ore di viaggio raggiungiamo la prima tappa di questa giornata, Tsarasoatra, dove visitiamo le 3 aule per il Liceo finanziate ed inaugurate lo scorso anno. Mi colpisce la qualità della struttura e noto la soddisfazione di Michele nel mostrarmi i pregi della costruzione.

La visita è breve, non possiamo trattenerci molto, ci attendono i bimbi della scuola primaria di Maraninony. E’ un accoglienza spettacolare, gioiosa e calorosa, ci riempiono di doni ed di attenzioni, ci ringraziano per la mensa scolastica e ci ragguagliano sui progressi dei bimbi.

Mi aggiro per il villaggio per verificare lo stato di manutenzione dell’acquedotto finanziato negli scorsi anni. E’ tenuto molto bene e sulla via del rientro alla vista di due bimbi che fanno 3 anni in 2 che si dissetano alle fontane da noi finanziate mi commuovo. La soddisfazione è enorme, gli sforzi fatti e le difficoltà incontrate sono ampiamente ripagate anche solo con questa vista. Penso a tutti gli amici di UnicoSole, ai nostri sostenitori, ai miei amici che nonostante non facciano ufficialmente parte di UnicoSole mi sostengono incondizionatamente..sono felice!

Il piacevole incontro segna la fine di questa nostra giornata. Raggiungiamo Ambositra dove ceniamo e passiamo la nottata.

Mercoledi 5 marzo.

Riprendiamo la nostra via, da Ambositra a Fianarantsoa. La strada è un disastro: le due ore e mezza di viaggio degli scorsi anni sono diventate cinque. Sono più i tratti pesantemente rovinati che quelli buoni. Ci interroghiamo senza risposta su come una nazione possa lasciare una delle maggiori vie di comunicazione in queste condizioni, su  come possa spostarsi il popolo e su come sia possibile movimentare merci.

Lungo la via ci fermiamo a Tsarafidy: ci è stato chiesto il finanziamento per la costruzione di tre aule con il metodo tradizionale (mattoni senza cemento e tolle come tetto) per l’ampliamento di una scuola secondaria. Michele mi esprime le sue perplessità su questo tipo di costruzione e viste le aule già costruite mi trova concorde.

Riprendiamo la via per Fianara dove arriviamo verso le tredici. Scarichiamo velocemente, siamo impazienti di rivedere e riabbracciare moltissime persone, Hanitra, Fifalina, Faneva, Feijoro tutti ragazzi dell’associazione Rainay ospitati alla casa accoglienza ed i loro educatori. La gioia sprizza da ogni nostro poro.

Mi sento a casa mia, è casa mia!

Per oggi il tempo è poco ma ci ripromettiamo di rivederci con più calma quando torneremo.

Visitiamo la casa famiglia dell’associazione Miaraka Aminy di Padre Maurice ed il suo centro studi informatico.

Per cena mangiamo con Hanitra Haja e famiglia al completo, Michele e Padre Maurice…Maurice, cambierà mai? Un vulcano di idee che si mescolano e a volte si contrappongono. Riuscirà a ritrovare la sua strada? Il progetto canfora sembra funzionare, speriamo ci sia un mercato.

Giovedì 6 marzo.

Dopo una veloce colazione si riparte direzione Ihosy, tappa centrale di questa nostra esperienza.

Il viaggio è tranquillo ed i panorami fantastici ci lasciano a bocca aperta nonostante siano visti già più volte. Dopo una breve sosta ad Ambalavao ed un picnic lungo la strada raggiungiamo la nostra mèta. Siamo accolti da Renè, JeanPaul, la loro equipe e le loro famiglie.

Scarichiamo attrezzature e materiali tra la curiosità dei nostri amici malgasci. Renè ci mette al corrente sui lavori, potremo iniziare a lavorare al bacino dell’acqua solo da lunedì. Ne prendiamo atto e stendiamo un nuovo programma delle attività.

Ci confrontiamo con i nostri amici per capire le loro esigenze, su come non interferire con i loro lavori e come potere soddisfare le loro richieste tecniche. Con Renè non ci sono barriere linguistiche che tengano, a gesti ma specialmente con il cuore ci intendiamo in un battibaleno.

Chiediamo informazioni sull’andamento dell’allevamento di galline ovaiole e sui risultati. Abbiamo circa 6000 galline che producono poco meno di 4000 uova al giorno. Risultati economici ottimi a cui si aggiunge circa 50 persone tra muratori e allevatori che lavorano da anni a tempo pieno, 50 famiglie che hanno meno problemi nello sbarcare il lunario a cui si aggiunge l’indotto, ad esempio gli agricoltori che con 200 tonnellate di mais necessari hanno una certa fonte di reddito.

Giunge velocemente l’ora che pone fine ad un’altra emozionante giornata.

Venerdì 7 marzo.

Ci rechiamo all’allevamento, ci dividiamo i compiti ed iniziamo i lavori. Siamo aiutati da alcuni ragazzi malgasci alcuni dei quali negli scorsi anni sono stati sostenuti nello studio.

Sono volenterosi, con una grande voglia di imparare e “rubare” il mestiere. Apprendono velocemente anche alcuni nozioni elettriche non semplicissime: lavorare in un clima di serenità e interscambio è un piacere.

Renè ci aveva raccomandato di non fare molto rumore al fine di non disturbare le galline. Hops….raccomandazione inutile.

A pranzo mangiamo con Renè , JeanPaul e le loro famiglie e subito ci rendiamo conto che non è la settimana giusta per iniziare una dieta: condividono con noi cibo che a loro sarebbe bastato una settimana.

Pancia piena chiamerebbe riposo, ma il lavoro ci attende e noi siamo impazienti di ricominciare.

Io ho tre dolcissime guardie del corpo, Aime, Armandine e Suari (giovanissime figlie di Renè e JeanPaul) che mi seguano passo per passo.

Se mi siedo si siedono pure loro, se vado un attimo all’ombra 

inutile dire che vengono pure loro, mi guardano con i loro occhini sorridenti ed io mi sento nudo e disarmato ed infinitamente in debito per tanto gratuito affetto.

Quando si sta bene il tempo vola e velocemente arriva l’ora di porre fine alla giornata lavorativa.

Sabato 8 marzo.

I lavori proseguono nello stesso piacevole clima delle giornate precedenti. La giornata vola e facciamo un punto sulla stato di avanzamento. Sorrisi, serenità e cordialità non hanno inciso sui ritmi e con piacere ci rendiamo conto di essere in anticipo sui tempi previsti.

Dopo pranzo partiamo alla volta di Ranohira, dove passeremo la giornata di domenica. Una bellissima giornata fa da cornice allo spettacolare paesaggio: restiamo incantati! Io non stò benissimo ma un mix di fermenti lattici, tachipirina e la piscina dell’albergo (finalmente un luogo che si adatta alla mia classe!!) sono un toccasana.

Domenica 9 marzo.

Dopo colazione una parte del gruppo resta a godersi un inizio mattinata senza impegni particolari e il resto del gruppo parte alla volta della chiesa di Ranohira dove viene celebrata la Messa.

Canti , balli e gioia non mancano nemmeno questa volta, al termine della funzione  ci viene richiesto un piccolo intervento. Eleggiamo portavoce Angelo che porta i saluti di tutta l’associazione e di Giangi in particolare. Terminata la funzione dobbiamo con piacere stringere centinaia di mani: tutti vogliono salutarci ed alcuni ci chiedono di salutare padre Reviglio, anziano missionario che per oltre 50 anni ha svolto in Madagascar il suo ministero.

Dopo messa decidiamo di visitare uno dei tanti percorsi naturalistici del parco dell’Isalo, per la precisione il percorso delle piscine naturali. Una giornata di passeggiate tra canyon, bellezze naturali, bagni e risate. Relax allo stato puro.

Nel tardo pomeriggio rientriamo a Ihosy dove arriviamo per la cena ed il giorno dopo proseguiremo i lavori.

Lunedì 10 marzo.

Riprendiamo i lavori e come promesso da Renè possiamo iniziare i lavori per l’installazione della pompa al bacino dell’acqua.

Ci dividiamo in 2 gruppi, uno che segue la posa della pompa e l’altro che prosegue i lavori elettrici.

Discutiamo, litighiamo, ridiamo e ci riappacifichiamo con lo stesso ritmo serrato dei lavori. Penso alle raccomandazioni di Renè: con il casino che facciamo ci sarà un tracollo nella produzione delle uova! Invece, grande sorpresa, raggiungiamo la quota 4300 unità.

Tra un interruzione e l’altra nell’erogazione della fornitura dell’energia elettrica, i lavori proseguono grazie al generatore. I ragazzi dell’equipe elettrica sono ormai quasi autonomi, le poche spiegazioni sono state recepite in modo sorprendentemente rapido.

Soddisfazione!

Verso mezzogiorno la pompa è provvisoriamente installata e possiamo verificare i cablaggi elettrici, i collegamenti idraulici ed il funzionamento. FUNZIONA!!! L’acqua sgorga nella quantità prevista e pure la qualità è relativamente buona.

Grandissima soddisfazione!

Nel pomeriggio i lavori proseguono alacremente e la giornata piena di risultati positivi termina rapidamente.

Martedì 11 marzo.

Con il solito clima di serenità proseguono i lavori. E’ ormai chiaro che oggi finiremo questi progetti con una giornata d’anticipo sui tempi previsti e potremo dedicarci all’iniziativa, accessoria ma non meno importante, di macellazione e conservazione di carni suine.

Le interruzioni nella fornitura dell’energia elettrica anche oggi ci ostacolano, ma con l’aiuto del prezioso generatore riusciamo a verificare l’impianto elettrico ed effettuare le tarature dell’impianto di pompaggio acqua.

I nostri macellai sono entrati in azione nel pomeriggio ma purtroppo dietro l’angolo un grave incidente ci attendeva. Antonio con un secchio di acqua calda si procurava un estesa e grave scottatura alla mano sinistra.

Lo spavento è tanto per tutti noi, mentre in un clima irreale Enrico prosegue nella macellazione del maiale, Angelo e Haja accompagnano Antonio ad un dispensario dove gli vengono prestate le prime cure.

Evitare infezioni che potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione è la nostra priorità.

Con l’animo colmo di preoccupazione cerchiamo di sollevare il morale di Antonio ma ad esser sinceri è lui con la sua forza d’animo che ci rinfranca.

Mercoledì 12 marzo.

Di primo, mattino mentre Angelo accompagna Antonio al dispensario per la medicazione della ferita, sotto la supervisione di Enrico iniziamo la lavorazione della carne che precede l’insaccamento.

A metà mattinata veniamo raggiunti da Antonio con notizie che ci rincuorano sul suo stato di salute: la scottatura è grave, ma non gravissima come temevamo e il suo morale è buono. A dimostrazione di ciò resta con noi dandoci preziosi consigli e direttive che ci consentono di terminare i lavori di insaccamento per l’ora di pranzo.

