da Padre Giangi – lettera del 28 settembre 2011

Mail di Gianluigi, 28 settembre 2011

Carissimi,
                      ne approfitto ancora per inviarvi le foto che ho ricevuto da Ihosy 5 giorni fa in cui si nota l’inizio della costruzione di tre nuovi capannoni per l’allevamento delle galline ovaiole che col prossimo anno raddoppierà la produzione a circa 5.000 uova al giorno. Si è finalmente riusciti ad avere l’allacciamento dell’acqua potabile con una tubatura di 600 metri che ha portato l’acqua alla casa degli operai e all’allevamento. L’ultima foto è la casetta in costruzione di Jean Paul che con tanto orgoglio mi ha inviato. E’ costruita a circa 150 metri dall’allevamento. Per tre volte mi aveva invitato a vederla nell’ultimo viaggio; ma le nostre visite a Ihosy sono sempre state tiranne nel tempo e nelle varie avventure automibistiche di cui Maria e Stefano ne sanno qualcosa. Jean Paul con Renè e sua moglie sono i diretti responsabili di tutto l’allevamento; li avevo assunti come operai nell’anno 2.000. Anche in Madagascar chi ha un lavoro sicuro può, nel tempo, pensare di costruirsi una casetta. A Ihosy mi hanno fatto sapere che nel nuovo pozzo, che si sta scavando alla casa d’accoglienza del centro Rainay, ci sono tre metri d’acqua. Gli operai non gettano la spugna e sono ancora fervorosi nel continuare ad approfondirlo maggiormente, servendosi di una pompa per svuotare il pozzo e in fretta scavare per approfondire. I mesi di settembre-ottobre sono i mesi adatti per scavare i pozzi in Madagascar, perchè è il periodo di maggiore secca e si può scendere in profondità evidando che il pozzo con gli anni vada in secca.
Ancora un grande abbraccio e grazie per la vostra passione
Giangi

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