Ultime novità
Sii riportano qui di seguito le notizie segnalateci dall’associazione Bimbi del Madagascar Onlus (www.bimbidelmadagascar.it) su fonte Agenzia Misna.
20 aprile 2011 – Rajoelina in visita ufficiale in Namibia
Impegnato in una visita ufficiale in Namibia, il suo primo viaggio all’estero da più di un anno, il presidente della cosiddetta alta autorità di transizione, Andry Rajoelina, ha ribadito la sua volontà di organizzare “in tempi brevi”, cioè entro la fine dell’anno, “elezioni generali credibili”. Stampa malgascia e osservatori si stanno invece interrogando sul mancato coinvolgimento del suo ministro degli Esteri nella “missione diplomatica di Andry” e sul gran segreto mantenuto sull’imminente viaggio all’estero. In base ad alcune indiscrezioni diffuse da fonti di stampa internazionale emerge che, “per concretizzare la sua offensiva diplomatica”, Rajoelina partirebbe ora alla volta del Sudafrica e dello Zambia.
22 aprile 2011 – Blocco degli aerei del Madagascar
Dopo una serie di controlli che hanno evidenziato “gravi problemi tecnici”, Bruxelles ha deciso di negare l’accesso agli aeroporti aerei e allo spazio aereo continentale a due modelli di Boeing della compagnia di bandiera del Madagascar, utilizzati per effettuare la rotta tra l’isola, Parigi e Marsiglia.
9 maggio 2011 – Inflazione nella capitale Antananarivo
Ha raggiunto prezzi stellari il metro quadro di terreno al centro della capitale, impedendo di fatto l’acquisto per la costruzione di una casa o un’attività agricola da parte della stragrande maggioranza della popolazione a basso reddito. E’ quanto denunciato dalla Banca mondiale in un rapporto sull’urbanizzazione che attesta attorno ai 500.000 ariary (circa 175 euro) al metro quadro le abitazioni nei quartieri più centrali di Antananarivo.
13 maggio 2011 – Traffico legname pregiato
E’ critica l’organizzazione ambientalista ‘Vohary Gasy’ nei confronti della decisione della Banca mondiale di sbloccare una nuova ‘tranche’ di aiuti (52 milioni di dollari) destinati alla tutela dell’ambiente nell’isola africana dell’Oceano Indiano. Secondo gli attivisti il governo di transizione non avrebbe adempito all’impegno di lottare al traffico di legname pregiato mentre l’istituzione finanziaria internazionale sostiene che interrompere l’erogazione degli aiuti comporterebbe un danno ambientale irreparabile
5 giugno 2011 – Vertice di Gaborone
Con i rappresentanti di 11 correnti politiche, tra cui i quattro principali protagonisti dell’infinita crisi, si è aperto a Gaborone, capitale del Botswana, quello che viene presentato come il vertice della ‘ultima chance’ per risolvere il contenzioso tra forze antagoniste e avviare definitivamente il Madagascar sulla strada delle transizione e delle elezioni. Il vertice è stato convocato dallaComunità Economica dei paesi dell’Africa Australe (Sadc). A Gaborone sono arrivati Rajoelina, intenzionato a firmare un documento, non ancora riconosciuto dalla Sadc, che a grandi linee prevede la sua permanenza alla presidenza di transizione fino alle prossime elezioni generali da tenersi in data da destinarsi. Invece dalla Francia l’ex capo di Stato Didier Ratsirika e dall’esilio in Sudafrica l’ex presidente Marc Ravalomanana, destituito da Rajoelina nel marzo 2009, assieme all’ex presidente Albert Zafy sperano di rinegoziare il contenuto della ‘road map’, considerata troppo favorevole al rivale.
8 giugno 2011 – Fallimento del Vertice di Gaborone
Si è concluso senza intesa tra le principali forze politiche il vertice di Gaborone (Botswana). Osservatori e stampa evidenziano come punto di disaccordo principale tra i partecipanti la questione del rientro in Madagascar dell’ex presidente Marc Ravalomanana, in esilio in Sudafrica. Nel comunicato finale del vertice di Gaborone, la Sadc si limita a ribadire la necessità di “un ritorno urgente all’ordine costituzionale regolare” e di “tenere elezioni libere, credibili e trasparenti”. Il segretario esecutivo dell’organismo regionale, Tomaz Salomao, ha annunciato che una relazione sulla situazione in Madagascar verrà presentata sabato a Johannesburg.
13 giugno 2011 – SANZIONI DALL’UNIONE EUROPEA
Ampliare le sanzioni nei confronti del “potere illegale e illegittimo del presidente autoproclamato”, Andry Rajoelina, che “non è abilitato ad organizzare le prossime elezioni”: è la parte centrale di una risoluzione approvata a Strasburgo (Francia) dal Parlamento dell’Unione europea a due giorni dall’ennesimo vertice inconcludente, tenuto in Botswana, per far uscire il Madagascar dalla crisi politico-istituzionale in corso da due anni e mezzo.
Il Parlamento Ue ha inoltre “condannato le numerose violazioni dei diritti umani e i soprusi” perpetrati nella grande isola africana e sollecitato “la liberazione immediata di tutti i prigionieri politici” oltre all’apertura di indagini indipendenti per chiarire i fatti all’origine delle condanne.