Dopo pranzo ci dedichiamo alla rifinitura dei lavori svolti nei giorni scorsi e a preparare i bagagli per la prima tappa del lungo viaggio di rientro.

Giovedì 13 marzo.

Dopo colazione, con Antonio passiamo da Renè per i saluti. Non trovo parole per esprimere il mio ringraziamento e la mia ammirazione per il lavoro svolto da tutta la famiglia. Abbiamo lavorato sotto lo stesso cielo, abbiamo mangiato sotto lo stesso tetto ma ciò che più conta condividiamo le stesse speranze di crescita per questo popolo.

Sono abbracci, sorrisi, pacche sulle spalle che per dimostrare il reciproco affetto sfiorano la violenza. Grazie Renè, grazie JeanPaul , grazie alle miei Guardie del corpo, grazie a tutti…di cuore.

Dopo i saluti, mentre Antonio viene medicato, ne approfittiamo per dare una rapida occhiata al mercato di Ihosy: è la solita esplosione di colori e odori, forse non adatta ai deboli di stomaco ma affascinante.

Riprendiamo la via di Fianarantsoa dove arriviamo nel primo pomeriggio. Approfittiamo del tempo a disposizione per dedicarci a piccoli acquisti o riposare un poco. Nel pomeriggio raggiungiamo la casa famiglia di Rainay per incontrarci con i ragazzi. Hanitra mi chiede di stimolare i ragazzi nello studio: ci provo ed il messaggio viene recepito. Vedremo al termine del prossimo trimestre se viene messo in pratica. Durante la serata Hanitra ci dice che una ragazza necessita di un intervento chirurgico per risolvere un problema alla gola. Ci guardiamo tra compagni di viaggio e con una colletta i 350 € necessari per l’intervento e le prime cure sono nelle mani di Hanitra.

Durante la cena che segue esprimo a Michele alcune mie perplessità:

1)      I ragazzi nuovi non sono già troppo grandi? Noi abbiamo maggiori difficoltà nel chiedere il sostegno allo studio di un ragazzo di 18 anni rispetto a uno di 8.

2)    Alcuni indirizzi scolastici (scienza della comunicazione) non sono fuori luogo?

Michele mi dice che anche loro preferirebbero trovare ragazzi più giovani, ma le famiglie, visto che la quota riso è per loro un grande impegno, preferiscono investire su un ragazzo più grande che chiede l’ultimo sforzo per la riuscita nello studio rispetto ad un bimbo.

Rispetto alla questione scienza della comunicazione la materia ha un indirizzo diverso rispetto all’Italia. La scelta della materia è stata scelta perché ti prepara all’animazione della vita rurale.

Mi chiede se è possibile fare uno sforzo per gli studenti universitari, dico che personalmente sono contrario e punterei maggiormente alla scolarizzazione di base, ma che riferirò le sue richieste al consiglio di UnicoSole.

Venerdì 14 marzo

Dopo la solita e professionale medicazione ad Antonio, questa volta all’ospedale di Padre Zocco, con Angelo ed Enrico partiamo alla volta di Andainjato dove negli scorsi anni abbiamo finanziato un acquedotto poi chiuso causa la cattiva gestione dei fruitori.

Era una vista fuori programma e non annunciata. Abbiamo incrociato il sindaco per strada, diretto a Fianarantsoa per una riunione prefettizia. Ci ha detto di rivolgerci al segretario comunale che ci avrebbe accompagnato sul posto. Giunti al bacino tra l’indifferenza generale, abbiamo finalmente incontrato il responsabile della manutenzione ed un gruppo di anziani. La più intraprendente, una signora mingherlina, ci ha spiegato che i fruitori dovranno versare l’equivalente di 7 kg di riso per maggiorenne la cui vendita verrà dedicata al ripristino della struttura. Al manutentore che ci segnala alcuni problemi ho risposto che come associazione non intendiamo investire un solo ariary per il ripristino. Ho pure detto che il comune negli scorsi anni ci aveva richiesto il finanziamento per la costruzione di un edificio scolastico, ma la richiesta non verrà presa in considerazione se non dopo una completa riattivazione e corretta gestione dell’acquedotto. Siamo stati rassicurati sulla rapida sistemazione dei problemi.

Sulla via del rientro siamo passati a visitare la seconda casa di Maurice, quella che affitta agli studenti universitari. Ci ha fatto vedere le scarne stanze tra le nostre perplessità rispetto alla fruibilità della struttura

Rientrati a Fianarantsoa dopo pranzo abbiamo salutato non senza commozione Hanitra e i suoi tre figli ed abbiamo ripreso il nostro viaggio di riavvicinamento a Tana. Dopo il solito viaggio nel tratto di strada più dissestata, abbiamo passato la nottato ad Ambositra.

Sabato 15 marzo. Ultimo giorno in Madagascar

Questa ultima giornata si snoda con un ritmo sonnacchioso da ultimo giorno di scuola. Non succede molto se non gli ultimi saluti a Michele e Haja, ma questa calma mi aiuta a ricapitolare idee e sensazioni. Penso a ciò che resta in me dopo quest’esperienza, i volti, gli occhi, i sorrisi delle persone che si sono avvicinate a noi, persone con cui ho condiviso conoscenze, amore e vita ma anche persone che volevano venderci qualcosa o persone che si avvicinavano a noi semplicemente per farci sapere che esistono.

Torno a casa più ricco: quello che riesco a fare per loro è sempre poco rispetto a quello che ricevo.

Mi mancheranno i paesaggi infiniti, le notti stellate, i mille sapori e gli odori forti, ma cio che più mi mancherà saranno loro, i miei amati amici malgasci che continuano ad accompagnarmi anche nei miei percorsi in Italia.

Tra i mille interrogativi che in questo momento mi pongo una certezza c’è: non è un addio, quando ci rincontreremo non lo so, ma ci rincontreremo.

Misaotra!! veluma!!

Fabio

Ps. Mi scuso per gli errori che sicuramente costelleranno queste pagine

 

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da Padre Giangi – mail del 26 marzo 2014

Da: Giovanni Colombi (giangi.colombi@gmail.com)                     26 marzo 2014

A: unicosole@googlegroups.com

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              vi spero sempre bene come lo è pure per me. Vi invio le foto della costruzione del bacino dell’acqua potabile a Ihosy che mi hanno inviato quest’oggi. I lavori termineranno domani e dalla prossima settimana potrà essere utilizzato. La pompa e le tubazioni di distribuzione erano state installate due settimane fa dal gruppo di soci che erano stati in Madagascar. L’acqua finalmente potabile servirà tutte le persone che lavorano nei due allevamenti, attualmente circa un centinaio assieme a tutti i muratori e sarà utilizzata per dare da bere alle galline, attualmente 12.000 fra i due allevamenti, evitando l’aggiunta di medicinali per potabilizzare l’acqua. Grazie di cuore a tutti voi che in svariati modi avete collaborato per finanziare questo prezioso bene che è l’acqua potabile. Altri progetti ci attendono e la quaresima ci interpella ogni giorno alla condivisione e solidarietà con chi sta molto peggio di noi. Sulla vostra agenda annotate la festa dell’associazione programmata per la domenica 8 giugno a Grumello del Monte (Bergamo), per poter invitare parenti amici e conoscenti. Un affettuoso saluto e abbraccio

Giangi

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Verbale dell’assemblea del 23 marzo 2014

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Associazione “UnicoSole – Onlus”

via Roccolo, 39 – Seriate (Bg)

 

NON BASTA FARE IL BENE, BISOGNA ANCHE FARLO BENE

Assemblea dell’Associazione del 23 marzo 2014

Domenica 23 marzo 2014 alle ore 17.00 a Seriate, presso il Centro Parrocchiale di Paderno, si è tenuta l’assemblea dell’Associazione “UnicoSole – Onlus”. L’assemblea si è riunita in seconda convocazione, non essendo presente il numero legale alla prima convocazione prevista per le ore 16.30.

All’assemblea sono presenti i membri del Consiglio Direttivo, soci dell’Associazione, parenti e amici.

L’ordine del giorno dell’Assemblea è stato inviato con mail a tutto il gruppo memorizzato come unicosole.googlegroups, è stato pubblicato sul sito internet dell’Associazione www.unicosole.it ed è riportato di seguito.

  1. approvazione del verbale della precedente assemblea
  2. relazione del Presidente
  3. relazione dei soci che sono appena tornati dal Madagascar
  4. progetti del 2014
  5. bilancio consuntivo 2013 e bilancio preventivo 2014

Saluto del presidente

Porgo un saluto a tutti i soci e agli amici dell’Associazione UnicoSole-Onlus riuniti in questa Assemblea.

Grazie a tutti voi per essere qui oggi e per quanto fate per l’Associazione. Un grazie particolare al Presidente onorario Padre Gianluigi Colombi, oggi presente con noi, per il suo prezioso contributo.

Vorrei ancora una volta sollecitare ognuno di voi ad essere sempre più motivato nella vita dell’associazione. Non lasciate che questa partecipazione diventi una abitudine stanca. Non smettete di interrogarvi e trovare sempre nuove motivazioni per la vostra adesione. Solo così possiamo crescere.

L’associazione si “alimenta” e “cresce” grazie al gruppo di persone che la costituisce, nessuno deve delegare solo agli altri, ognuno deve essere protagonista.

Vi confesso che notiamo poca partecipazione da parte di molti soci. Senza l’impegno e la costanza di tutti si fa molta più fatica a continuare. Nulla si fa da solo, e quello che realizziamo come associazione ci da soddisfazione e ci rende orgogliosi e dovrebbe essere uno stimolo per ciascuno di noi ad accrescere l’impegno personale.

Abbiamo assunto degli impegni nei confronti delle persone che vivono in Madagascar,: loro ci contano e non possiamo venire meno anche se il tempo che viviamo non è facile nemmeno per noi.

Vi invito quindi a non essere solo soci o amici spettatori: inventate nuove occasioni per far conoscere la nostra associazione nei luoghi in cui viviamo.

Testimoniare la nostra partecipazione rappresenta un’opportunità perché altri vengano attratti a fare il bene, e se lavoriamo bene, dimostriamo che il nostro impegno porta frutti tangibili. Solidarietà e generosità sono valori ancor più importante in un tempo di aridità come questo.

Insomma, vi invito a fare il bene, e a farlo davvero bene.

1. – Approvazione del verbale della precedente assemblea

Il verbale è stato trasmesso con email a tutti i soci. Non sono pervenute richieste di variazioni. Viene pertanto posto in votazione e approvato all’unanimità.

2 – Relazione del Presidente

Vorrei iniziare la relazione con una premessa. Tutti noi, essendo soci di UnicoSole-onlus, sappiamo qualcosa del Madagascar, chi perché c’è stato, chi perché ne ha sentito parlare, chi perché legge le notizie sul nostro sito.  

