Cari soci, cari amici e sostenitori di UnicoSole,
a conclusione di questo anno ci piace pensare alla nostra piccola associazione come a una rete ideale che ci unisce dal nord al sud dell’Italia, abbraccia alcuni amici che abitano fuori dall’Italia e si allunga fino al Madagascar. Nonostante sia stato il secondo anno di pandemia, che ci impedisce di lavorare insieme, di incontrarci, di fare l’assemblea in presenza, e i mercatini, e i pranzi, e le iniziative, questa rete così preziosa ha resistito e ha realizzato tante cose belle e importanti. Tanti sono stati contributi che sono arrivati, tante le risposte ai nostri appelli. UnicoSole ha potuto grazie a voi rispondere alla fame di cibo, sempre più grave, e alla fame di imparare che viene dai bambini e dai ragazzi delle comunità più povere delle zone in cui operiamo.
Durante le vacanze di Natale dello scorso anno è partita l’iniziativa della riparazione delle scuole esistenti e che stavano andando in malora. Sull’esempio delle prime tre, Anarafanja, Morafeno e Manjaka, altre comunità, genitori, presidi, sindaci si sono via via presentati a chiedere lo stesso aiuto: Ambany Andrefana, Soanatao, Besavoa, Mahatsinjo, Tolohomiady, Ianaboro, Iantara, Ambia, Androtsy, Tanambao. Abbiamo ripristinato tetti, finestre, pavimenti, muri interni ed esterni, rafforzato le fondamenta, costruito latrine, riparato banchi, e costruiti di nuovi nelle scuole dove mancavano del tutto, tanto che i bambini erano costretti a fare lezione seduti per terra con le lavagnette sulle ginocchia. E’ stato un impegno condiviso dalle comunità, che ha visto all’opera maestri e genitori e presidi che insieme con gli operai hanno portato avanti i lavori. Abbiamo ricevuto anche la richiesta di ampliare due scuole con aule nuove, nel comune di Tsarafidy:
la scuola media di Ankafina, con 350 alunni, e la scuola elementare di Amboditanjona, con 317 alunni. Abbiamo sottoscritto come d’abitudine la convenzione per realizzare in ogni edificio due nuove aule, stabilendo gli impegni reciproci.
Anche a Ivandrika abbiamo costruito due nuove aule per una scuola elementare di 100 bambini. Quello che è stato realizzato ci è stato rendicontato con molto materiale fotografico a testimonianza dello stato di avanzamento dei lavori e soprattutto della soddisfazione dei ragazzi, felici di fare scuola in ambienti nuovi o risanati: vi invitiamo a guardare e leggere le storie di queste comunità scolastiche nella sezione dei Progetti del nostro sito, dove le abbiamo raccontate.
Nell’estate del 2020 avevamo cominciato a distribuire il cibo alle famiglie dei contadini di Ihosy e dei villaggi circostanti, impoveriti dalla siccità e dall’assenza di raccolti. La distribuzione è proseguita fino alla fine dell’anno, nella speranza che la stagione delle piogge accompagnasse la crescita del riso, del mais e degli ortaggi. Le piogge dello scorso inverno però sono state scarsissime, e quanto era stato seminato è stato bruciato dal sole. Data la crisi alimentare accompagnata dall’emergenza sanitaria, ci siamo resi conto che dovevamo proseguire anche quest’anno con la distribuzione di cibo e generi di prima necessità alle famiglie. Anche le suore di Ihosy hanno chiesto cibo e legna per preparare il pasto quotidiano per 170 bambini che frequentano le scuole pubbliche della città e per i 90 ammalati del carcere.
E poi è arrivato il grido di disperazione dal Sud. Aina, la nostra collaboratrice già impegnata con la distribuzione del cibo a Ihosy, ci ha raccontato la drammatica situazione delle regioni di Androy e Anosy. Si tratta di regioni climatiche aride che soffrono regolarmente di siccità, e dove la situazione è peggiorata per l’assenza di piogge da 5 anni. Nell’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Unicef sul sud del Madagascar leggiamo che la situazione a ottobre si è aggravata e che oltre 1 milione di persone sono a rischio della vita. Le organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite stanno facendo fronte a tutta questa fame, ma in alcune zone la distribuzione è minore a causa della scarsità dei finanziamenti. Sono questi i villaggi che abbiamo potuto raggiungere per mezzo della nostra amica Aina, che per ben 4 volte, a settembre, ottobre, novembre e dicembre, grazie a altrettanti finanziamenti che abbiamo inviato, ha organizzato ogni volta il noleggio di un camion, l’acquisto di 15 tonnellate di manioca nei dintorni Ihosy e la distribuzione alle famiglie più bisognose. La consegna è stata effettuata in punti di raccolta dove le famiglie arrivano percorrendo a piedi lunghe distanze, a volte più di 10 km, ed è organizzata in maniera ordinata grazie all’aiuto dei capi villaggi.
E’ commovente leggere nelle relazioni di Aina come le persone, nonostante la fame, siano capaci di condividere: attendono con pazienza il loro turno a dispetto della stanchezza, non prevaricano, non cercano di avere più di quanto è stabilito…. e SORRIDONO!
La “stagione magra” dura da ottobre ad aprile, e UnicoSole conta di proseguire e fare fronte all’emergenza grazie a voi tutti, fino a che c ne sarà bisogno, fino a che ci saranno le disponibilità. Con il carico di dicembre abbiamo inviato anche 3 tonnellate di mais da distribuire 1 kg per famiglia insieme con la manioca: 2000 chicchi da piantare, per tentare di seminare la speranza che la quotidianità, seppur povera, possa riprendere.
GRAZIE MILLE a voi tutti quindi, MILLE GRAZIE da tante famiglie, da mille donne, mille uomini, bambini, anziani che hanno ricevuto dalla vostra generosità, dalle vostre mani, il cibo per resistere alla fame che torna a mordere ogni giorno.
Cari amici, questo è un risultato davvero importante. Da tutte queste persone giunge il ringraziamento più grande: il GRAZIE per avere ancora conservata la vita.
Con questa soddisfazione e con grande speranza auguriamo a voi tutti un Natale pieno di cose buone, e l’inizio di un anno nuovo che possa realizzare tutti i nostri desideri, anche quelli dei nostri amici del Madagascar!