Vorrei però premettere alla relazione una riflessione che prende spunto dall’impressione che Fabio ci ha riportato durante il viaggio di questo mese di marzo, e che è particolarmente preziosa perché lui mancava dal Madagascar dal 2011.

Nella mail dei primi giorni in cui è arrivato Fabio ha annotato di aver trovato la situazione del paese e della popolazione molto peggiorata.

Sapete che il regime di transizione, che si era insediato nel 2009 con l’intento di durare pochi mesi, è invece rimasto in piedi fino dicembre scorso quando, dopo il secondo turno di ballottaggio, è stato eletto il nuovo Presidente.

Nel frattempo però la situazione non è rimasta statica e molte cose sono cambiate:

  • essendo state eliminate le zone franche, le aziende straniere hanno lasciato il Madagascar e si sono spostate in altri Stati che consentono loro di continuare a pagare meno tasse;
  • molti paesi donatori e molti organismi internazionali, vista la situazione di instabilità politica e non riconoscendo legittima l’elezione di Rajoelina, hanno sospeso i finanziamenti sui quali poggiava l’economia malgascia; 
  • è continuato il “furto legale” di risorse: pietre preziose, petrolio, legname prezioso, sono stati portati via dal paese senza riconoscere che briciole di benefici al paese proprietario. Per il petrolio off shore è stata data una concessione della durata di 99 anni ad aziende americane che riconoscono come royalities al Madagascar l’1%. 
  • Lo Stato, concentrato a trovare la soluzione ai suoi problemi politici, non si è più occupato dei problemi della gente, trascurando tutto: le strade, gli acquedotti, l’energia, le scuole, la sanità, l’economia e la gente ha continuato ad impoverirsi. 

Questo è il contesto in cui UnicoSole ha continuato, non senza fatica, a tenere fede agli impegni assunti.

A riprova di questa difficoltà vi rammento, a proposito dell’impegno a favore della scolarizzazione, quello che la direttrice della scuola di Manarinony ci ha raccontato durante il viaggio dell’estate scorsa. La sua fatica più grande era quella di convincere ogni giorno i genitori a mandare a scuola i figli, che vorrebbero piuttosto far lavorare nei campi. Il tempo passato a scuola è ritenuto inutile e improduttivo. 

Nel corso del 2013, come di dirò poi in dettaglio, abbiamo realizzato meno progetti che negli altri anni passati. Abbiamo

  • costruito un edificio scolastico per il liceo a Tsarasoatra
  • ampliato l’allevamento di Ihosy
  • iniziato lo scavo del pozzo per dare acqua all’allevamento

ma abbiamo anche chiuso un acquedotto perché non era gestito e ad oggi ancora non abbiamo notizie che la situazione sia migliorata e che sia stata ripristinata l’erogazione dell’acqua: si tratta dell’acquedotto di Andrianjato centre frutto di un grande impegno, con un importante e lungo tracciato di tubature e 16 fontane! 

La causa di questa minore attività è da attribuire a diversi fattori. Innanzitutto è diventato complicato raccogliere fondi qui in Italia perché la crisi morde le famiglie; e poi è più difficile realizzare opere laggiù perché la gente è disperata e quando non si sa come mettere insieme il pranzo con la cena, si fa fatica a progettare il futuro!!!

In questa situazione credo che ognuno di noi debba cercare di impegnarsi al massimo per aiutare queste persone: nutriamo la  speranza che il Paese riesca presto a risollevarsi e così anche noi a fare nuovi progetti importanti.

Non scoraggiamoci, insistiamo, perché per chi non ha niente anche il poco è importantissimo.

Nemmeno il nostro minor coinvolgimento è marginale: è normale che con il passare de tempo qualsiasi cosa diventi routine e che quindi venga vissuta con minore entusiasmo. Ecco perché vi invitavo all’inizio a cercare o meglio a ritrovare motivazioni e forze nuove.

Soprattutto non dobbiamo dimenticare i bisogni di chi è molto, molto meno fortunato di noi. Sarebbe potuto capitare a noi di essere al loro posto e chissà tra n.. anni magari le cose saranno rovesciate e potranno essere i nostri figli ad avere bisogno dell’aiuto di coloro che oggi noi aiutiamo.

ATTIVITA’ del 2013 e del 2014

Abbiamo continuato la collaborazione con le associazioni malgasce, Rainay e Miaraka Aminy, cercando di promuovere con entrambe progetti di autofinanziamento.

A fianco e in collaborazione con l’associazione Miaraka Aminy si è costituita un’associazione a carattere culturale, denominata Fahandrena, aperto a professori e studenti universitari. L’associazione è finalizzata al sostegno allo studio e in particolare ad assicurare le necessarie risorse di carattere didattico. Con questa nuova associazione si è avviata la creazione di un polo informatico con computer collegati in rete per gli studenti universitari. 

Di seguito il riepilogo dei bonifici, con le rispettive causali, che abbiamo effettuato alle nostre associazioni partner in Madagascar

Bonifico del 22 gennaio 2013 a Rainay

Contributo per i lavori di costruzione a Ihosy

3.000

Contributo per la costruzione dell’edificio scolastico a Tsarasoatra (50% del finanziamento totale)

10.182

Totale

13.182

Bonifico del 9 aprile 2013 a Rainay

Anticipazione quota sostegno per 50 ragazzi delle due classi residuali per l’anno scolastico 2013/2014 dei liceali di Ambositra, per consentire acquisto del riso da stoccare

5.000

Contributo per la costruzione dell’edificio scolastico a Tsarasoatra (20% del finanziamento totale)

4.465

Totale

9.465

Bonifico del 1 luglio 2013 a Rainay

Saldo contributo per la costruzione dell’edificio scolastico a Tsarasoatra (ultimo 30% del finanziamento totale)

7.367,00

 Bonifico del 16 agosto 2013 a Rainay

Lavori aggiuntivi a garanzia di cicloni scuola di Tsarasaotra

3.110,00

Fondo cassa spese varie presidente

300,00

Saldo acquedotto Tsarafidy, (2.780.199 – 514.262 ariary in cassa) 2.265.937

780,00

Totale

4.190,00

Bonifico del 22 agosto 2013 a Rainay

Sostegno studenti universitari (2 per ogni anno, 6 in totale)

1.800,00

Acconto sostegno studenti casa famiglia (55 per 100 euro a testa)

5.500,00

Totale

7.300,00

Bonifico del 22 settembre a Padre Maurice

Sostegno per studenti di Fianarantsoa e Mahaditra per anno scolastico 2013/2014

Costituzione associazione Fahandrena

6.000

 Bonifico del 7 ottobre 2013 a RTM

Pagamento Molini frangicereali da inviare in Madagascar (fattura 82/13 del 18 settembre 2013)

1.004,21

 Bonifico del 18 dicembre 2013 a Renè

Per conto Associazione Rainay

Lavori perforazione pozzo allevamento di Ihosy (50% del costo)

5.592,00

Costruzione bacino di riserva acqua

2.585,00

Totale

8.177,00

Bonifico del 30 dicembre 2013 a Rainay

Sostegno Narida (ragazza sordomuta)

350,00

II Acconto sostegno studenti casa famiglia (55 per 150 euro a testa)

8.250,00

Differenza riso per studente

160,00

Mensa Manarinony

500,00

Totale

9.260,00

Totale 2013

Rainay 

58.941,00

Miaraka Aminy  e Fahandrena

6.000,00

Altri per allevamento

1.004,21

Contanti anticipati da padre Colombi e restituiti.

3.893,00

totale

69.838,21

 

PROGETTI di AUTOFINANZIAMENTO

Galline ovaiole

Con Rainay e René abbiamo ampliato il progetto di autofinanziamento dell’allevamento di galline ovaiole e abbiamo concordato le linee operative.

Grazie alla disponibilità finanziaria di Padre Gianluigi sono stati completati nel corso del 2013, gli ulteriori capannoni, .

Durante il viaggio dello scorso luglio abbiamo l’inaugurato ufficialmente l’allevamento, alla presenza delle autorità di Ihosy che, tutte, ne hanno riconosciuto il grande valore di volano economico e sociale.

Michel, presidente di Rainay, ha sottolineato il legame tra l’allevamento e la scuola per i ragazzi e ha definito l‘attività un grande atto d’amore per i ragazzi malgasci che studiano alla casa famiglia.

Abbiamo inoltre concordato con loro che UnicoSole non avrebbe effettuato ulteriori investimenti per l’allevamento. Padre Gianluigi a titolo personale ha acquistato ulteriori 1.000 pulcini ordinati da Renè da un allevatore di Fianarantsoa che li aveva acquista a Tanà all’età di un giorno e li aveva svezzati. Padre Colombi ha pagato i pulcini per 12 milioni di ariary in contanti perché in Madagascar non si usano i sostituti del denaro.

Abbiamo anche concordato di predisporre un piano di acquisto a lotti dei pulcini, investendo i guadagni man mano realizzati dall’allevamento. In questo momento, le galline sono 6000.

La gestione del 2013 ha consentito l’acquisto dei pulcini necessari per popolare i capannoni, senza l’utilizzo di capitali esterni cioè senza indebitamento.

Renè nel 2012 ha versato alla casa famiglia di Fianarantsoa 25 milioni di ariary (circa 8.500 euro), che rappresentano il guadagno realizzato con l’allevamento.

Impegnando i guadagni dell’allevamento per l’acquisto dei pulcini, per l’anno 2013 l’allevamento non ha potuto sostenere la casa famiglia di Fianarantsoa e di conseguenza UnicoSole si è fatta carico dell’intero onere della gestione per l’anno scolastico 2013/2014. 

Durante il viaggio di luglio scorso era emersa la necessità di assicurare una autonomia idrica all’allevamento, a fronte del funzionamento discontinuo dell’acquedotto pubblico. La costruzione del pozzo assicura la sopravvivenza degli animali e serve anche alle persone che vivono e lavorano nell’allevamento.

Il 18 dicembre 2013 è stato effettuato un bonifico di 8.177 per il 50% del costo del pozzo e della riserva per l’acqua. La trivellazione è arrivata a 40 metri di profondità e la pompa produce 3.000 litri di acqua ogni ora. A febbraio di quest’anno è cominciata la costruzione del bacino dell’acqua che è stata completata in un mese. I soci che hanno preso parte al viaggio di questo mese hanno realizzato gli impianti idraulici di pompaggio dell’acqua dal pozzo al bacino, attraverso una pompa a immersione portata dall’Italia, e dal bacino alla rete di distribuzione nell’allevamento e completato l’impianto elettrico.

Raccolta del riso

Nel 2013 abbiamo anticipato a Rainay 5.000 euro del contributo per i ragazzi a cui diamo il sostegno di 100 euro annue per la frequenza delle scuole superiori ad Ambositra per l’acquisto del riso. Il rendimento della vendita è stato di euro 360, che sono stati impiegati per la gestione della casa famiglia.

Il guadagno ricavato dalla vendita del riso è stato molto basso perché nel corso del 2013 il governo, per evitare che la situazione sociale degenerasse, ha importato molto riso e questo ha fatto scendere i prezzi.

Dal 2012 al 2013 sono raddoppiate le importazioni di riso, che hanno raggiunto quota 410.000 tonnellate.

Il dato e l’analisi del suo significato economico e politico sono contenuti in uno studio stilato dall’Osservatorio del riso del Madagascar e da istituti partner stranieri.

Le importazioni record vengono ricollegate a scarse piogge e alle successive invasioni di cavallette che hanno fatto diminuire del 12% la produzione nazionale dell’isola rispetto all’anno precedente.

Alle avversità climatiche e ambientali si aggiungono fattori strutturali che pesano negativamente su una produzione agricola vitale per la popolazione, tra le più grandi consumatrici di riso al mondo con 111 chili l’anno pro capite.

Un’inversione dei dati imputata a infrastrutture carenti, assenza di un settore commerciale organizzato e bassa produttività delle piantagioni.

In Madagascar si è creata una situazione paradossale per cui l’importazione di riso costa meno rispetto al consumo di riso locale”.

Per il 2014 non abbiamo effettuato alcuna anticipazione né Rainay ce ne ha fatto richiesta. Il sostegno per i ragazzi di Ambositra per l’anno scolastico 2014/2015 ammonta ormai soltanto a 2 500 perché, a seguito della costruzione del liceo, il progetto va ad esaurimento: dobbiamo portare al diploma l’ultima classe di 25 ragazzi e il 2014 sarà l’ultimo anno.

Il fatto che il governo acquisti riso all’estero e lo metta sul mercato a prezzo calmierato rende la vendita del riso un’attività non redditizia sotto il profilo sia economico che sociale. 

Coltivazione della ravitsara

L’Associazione Miaraka Aminy continua con il progetto della piantagione di ravitsara per l’autofinanziamento. Anche quest’anno ha raccolto le foglie ma anziché venderle ha effettuato in proprio la  distillazione producendo olio di ravitsara e acqua fiorita (utilizzabile per curare la tosse). Con la collaborazione di un chimico Miaraka Aminy ha iniziato a produrre delle pomate curative che sta cercando di vendere.

La distillazione viene effettuata utilizzando un impianto preso a noleggio che quindi viene installato a Mahaditra  all’occorrenza. 

Nonostante la crisi politica continui in Madagascar e la situazione sociale sia sempre più difficile, Rainay e Miaraka Aminy riescono con il loro grande impegno per il momento a proseguire nella gestione delle attività di autofinanziamento.

SCOLARIZZAZIONE

Casa famiglia Rainay di Fianarantsoa

La necessità di assicurare la produzione a ciclo continuo e il conseguente acquisto di pulcini a lotti ha fatto si che per l’anno 2013 Rainay non abbia finanziato la casa famiglia di Fianarantsoa. Di conseguenza UnicoSole si è fatto carico dell’intero onere della gestione della casa famiglia per l’anno scolastico 2013/2014. Per l’anno scolastico 2013/2014, durante il viaggio dello scorso luglio abbiamo preparato un’ulteriore stanza della casa, arredandola con due letti a castello. Pertanto gli ospiti della casa famiglia Rainay per questo anno scolastico sono 55, 19 dei quali sono nuovi  studenti

Nonostante Rainay ci avesse chiesto di aumentare l’importo unitario del contributo, lo abbiamo mantenuto fermo a 350 euro, anche confrontando quello erogato da altre associazioni che operano in Madagascar

Il costo complessivo del progetto, euro 350 x 55, è pari a 19.250 euro.

Non avendo sufficiente disponibilità per il pagamento in unica soluzione, il contributo è stato corrisposto in 3 tranche

  • 100 euro di acconto il 22 agosto 2013
  • 150 euro il 30 dicembre 2013
  • il saldo di altri 100 euro è stato versato il 4 febbraio 2014.

Confidiamo che dal prossimo anno scolastico 2014/2015 l’allevamento possa riprendere a finanziare la casa famiglia, così da consentirci di destinare i fondi ad altri progetti.

Casa famiglia Mairaka Aminy di Fianarantsoa e ragazzi di Mahaditra

Per la casa famiglia di Miaraka Aminy, che ospita 12 ragazzi, è stato effettuato un versamento il 10 settembre, cumulato con il contributo per i ragazzi di Mahaditra aiutati da padre Maurice, per complessivi 3.000 euro.

 Liceali di Ambositra e universitari

Anche nel corso di quest’anno sono continuate le consuete attività a favore degli studenti liceali di Ambositra che provengono dai villaggi.

La prima classe di 25 alunni che abbiamo sostenuto si era diplomata nell’anno scolastico 2011-2012; nell’anno scolastico 2012/2013 è arrivata al diploma un’ulteriore classe e, con una percentuale di promossi intorno al 50%.

Quasi tutti gli studenti promossi hanno presentato le domande di iscrizione al concorso per l’ammissione all’Università. La scelta della facoltà dipende dai risultati del concorso: i ragazzi chiedono di partecipare a più di un concorso a diverse facoltà e poi magari saranno ammessi ad uno solo. 

Anche alla casa famiglia di Fianarantsoa ci sono stati 8 ragazzi che hanno concluso il ciclo di studi.

Com’è previsto dagli accordi, i ragazzi bocciati non possono tornare alla casa famiglia, e se vorranno ripetere l’anno dovrà farsene carico la famiglia. Alcuni inizieranno a fare lavori agricoli con la loro famiglia, altri tenteranno una seconda volta di ottenere il diploma ripetendo l’ultimo anno.

La percentuale dei promossi, circa il 50%, è stata piuttosto bassa, ma comunque superiore alla media nazionale.

Nella casa famiglia, nessun ragazzo delle classi intermedie è stato bocciato.

All’inizio dell’anno scolastico 2013 – 2014 Rainay ha valutato le nuove candidature. E’ stato quindi completato il numero di 55 ragazzi che è possibile ospitare nella casa famiglia. 

Il liceo che abbiamo costruito e inaugurato lo scorso anno può essere frequentato da ragazzi che in precedenza avevano necessità di vivere in città. Quindi, come avevamo stabilito quando abbiamo approvato il finanziamento del Liceo, il progetto del sostegno ai ragazzi liceali va ad esaurimento e non vengono aggiunti nuovi ragazzi. Pertanto per l’anno scolastico 2013/2014 abbiamo solo i 50 ragazzi di 2 classi, (la seconda e la terza) e avremo per l’anno scolastico 2014/2015 solo 25 ragazzi (la terza). Il progetto terminerà con il prossimo anno scolastico.

Durante il viaggio di luglio 2013 abbiamo molto insistito perché i ragazzi che sosteniamo nello studio vengano orientati verso scuole tecniche anziché verso i licei, così come, analogamente, per gli universitari, devono essere previlegiate le iscrizioni alla facoltà tecniche.

Per quanto riguarda gli universitari, i riflessi negativi degli scioperi dell’anno accademico 2011-2012 non sono ancora terminati: il nuovo anno accademico 2012/2013 è iniziato di fatto alla fine del normale anno scolastico, con un anno di ritardo.

Abbiamo versato 1.800 euro, a fine agosto 2013, come contributo per 6 studenti, 2 per ogni anno.

Dovremmo riflettere ulteriormente sulle modalità per gestire questo progetto. Di fatto gli studenti non sono vincolati a dare un corrispettivo all’associazione, anche se noi chiediamo che durante le vacanze seguano i ragazzi delle case famiglia. Dobbiamo fissare una disciplina più rigida. Potremmo offrire, anziché un contributo con le modalità attuali, delle “borse di studio” con delle precise condizioni, ad esempio

  • votazione del diploma
  • solo per iscrizione a facoltà tecniche
  • numero esami sostenuti e votazione ottenuta
  • impegno ad utilizzare le conoscenze acquisite a beneficio del loro Paese.

MENSE SCOLASTICHE

Nell’anno scolastico 2012—2013 le mense scolastiche sono state attivate solo in 2 scuole: Manarinony e Talata Ampano.

Durante il viaggio di luglio 2013, abbiamo incontrato il nuovo direttore della scuola di Manarinony che ci ha fornito i resoconto  puntuale dell’attività svolta e ci ha chiesto di proseguire il sostegno alla mensa scolastica anche per l’anno scolastico 2013/2014.

Non abbiamo incontrato il direttore di Talata Ampano

Vista la difficoltà incontrata lo scorso anno nella raccolta dei contributi dovuti dalle famiglie, il comitato direttivo, a maggioranza, ha deciso di finanziare solo le mense nelle scuole in cui il contributo delle famiglie era stato effettivamente versato. Si tratta dei villaggi nei quali erano stati costruiti acquedotti e ripristinate le dighe per l’irrigazione e i beneficiari si erano impegnati a versare un piccolo contributo per l’acqua per finanziare le mense. Non avendo loro tenuto fede all’impegno, abbiamo adottato la linea rigida per far loro comprendere l’importanza della loro collaborazione.

Il finanziamento erogato è stato di importo corrispondente a quanto da loro versato. Era stato invece previsto che il contributo sarebbe stato pari al 66,66 % per il primo anno di attivazione delle mense e al 50% dal secondo anno in poi. Il bonifico disposto a fine anno 2012 è stato di 900 euro, di cui 270 per Manarinony e 630 per Talata Ampano.

Per l’anno scolastico 2013/2014 siamo tornati a finanziare una sola mensa, quella di Manarinony, alla quale abbiamo inviato, con il bonifico del 30 dicembre 2013, 500 euro, e abbiamo avuto conferma che hanno avviato la mensa il 27 gennaio scorso.

In occasione del prossimo viaggio di luglio dobbiamo approfondire le ragioni per cui le mense, eccezion fatta per Manarinony, non hanno continuità: si tratta di un’attività importante e la nostra associazione vuole ampliarla e non certamente ridurla, ma in collaborazione, e non in sostituzione delle famiglie e delle associazioni malgasce .

PROGETTO PER IL CONTROLLO OCULISTICO-OTTICO

Questo progetto non ha avuto seguito per il 2013 perché l’oculista e gli ottici hanno scelto di andare a svolgere la loro attività sull’isola di Nosy Bè con altre associazioni. Abbiamo però notizie della loro insoddisfazione e dell’intenzione di tornare a lavorare con noi. Si ipotizza di effettuare con la prossima esperienza lo screening nei villaggi dove abbiamo costruito edifici scolastici.

Non abbiamo al momento alcuna conferma dell’attività per il 2014.

MANUTENZIONE DELLA CASA FAMIGLIA DI FIANARANTSOA

Come ogni anno si è provveduto, durante il viaggio di luglio 2013, a effettuare le manutenzioni della casa famiglia di Fianarantsoa: rubinetti, maniglie, lampadine, serramenti, ecc.

Sono state sostituite le porte esterne in legno del primo piano con porte in ferro, fatti dei lavori in cucina e dei lavori di miglioramento per il pozzo.

In tutto si sono spesi circa 4.000 euro, anticipati da Padre Colombi nel corso del viaggio di luglio 2013 e restituiti al suo ritorno.

Si è valutata anche la necessità di sostituire le imposte in legno, per la quasi totalità marce, alcune delle quali anche cadute, con serramenti nuovi in alluminio (non si fanno serramenti in PVC in Madagascar perché non resisterebbero a quel clima). Per ora il lavoro è stato rinviato in attesa di avere la disponibilità finanziaria. Servono oltre 10 mila euro.

COSTRUZIONE DELL’EDIFICIO SCOLASTICO di TSARASOATRA

Nel corso del 2013 abbiamo costruito l’edificio per il liceo di Tsarasoatra, inaugurato a luglio 2013.

Si ricorda che l’edificio si colloca nella zona di Ambositra dove UnicoSole aveva cominciato a finanziare gli studi per 75 rliceali. Con la costruzione della scuola, quindi a partire dall’anno scolastico 2013/2014 il nuovo progetto consentirà di “concludere” il vecchio. Di fatto si porteranno al diploma i ragazzi che hanno iniziato nell’anno scolastico 2012/2013.  Questo il piano di finanziamento:

  • Per l’anno scolastico 2012/2013 75 ragazzi per un contributo di 7.500 euro a carico del bilancio 2012;
  • Per l’anno scolastico 2013/2014 50 ragazzi per un contributo di 5.000 euro a carico del bilancio 2013;
  • Per l’anno scolastico 2014/2015 25 ragazzi per un contributo di 2.500 euro a carico del bilancio 2014.

La validità della costruzione della scuola va vista pertanto anche in relazione a questi risparmi.

La costruzione è iniziata a marzo e terminata a fine giugno 2013.

Il costo complessivo dell’edificio scolastico è di 26.263 euro; il 15% a carico dei beneficiari corrisponde a 3.939 euro. Il contributo complessivo di UnicoSole-Onlus è 22.324 euro.

Sono stati aggiunti altri lavori di rinforzo della copertura per un importo di ulteriori  3.110 euro,per evitare danni da eventuali cicloni.

I versamenti sono stati così effettuati:

  • 10.182 euro, il 22 gennaio 2013;
  • 4.465 euro, il 9 aprile 2013;
  • 7.367 euro il 1 luglio 2013;
  • 3.110 euro, il 16 agosto 2013;

per un totale di 25.124 euro.

ACQUEDOTTI e DIGHE

Sia durante il viaggio di luglio 2013 che a novembre, quando sono andati in Madagascar gli sposi, abbiamo verificato il completamento dei lavori per l’acquedotto di Tsarafidy e abbiamo provveduto al versamento del residuo 5%. A luglio erano state chiuse delle fontane che sono state riaperte perché le persone inadempienti avevano nel frattempo provveduto a saldare i loro debiti.

L’acquedotto di Andrainjato centre è ancora chiuso perché non si sono risolte le difficoltà di gestione, così come sono ancora in sospeso i problemi della diga di Tsihitaloha.

CARCERI

Anche quest’anno abbiamo fornito un aiuto alle carceri e alla colonia penale di Ihosy, con capi di abbigliamento, riso, carne e stuoie.

Fortunatamente le pentole con i nuovi fuochi stanno resistendo.

Il direttivo ha approvato la proposta di assicurare un servizio costante al carcere con la fornitura di almeno 1 uova a settimana a ciascun  carcerato.

Angelo e gli altri che sono appena tornati dovrebbero avere concordato con Renè l’operazione. Sentiremo da loro come sono andate le cose.

NUOVI IMPEGNI PER IL 2014

I soci che sono stati in Madagascar in questo mese di marzo hanno verificato sul campo le richieste che Rainay ci ha trasmesso e che già ci erano state anticipate a luglio 2013.

Si tratta dei seguenti progetti

  • Sostituzione delle imposte alle finestre della casa famiglia
  • Costruzione di una scuola elementare a Ambatonaorina
  • Costruzione di un acquedotto per il nuovo liceo di Tsarasoatra
  • Costruzione di nuovi edifici, con il metodo tradizionale, per i ragazzi del liceo di Tsarafidy.

L’assemblea ha deciso di non finanziare

  • La costruzione di una scuola elementare a Ambatonaorina
  • La costruzione di un acquedotto per il nuovo liceo di Tsarasoatra. 

Per quanto riguarda la sostituzione delle imposte alla casa famiglia di Fianarantsoa l’assemblea è d’accordo, non avendo però al momento la disponibilità finanziaria, si rinvia per il momento l’inizio dei lavori che potranno partire non appena avremo la disponibilità sufficiente. 

Per quanto riguarda la costruzione degli edifici scolastici per il liceo di Tsarafidy i soci si sono espressi in modo favorevole alla costruzione, con il metodo tradizionale.

MANIFESTAZIONI

Per aumentare la nostra visibilità, fare conoscere i progetti e per raccogliere fondi l’Associazione nel corso del 2013 sono state organizzate diverse manifestazioni, per ognuna delle quali uno o più soci si sono impegnati in prima persona, dedicando tempo e energie: rinnovo loro il mio sincero grazie.

Ne ricordo alcune:

Cene e pranzi della solidarietà.

Mercatini nel periodo natalizio

Pranzo sociale.

CALENDARIO

Anche per il 2013 si è provveduto alla realizzazione del calendario che rappresenta uno dei principali strumenti di comunicazione della nostra Associazione.

Il calendario 2013 è stato dedicato al lavoro delle donne africane.

Il calendario 2014 è stato dedicato al lavoro in Madagascar, con riflessioni sulla situazione economica del paese e sulle attività svolte, nei diversi settori, dalle associazioni nostre partner in Madagascar.

 SITO INTERNET

Il nostro sito internet www.unicosole.it regolarmente e puntualmente aggiornato, sta diventando un punto di riferimento sia per i soci che per le persone interessate alla situazione del Madagascar. Anche i viaggi  di luglio 2013 e di marzo 2014 sono stati puntualmente rendicontati sul sito.

Alcuni dati. Dal 25 ottobre 2013 al 7 marzo 2014 sono state visitate oltre 60.000 pagine. Le più lette sono

  • parti con noi
  • come sostenerci
  • bilancio sociale
  • chi siamo
  • i diari.

Un grazie ad Andrea che a suo tempo lo ha impostato e che ha aiutato nel decollo Graziella e Sara; ora la gestione è solo di Graziella alla quale va il nostro sincero ringraziamento.

 FINANZIAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE

E’ sempre più importante ricorrere oltre che alle consuete coinvolgenti modalità di finanziamento, ai fondi messi a disposizione da enti e Organismi, partecipando ai bandi. La preparazione della documentazione necessaria da produrre a corredo delle domande richiede un grosso impegno.

Dobbiamo tutti fare una riflessione in merito alla nostra disponibilità e al nostro coinvolgimento e trovare modalità nuove di raccolta fondi. Questo vale anche per il 2014. Potremmo anche valutare i costi e la possibilità di utilizzare gli sms per avere finanziamenti, proponendo progetti concreti, o altre nuove forme.

V.I.M., l’associazione delle associazioni italiane operanti in Madagascar, alla quale abbiamo aderito, si sta muovendo per cercare di ottenere un finanziamento, come gruppo di Associazioni,  nell’ambito di EXPO 2015 – Nutrire il pianeta. Dobbiamo confermare il nostro interesse ad aderire.

5 PER MILLE

Anche nel 2013 si è provveduto ad effettuare la richiesta per il 5 per mille sulle dichiarazioni relative ai redditi 2012. La richiesta è stata accolta e la nostra Associazione è stata inserita negli elenchi pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ad agosto 2013 abbiamo avuto dall’Agenzia delle Entrate l’accredito di 9.698,25, con 330 contribuenti che hanno firmato per la nostra associazione, relativi al 5 per mille del 2012 (redditi 2011). Gli introiti sono stati destinati al finanziamento della casa famiglia di Fianarantsoa. 

L’Agenzia delle Entrate ha appena pubblicato le modalità e le scadenze per la presentazione della domanda per il 2014, da 21 marzo a 7 maggio 2014. A tutti l’invito a cercare tra amici, parenti, conoscenti persone disposte a donare a UnicoSole il loro 5 per mille.

Nei calendari del 2013 e 2014 abbiamo indicato il codice fiscale dell’associazione con l’invito a darci il 5 per mille su tutte le pagine.

Inoltre è possibile scaricare dal sito il volantino con l’indicazione del codice discale dell’associazione e una sintesi delle nostre attività.

COLLABORAZIONE CON ALTRE ASSOCIAZIONI

E’ proseguita la collaborazione con le altre associazioni iscritte a V.I.M, anche se nel corso del 2013 si sono svolte solo attività di comunicazione e di partecipazione ad eventi sul Madagascar.

E’ stato aggiornato il censimento delle associazioni che operano in Madagascar, che potete trovare anche sul nostro sito.

VIAGGI

Nel 2013 si è svolto il viaggio di luglio, al quale hanno partecipato 10 persone, e un viaggio a ottobre di una coppia di giovani sposi.

Nel 2014, 5 persone sono partite per il viaggio di marzo e che ci diranno la loro esperienza; al momento ci sono 5 persone che hanno già acquistato il biglietto per il viaggio di luglio.

3 – Relazione dei soci che sono appena tornati dal Madagascar

Angelo, Antonio, Enrico, Fabio e Mirco sono tornati dal Madagascar il 16 marzo 2014. Durante la loro permanenza hanno completato il lavoro del pozzo di  Ihosy. 

Diamo loro la parola per sentire, a caldo, come hanno vissuto queste due settimane in Madagascar, cosa hanno fatto, che situazione hanno trovato nel Paese e per i nostri progetti.

Il diario di Fabio, che costituisce parte integrante di questa relazione,  vi è già stato inviato ed è  pubblicato sul sito.

 4 – Bilancio consuntivo 2013 e bilancio preventivo 2014

Viene presentato il bilancio consuntivo 2013 (allegato) che viene approvato all’unanimità, che riporta spese per 70.000,38 e entrate per 64.116,83. Si è fatto fronte alla differenza utilizzando in parte (euro 5.338.55) l’avanzo esercizi precedenti di euro 9179,30. Al 31 dicembre 2013 l’avanzo di esercizio è pari a 3840,75, di cui 334 in cassa, 1978,41 in banca e 1528,34 in posta. 

Viene presentato il bilancio preventivo 2014 (allegato) che viene approvato all’unanimità, che riporta una previsione di entrate e di uscite, a pareggio, per 59.930,00 euro. 

Va sottolineato come l’associazione virtuosamente continui ad utilizzare quasi per intero i fondi raccolti per le attività in Madagascar, quasi per intero i costi di gestione sono sostenuti dai soci che non ne richiedono il rimborso, a carico dell’associazione sono i costi per la tenuta del conto bancario e postale, per i bonifici e le spedizioni in Madagascar.

 Le proposte discusse vengono approvate all’unanimità dall’assemblea.

Alle 20.00 ha termine l’Assemblea.

 

Il segretario                                                                                                    Il Presidente

Fabio Forcella                                                                                                Elide Longa 

 

logo.png - 32.13 KbRENDICONTO ECONOMICO ANNO 2013

ASSOCIAZIONE UnicoSole – Onlus   Codice fiscale 95160790168

COD. DESCRIZIONE   COD. DESCRIZIONE  
U 1 ATTIVITA’ ISTITUZIONALI   E1 ATTIVITA’ ISTITUZIONALI  
U1.1 spese costituzione   E1.1 quota associativa

855,00

U1.2 spese cancelleria   E1.2 erogazioni liberale da PF bonifico

33.292,70

1.091.92

U1.3 acquisto attrezzature

160,00

E1.3 erogazioni liberale da PG

5.630,00

U1.4 locazioni

150,00

E1.4 contributi liberali da Enti Pubblici  
U1.5 sostegno progetti Rainay

59.512.42

E1.5 ALTRE ENTRATE  
U1.6 sostegno progetti Miaraka Aminy.

6.024,00

E1.6    
U1.7          
U1.8 ALTRI COSTI

4.358,00

     
           
           
U2 RACCOLTA FONDI   E2 RACCOLTA FONDI  
U2.1 acquisto merce

480,00

E2.1 erogazione liberale da PF

3.500,00

U2.2 affitto attrezzature   E2.2 erogazione. liberale da PG

8.130,00

U2.3 stampa volantini   E2.3 contributi liberali da Enti Pubblici

415,00

U2.4 altri costi   E2.4 altre entrate

1255,00

U2.5 Spese spedizione

116,00.

E2.5    
           
           
U3 ALTRI COSTI   E3 ALTRE ENTRATE  
U3.1 imposte e tasse

126,83

E3.1 erogazione liberale da PF

246,00

U3.2 spese bancarie

143,50

E3.2 erogazione. liberale da PG  
U3.3 spese postali

180,00

E3.3 contributi liberali da Enti Pubblici  
U3.4 altri costi   E3.4 altre entrate (5 per mille)

9.698.25

U3.5  

6.139,69

E3.5 interessi bancari

2.96

           
           
  TOTALE ONERI 70.000,38   TOTALE RICAVI 64.116.83.
           
  AVANZO DI ESERCIZIO     DISAVANZO DI ESERCIZIO

5.338.55

           
  TOTALE A PAREGGIO

70.000,38

  TOTALE  A PAREGGIO

70.000,38

           

Il residuo avanzo al 31 dicembre 2013 è pari a 3.840,75, di cui in cassa 334,00, in banca 1978,41 e in posta 1528,34 

logo.png - 32.13 KbPREVENTIVO 2014

ASSOCIAZIONE UnicoSole – Onlus   Codice fiscale 95160790168

COD. DESCRIZIONE   COD. DESCRIZIONE  
U 1 ATTIVITA’ ISTITUZIONALI   E1 ATTIVITA’ ISTITUZIONALI  
U1.1 spese costituzione   E1.1 quota associativa

900,00

U1.2 spese cancelleria

150,00

E1.2 erogazioni liberale da PF

30.000,00

U1.3 acquisto attrezzature   E1.3 erogazioni  liberale da PG

5.000,00

U1.4 locazioni   E1.4 contributi liberali da Enti Pubblici  
U1.5 sostegno progetti Rainay

51.000,00

E1.5 ALTRE ENTRATE

1.000,00

U1.6 sostegno progetti Miaraka Aminy.

8.330,00

E1.6    
U1.7          
U1.8 ALTRI COSTI        
           
           
U2 RACCOLTA FONDI   E2 RACCOLTA FONDI  
U2.1 acquisto merce   E2.1 erogazione liberale da PF

8.000,00

U2.2 affitto attrezzature   E2.2 erogazione. liberale da PG  
U2.3 stampa volantini e libro   E2.3 contributi liberali da Enti Pubblici  
U2.4 altri costi   E2.4 altre entrate

5.000,00

U2.5     E2.5    
           
           
U3 ALTRI COSTI   E3 ALTRE ENTRATE  
U3.1 imposte e tasse   E3.1 erogazione liberale da PF  
U3.2 spese bancarie

200,00

E3.2 erogazione. liberale da PG  
U3.3 spese postali

50,00

E3.3 contributi liberali da Enti Pubblici  
U3.4 altri costi 

150,00

E3.4 altre entrate (5 per mille)

10.000,00

U3.5     E3.5 interessi bancari

30,00

           
           
  TOTALE ONERI

59.930,00

  TOTALE RICAVI

59.930,00

           
           
           
  TOTALE A PAREGGIO

59.930,00

  TOTALE  A PAREGGIO

59.930,00

           

Il residuo avanzo al 1° gennaio 2014 è pari a 3.840,75, di cui in cassa 334, in banca 1.978,41 e in posta 1.528,34. 

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La lingua, i proverbi

La lingua ufficiale del Madagascar è il malgascio, ma in ogni regione le tribù usano forme dialettali che differiscono in modo sostanziale l’una dall’altra. L’ortografia prende una struttura ufficiale solo nel XIX secolo per iniziativa del Re Radama I.

 Il francese è la seconda lingua che viene insegnata a scuola.

La struttura della lingua malgascia è malese, mentre il lessico è per il 55% malese, per il 40% deriva dal sanscrito e per il 5% da arabo-swahili-inglese-francese-latino-greco-ebraico.

La lingua corrente si esprime ancora oggi con metafore. Per esempio : il cielo : il tetto di Dio – la collina : il bambino della montagna – il sole : l’occhio del giorno, e così via… quindi i malgasci ancora oggi amano esprimersi anche con gli stranieri mai in modo diretto ma girando intorno all’argomento. 

L’amore è come una pianta di riso; trapiantato, cresce altrove” 

Ciò che l’occhio ha visto, il cuore non dimentica 

Chi non compra un coperchio per la pentola mangerà riso cotto male

I bambini degli altri fanno arricciare il naso

Stremato dal proprio lavoro come un venditore d’acqua in mezzo alla pioggia.

Coloro che sono uniti sono roccia, coloro che sono divisi sono sabbia

Non c’è niente di così duro che possa resistere alla forza dello zelo

Niente è impossibile per un cuore coraggioso

È lo spirito che fa l’uomo

La dolcezza è avvolta nell’amarezza

Non pensare che la valle sia così solitaria, Dio è sulla testa di tutti

Se hai solo un dente…sorridi almeno con quello

Gli occhi che amano non si vergognano di guardare.

Pungi prima il tuo cuore e poi quello degli altri,perchè se sai cosa ti fa male saprai anche ciò che fa male agli altri

Le parole sono come uova quando si dischiudono  hanno le ali

Quando si scompare, resta solo ciò che é stato dato

Aver fretta non vuol dire correre 

Quando si è in tanti ad attraversare il fiume non si è divorati dai caimani

Chi vive vede molto…chi viaggia vede di più

Il dolore è come un tesoro; lo si mostra solo agli amici 

Non c’è notte che non finisca mai 

 

“Aza ataonao fitia ranon-tambo:
be fihavy, ka mora ritra.
Fa ataovy tahaka ny rano am-pasika:
tsy nampizina hisy, ka nahazoana.”
(ohabolana malagasy)

Che il vostro amore
non sia come l’acqua di un torrente:
scende in grande abbondanza
ma ben presto sparisce.
Sia invece come l’acqua
nascosta nella sabbia:
non ti aspetti ci sia,

ma se ne può sempre attingere.” 

Ni soa atao tsangam-bototsy hazo heidinoina  Il bene che si fa è un monumento che i posteri non possono dimenticare
Tsy ny varotra notaloha, fa my fihavanana Non è il commercio che esistè prima, ma l’amicizia
Izay maharitra, vadin’ny andriana; izay tsi maharitra, vadin’i koto kely. Chi ha pazienza e sa attendere, sarà sposo/a di un nobile, mentre chi non ha pazienza sarà sposo/a del primo povero diavolo che incontra

*”Sette strade partono dall’albero della vita.*

*La prima non è la strada dell’uomo,*

*la seconda non è mai stata tracciata,*

*la terza si perde fra le nebbie delle paludi,*

*la quarta è del tutto vietata,*

*la quinta non porta da nessuna parte,*

*la sesta forse inizia ma non finisce,*

*e la settima nessuno sa se esista.*

*Eppure, figlio, ti dico:*

*se sei un uomo, prendi il bastone e parti”* 

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Breve storia del Madagascar

1°-5° sec.: navigatori malesi e polinesiani giungono sull’isola.

8° sec.: gruppi bantu arrivano dal continente

10°-11° sec.: insediamenti commerciali arabi.

16° sec.: commercianti dalle Comore stabiliscono porti nel nord dell’isola, distrutti dai portoghesi nel 1506-7.

A partire dal 16° sec., si formano le prime monarchie sakalava e betsileo.

17° sec.: regno di Merina nella parte orientale dell’altopiano centrale.

18° sec.: re Andrianampoinimerina crea la capitale ad Antananarivo e inizia il processo di unificazione; il figlio Radama I lo completa e, nel 1824, diventa il primo sovrano del Madagascar.

1890: protettorato francese; un tentativo di resistenza delle regina Ranavalona III è stroncato dalle truppe francesi.

1910-20: cresce il nazionalismo; rivolte contro il regime di semi-schiavitù.

1946: l’isola diventa territorio d’oltremare francese.

1947: i francesi reprimono una ribellione armata nell’est (migliaia i morti). 1958: la popolazione vota per l’autonomia.

1960, 26 giugno: l’isola è indipendente; il Partito social-democratico (Psd) vince le elezioni e Philibert Tsiranana è presidente. 1965: rielezione di Tsiranana.

1972: gravi disordini; Tsiranana si dimette e consegna i poteri al gen. Gabriel Ramanantsoa; ridotti i legami con la Francia e favoriti i rapporti con l’Unione Sovietica.

1975, giugno: dopo un colpo di stato, il Direttorio militare nomina il capitano di fregata Didier Ratsiraka primo ministro; dicembre: un referendum rinomina il paese Repubblica democratica del Madagascar ed “elegge” Ratsiraka a presidente per 7 anni (95% dei voti, secondo le fonti ufficiali); i partiti popolari si riuniscono nel Fronte nazionale della rivoluzione e l’Arema (Avanguardia della rivoluzione malgascia) diventa la forza più importante del fronte.

1976: Ratsiraka nazionalizza ampi settori dell’economia; cresce il controllo statale sull’economia, fino al 1985, quando Ratsiraka promuove un’economia di mercato.

1977: Désiré Rakotoarijaona è primo ministro.

1982: Ratsiraka rieletto.

1988: il colonnello Victor Ramahatra è primo ministro.

1989: l’Arema vince le elezioni e Ratsiraka ottiene un terzo mandato.

1990: restaurato il multipartitismo; esponenti dell’opposizione sono membri del governo.

1991: manifestazioni di piazza (decine di morti); stato di emergenza; governo di transizione; il primo ministro Guy Razanamasy apre all’opposizione e forma un governo di unità nazionale.

1992: dopo numerose manifestazioni, Ratsiraka introduce riforme democratiche; una nuova costituzione è approvata da un referendum.

1993: Albert Zafy è eletto presidente.

1994: misure di austerità, suggerite dal Fondo monetario internazionale.

1996: il governo di Zafy è “sfiduciato” dall’assemblea nazionale e si dimette; Ratsiraka è eletto presidente.

2000, dicembre: alle elezioni provinciali, l’Arema conquista quasi tutte le principali città, eccetto Antananarivo (70% degli aventi diritto al voto si astengono per un boicottaggio chiesto dall’opposizione); dicembre: dopo l’arresto di un parlamentare, Jean-Eugene Voninahitsy, per aver insultato il presidente ed emesso un assegno a vuoto, l’opposizione crea una Unità di crisi per la difesa della democrazia.

2001, maggio: il senato è ripristinato dopo 29 anni; dicembre: dopo il primo turno delle elezioni presidenziali, il candidato dell’opposizione, Marc Ravalomanana, si dichiara vincitore e dice che non c’è bisogno di un secondo turno.

 2002, gennaio: sciopero generale e manifestazioni contro la presunta manipolazione dei voti; febbraio: Ravalomanana si autoproclama presidente; Ratsiraka proclama la legge marziale ad Antananarivo e, con i suoi ministri, si trasferisce a Toamasina; marzo, Ravalomanana si proclama comandante in capo delle forze armate; aprile, l’Alta corte costituzionale riconosce Ravalomanana presidente; maggio: Ratsiraka tenta di assediare Antananarivo, ma è sconfitto; giugno: Usa, Australia, Giappone, Germania e Francia riconoscono Ravalomanana; luglio: Ratsiraka fugge in esilio in Francia; dicembre: il partito di Ravalomanana, “Io amo il Magadascar” (Tim), vince le elezioni parlamentari.

2003, agosto: Ratsiraka è condannato in contumacia a 10 anni di lavori forzati; dicembre: l’ex primo ministro, Tantely Andrianarivo, è condannato a 12 anni di lavori forzati per abuso d’ufficio.

2004, ottobre: la Banca mondiale cancella metà del debito estero del paese (circa 2 miliardi di dollari).

2005, marzo: aiuti economici dagli Usa.

2006, maggio: i principali partiti dell’opposizione boicottano colloqui con il presidente, mirati a diminuire la tensione che sta montando in viste delle presidenziali di fine anno; dicembre: le autorità dichiarano Ravalomanana vincitore delle elezioni presidenziali.

2007, aprile: un referendum approva riforme costituzionali che danno maggiori poteri al presidente e fa dell’inglese la lingua ufficiale; luglio: Ravalomanana scioglie il parlamento; settembre, il partito “Tim” del presidente ottiene 106 su 127 seggi nelle elezioni parlamentari; è inaugurata una miniera di nichel-cobalto a Tamatave (stimata la più grande del mondo; un progetto di 3,3 miliardi di dollari).

2008, febbraio-marzo: il ciclone “Ivan” uccide 93 persone e lascia 335mila persone senza casa; marzo: inizia la produzione di greggio (concesse dal governo 19 licenze per trivellazioni off-shore).

2009, gennaio-febbraio: disordini ad Antananarivo, innescati dai sostenitori del 34enne sindaco della capitale, Andry Rajoelina, esponente dell’opposizione; 135 i morti; il 17 marzo, Ravalomanana si dimette, affidando i poteri a un direttorio militare, che nomina Rajoelina presidente ad interim, con il mandato di indire le elezioni entro due anni; il giorno seguente, l’Alta corte costituzionale convalida la nomina; giugno: il deposto presidente Ravalomanana – in esilio in Sudafrica – viene processato in contumacia e condannato a 4 anni di carcere; agosto: colloqui a Maputo (Mozambico) con intermediari internazionali per tentare di creare un governo di coalizione; dicembre: falliscono i colloqui e Rajoelina abbandona l’idea di un governo di coalizione con una condivisione di poteri.

2010, febbraio: il presidente pospone le elezioni a maggio; marzo: l’Unione africana impone sanzioni contro Rajoelina e il suo governo; maggio: Rajoelina stabilisce le date del referendum costituzionale (agosto), elezioni parlamentari (settembre) e presidenziali (dicembre); giugno: l’Unione europea sospende agli aiuti per mancanza di progresso verso la democrazia; agosto: l’ex presidente Ravalomanana, in esilio in Sudafrica, è condannato all’ergastolo per aver ordinato l’uccisione di oppositori; novembre: un referendum approva la nuova costituzione che consente a Rajoelina, che non ha l’età richiesta, di candidarsi alla presidenza.

2011, settembre: 8 partiti politici firmano un patto di intesa che apre la strada a nuove elezioni entro un anno; l’accordo lascia Rajoelina a capo dell’autorità di transizione fino a marzo 2012 (data fissata per le elezioni) e consente il ritorno dall’esilio di Ravalomanana, novembre: presentato un nuovo governo di unità nazionale, e le opposizioni accettano di farne parte “con riserva”; l’ex presidente Ratsiraka torna in patria dopo 9 anni di esilio; novembre: viene formato un governo di unità nazionale che deve portare il paese al voto.

2012, gennaio: Ravalomanana tenta di tornare in patria, ma il suo aereo è costretto a tornare in Sudafrica;

febbraio: si vota una legge che istituisce la Commissione elettorale nazionale indipendente della transizione (Cenit);

maggio: Rajoelina dichiara di sperare che le elezioni «possano aver luogo al più presto»; il voto, politico e presidenziale, scivola maggio-giugno 2013;

22 luglio: l’esercito interviene per sedare un ammutinamento nella caserma di Ivato, presso l’aeroporto della capitale, uccidendo il caporale Koto Mainty, leader della rivolta, e un soldato; 24-25 luglio: sotto gli auspici della Comunità di sviluppo dell’Africa Australe (Sadc), Rajoelina e l’ex presidente Ravalomanana s’incontrano alle Seicelle per discutere, a porte chiuse, alla presenza del presidente sudafricano Jacob Zuma, ma il vertice si conclude con un nulla di fatto; la Sadc ha dato ai due leader tempo fino alla fine di luglio per raggiungere un accordo, ma si dà per scontato che l’amministrazione Rajoelina non è disposta a rinunciare al potere;

agosto: la commissione elettorale annuncia che il primo turno delle elezioni presidenziali avverrà l’8 maggio 2013, mentre il secondo turno coinciderà con le elezioni parlamentari il 23 luglio 2013.

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Beata Vittoria Rasoamanarivo Vedova e principessa del Madagascar

La beata Vittoria Rasoamanarivo, nacque nel 1848 a Tananarive nella grande Isola del Madagascar, appartenente ad una delle più potenti famiglie degli Hovas; suo nonno materno, fu primo ministro per oltre venti anni della regina Ranavalona (1832-1852) e lei era sorella di Rainilaiarivony, il quale ricoprì la stessa carica per più di 30 anni dal 1864 al 1895.
Secondo le usanze del paese, fu adottata dal fratello maggiore del padre, del quale si sa ben poco, né quando morì; lo zio Rainimaharavo era comandante generale dell’esercito malgascio.
Rasoamanarivo (questo il suo nome originario) crebbe ricevendo, specie dalla madre, una ottima educazione morale e seguì in gioventù la religione idolatrica dei suoi antenati. Ma quando nel Madagascar giunsero alcuni missionari gesuiti francesi, che si stabilirono a Tananarive, seguiti in breve dalle Suore della Congregazione di S. Giuseppe di Cluny, Rasoamanarivo fu tra le prime ragazze ad essere iscritta nella loro scuola, aperta dalla Missione.
L’esempio di vita santa e piena di sacrifici dei padri e delle suore, la colpì profondamente e dopo aver appreso l’insegnamento della religione cattolica, sebbene tredicenne, chiese di essere ricevuta nella Chiesa; venne battezzata il 1° novembre 1863 con il nome di Vittoria, quasi a presagio delle dure lotte che avrebbe dovuto sostenere.
Il Madagascar a quell’epoca subiva l’influenza coloniale della Francia, questo provocava scontento e tumulti, quando
il re Radama II, ritenuto troppo amico della Francia, fu allontanato, si scatenò una persecuzione più o meno aperta contro la Missione cattolica, che a causa della nazionalità francese dei missionari, fu ritenuta affine agli interessi coloniali della Francia.
Vittoria dovette subire le insistenze del suo padre adottivo, che cercava di convincerla a lasciare la fede cattolica e ritornare agli dei pagani, al massimo di abbracciare la fede anglicana, che a quel tempo era ben radicata nel Madagascar, fra l’altro appoggiata dal nuovo governo per motivi politici.
Ma lei non cedette né con le minacce, né con le sofferenze inflittale, finché i familiari desistettero dalle pressioni. I missionari, di fronte a questa situazione, sconsigliarono Vittoria di insistere nel suo desiderio di consacrarsi interamente a Dio, ritenendo più opportuno che continuasse nell’ambito della famiglia e della corte reale, a svolgere il suo apostolato.
Secondo le usanze allora vigenti nel Madagascar, Vittoria fu data in sposa ad un giovane alto ufficiale dell’esercito e figlio del primo ministro, il suo nome era Radriaka, Vittoria volle che le nozze venissero celebrate il 13 maggio 1864,
alla presenza di un sacerdote cattolico.
La vita matrimoniale non fu felice, il marito era un uomo dissoluto, schiavo dell’alcool e delle passioni, dava così grande scandalo che i suoi stessi genitori consigliarono a Vittoria di divorziare; ma lei conscia dell’indissolubilità e santità del matrimonio e certa dello scandalo che ne sarebbe derivato nell’opinione pubblica, se una principessa cattolica avesse divorziato, decise di sopportare tutto rimanendogli fedele fino alla morte di lui, avvenuta per i suoi vizi nel 1887.
Nel tempo, acquistò agli occhi della corte e di tutto il popolo, una stima incondizionata, ammirata per la sua vita cristiana esemplare; fu per questa generale autorità morale conquistatosi, che divenne il provvidenziale sostegno della Chiesa Cattolica in Madagascar; quando il 25 maggio 1883 scoppiò una nuova persecuzione, dopo che erano stati espulsi tutti i missionari francesi, e i fedeli cattolici vennero accusati come traditori delle usanze dell’Isola e quindi della loro patria.
Vittoria continuò a professare la sua fede apertamente, si fece protettrice della Chiesa difendendola continuamente presso la regina e il potente Primo Ministro, insistendo che le chiese e le scuole cattoliche, rimanessero aperte, incoraggiava i cattolici con
messaggeri o recandosi personalmente nei villaggi vicini.
Divenne secondo l’espressione malgascia: “Padre e Madre” dei fedeli e la colonna della Chiesa, che era privata in quel tempo dei suoi pastori; così quando nel 1886 i missionari poterono ritornare, non trovarono rovine, ma una comunità cattolica fiorente e vigorosa, tutto per suo merito.
Se la sua posizione sociale l’aiutò molto, il segreto della riuscita si trova nella sua santità e nel carisma spirituale che da essa emanava; donna di profonda preghiera, trascorreva in chiesa anche sei o sette ore al giorno, a volte fino a notte inoltrata; si dedicò ad innumerevoli opere di carità in favore di poveri, prigionieri, abbandonati, lebbrosi.
Ebbe a soffrire di varie malattie, sopportate con grande pazienza, morì il 21 agosto 1894 a 46 anni, tra lo sconforto generale del popolo malgascio. Pur non avendolo desiderato, ella fu trionfalmente sepolta nel mausoleo dei suoi antenati a Tananarive.
La causa per la sua beatificazione, fu iniziata solo il 14 gennaio 1932, per circostanze indipendenti dall’intera vicenda. È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 29 aprile 1989, ad Antananarivo in Madagascar.

Autore: Antonio Borrelli

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Il Presidente del Madagascar negli Stati Uniti

Il presidente del Madagascar si è recato in visita negli stati Uniti la settimana scorsa.

Vi proponiamo in proposito:

  • un breve articolo in italiano e uno in inglese sull’obiettivo della visita,
  • un video in francese sull’incontro con il segretaro di Stato americano per gli affari africani;
  • il video dell’intervento tenuto presso l’ONU il 17 marzo scorso.

http://atlasweb.it/2014/03/18/madagascar-capo-dello-stato-negli-stati-uniti-possibili-accordi-579.html

Madagascar: capo dello Stato negli Stati Uniti, possibili accordi

di .  Scritto  il  18 marzo 2014  alle  5:59.

Il nuovo presidente del Madagascar, Hery Rajaonarimampianina, incontrerà responsabili della Exxon per discutere di eventuali esplorazioni petrolifere da condurre sulla grande isola dell’Oceano Indiano. Lo ha detto lo stesso capo di Stato parlando del suo viaggio negli Stati Uniti già in corso.

Rajaonarimampianina incontrerà anche i dirigenti di altre grandi società statunitensi sottolineando che per la ricostruzione del suo paese, uscito da poco da una lunga crisi politica, occorrono gli investimenti di grandi società straniere

http://en.indian-ocean-times.com/Madagascar-President-Hery-Rajaonarimampianina-will-plead-to-the-United-States-the-reinstatement-of-his-country-to-the_a3329.html

Madagascar: President Hery Rajaonarimampianina will plead to the United States the reinstatement of his country to the AGOA

Rédigé le Friday, March 14th 2014 à 08:58

Madagascar: President Hery Rajaonarimampianina will plead to the United States the reinstatement of his country to the AGOA

While the Malagasy president, Hery Rajaonarimampianina, went to the United States early next week, the new strong man of Madagascar said you want to argue for the reinstatement of his country within AGOA and this, after the exclusion of the island in 2009 in the wake of the overthrow of the former president Marc Ravalomanana.

“I’ll go to work. When we speak of the United States, we automatically think of the AGOA because this affects hundreds of thousands of jobs,” said the Malagasy president, Hery Rajaonarimampianina.

In mid-January, representatives and Malagasy emissaries, via the Embassy of the island to Washin­gton, were already invited to presenting the case to the International Trade Commission in the United States.

According to some sources relayed by the newspaper L’Express of Madagascar, the final decision will be nevertheless unveiled in November, hence probably the need for the new Malagasy president in exercise, Hery Rajaonarimampianina, no doubt accelerate the initial timetable.

As a reminder, 37 countries in sub-Saharan Africa benefit from AGOA (exemption from customs duties) for their export products to the United States.

Le Président Hery Rajaonarimampianina a été reçu au Département d’État des États-Unis, par la Secrétaire d’État adjointe aux Affaires africaines, Linda Thomas-Greenfield, hier. Une rencontre qui marque la reprise de la normalisation des relations entre Antananarivo et Washington.

http://www.youtube.com/watch?v=m4bcT8YnEow

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“Tutti i malgasci si impegnino per trovare una soluzione alla grave crisi del Paese” scrivono i Vescovi del Madagascar

http://www.fides.org/it/news/33862

1° giugno 2010

Antananarivo (Agenzia Fides)- È compito dei malgasci trovare una soluzione alla crisi politica che da un anno e mezzo affligge il Paese. È quanto affermano i Vescovi del Madagascar in una lettera pastorale pubblicata al termine della riunione plenaria della locale Conferenza Episcopale.
Nel documento, inviato all’Agenzia Fides, i Vescovi prendono atto della situazione difficile del Paese. “L’insicurezza- si legge- regna dappertutto, le famiglie sono divise, la disoccupazione aumenta, le divergenze politiche provocano disordini, stupefacenti di ogni genere si diffondono dappertutto”. I Vescovi deplorano inoltre che “alcuni media deviano dalla loro vocazione di informare attizzando passioni che potrebbero scatenare una guerra civile. L’esercito, ultimo baluardo della nazione, è stato messo a dura prova negli ultimi tempi”. Dal marzo 2009, a seguito delle dimissioni del Presidente Marc Ravalomanana, sull’onda delle pressioni dell’opposizione e di una parte dell’esercito, il Madagascar vive una grave crisi politica e istituzionale, perché i partiti locali non riescono ad accordarsi per indire elezioni libere e trasparenti.
La Conferenza Episcopale critica le divisioni politiche che impediscono di trovare una soluzione alla crisi: “il dialogo è bloccato perché nessuno vuole ascoltare l’altro a causa dei sospetti e dell’odio reciproci. Di conseguenza nessuno cerca il bene comune, e il patriottismo perde di vigore”
Le chiese, che in Madagascar hanno una grande importanza, “hanno perso la loro dimensione profetica, il loro ruolo di comunione e la loro missione di guida non sono più visibili”. I Vescovi affermano “di essere preoccupati del rischio di strumentalizzazione della fede cristiana, che è contraria all’insegnamento della Chiesa cattolica”.
Di fronte all’insuccesso riscontrato finora dai diversi mediatori internazionali, i Vescovi richiamano i malgasci a impegnarsi in prima persona per risolvere la crisi. “La mediazione internazionale è necessaria, ma tutti costatano che ha forti limiti, perché siamo noi malgasci all’origine del problema, e solo noi potremo trovare la vera soluzione”.
I Vescovi esortano i malgasci alla conversione, all’impegno e al ritorno  A questo proposito esiste un detto locale che si può tradurre in modo non letterale come “la relazione è più importante del denaro”. Un concetto che è richiamato nella lettera, che afferma: “Il Fihavanana è molto malato. L’amore del denaro e la ricerca smisurata della gloria ne sono le cause. Questo esige una soluzione urgente e chiara non solo a livello politico, nella ricerca di una vera comunione e di una vera solidarietà, nel rispetto dei diritti dell’uomo, nella verità e nella carità che Cristo ci insegna”.
Nel ribadire che “la Chiesa cattolica non ha progetti politici da proporre”, i Vescovi concludono chiedendo “elezioni trasparenti. Questo esige la partecipazione di tutti nell’organizzazione perché la sua realizzazione sia perfetta”.

(L.M.) (Agenzia Fides 1/6/2010)

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Raddoppiate le importazioni di riso

http://marianna06.typepad.com/il_mio_weblog/2014/03/madagascar-isola-continente-di-cui-si-parla-poco.html

Dal 2012 al 2013 sono raddoppiate le importazioni di riso, che hanno raggiunto quota 410.000 tonnellate.

Il dato e l’analisi del suo significato economico e politico sono contenuti in uno studio stilato dall’Osservatorio del riso del Madagascar e da istituti partner stranieri.

Le importazioni record vengono ricollegate a scarse piogge e alle successive invasioni di cavallette che hanno fatto diminuire del 12% la produzione nazionale dell’isola rispetto all’anno precedente.

Alle avversità climatiche e ambientali si aggiungono fattori strutturali che pesano negativamente su una produzione agricola vitale per la popolazione, tra le più grandi consumatrici di riso al mondo con 111 chili l’anno pro capite.

Un’inversione dei dati imputata a infrastrutture carenti, assenza di un settore commerciale organizzato e bassa produttività delle piantagioni.

In Madagascar si è creata una situazione paradossale per cui l’importazione di riso costa meno rispetto al consumo di riso locale.

Lo ha sottolineato il Centro di cooperazione internazionale di ricerca agronomica per lo sviluppo (Cirad), con sede in Francia.

Fino agli anni 70’ del secolo scorso la grande isola africana dell’Oceano indiano riusciva addirittura ad esportare i suoi eccedenti di riso.

A distanza di 40 anni i tre quarti dei malgasci che vivono e lavorano in zone agricole, le più estese, dichiarano di non produrre quantità sufficienti per sfamare la propria famiglia.

Ma nel 2013, anno in cui si sono svolte cruciali elezioni presidenziali e legislative, l’incremento delle importazioni è stata una scelta del governo per mantenere stabile e basso il livello dei prezzi sui mercati locali, quindi assicurare una situazione di pace sociale in vista del voto.

Inoltre la crisi del settore risicolo è da ricollegare alle successive crisi politiche ed istituzionali che hanno ridotto ai livelli minimi gli interventi pubblici a favore dei contadini, ma non solo.

Per non parlare degli aiuti allo sviluppo della comunità internazionale sospesi in più occasioni dopo colpi di Stato e cambiamenti di potere considerati nient’affatto democratici.

E una censura spietata, che ha sempre messo il bavaglio ai “media”, perché non si sapesse. 

E ,con le pance vuote e il cervello in panne, sotto qualunque cielo,  non può esserci, com’è noto, mai crescita né sociale né politica per la gente comune.

Solo i pochi ricchi, che pur ci sono, sono quelli che divengono ancora più ricchi.

E, ovviamente, dispotici a oltranza.

 

         a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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