Incontro di formazione del 26 aprile 2009

Il giorno 26 aprile 2009, alle ore 14.00, presso il Centro pastorale Giovanni XXIII, in via Po 1 a Seriate (Bg), si è svolto il primo incontro di formazione e conoscenza dei due gruppi che partiranno per un’esperienza di missione in Madagascar quest’estate.

All’ordine del giorno:

  1. Presentazione del progetto di Mario Anemone
  2. Presentazione del progetto di microcredito a cura di Angela Petrignano
  3. Presentazione del gruppo dei partecipanti ai viaggi in Madagascar, motivazioni, finalità e  informazioni utili a cura di P. Giangi.

 

  • Presentazione del progetto di Mario Anemone
  • Mario Anemone, insieme alla moglie Claudia e all’amico Gianni (medico veterinario), raccontano il loro viaggio in Madagascar, effettuato nel gennaio del 2009, come testimoni dell’ iniziativa umanitaria “Una bici per la vita”.
    Nonostante le manifestazioni per il cambio di governo proprio nei giorni dell’arrivo, e grazie all’organizzazione di Père Maurice, sono riusciti a portare a termine il programma: consegnare a sessanta ragazzi sparsi nei numerosi villaggi altrettante biciclette che dovrebbero facilitare gli spostamenti verso la scuola e verso altri villaggi, favorendo così lo scambio e l’interazione fra i nuclei dei vari villaggi, lontani decine di km fra loro. Viene mostrato un filmato, “reportage” del viaggio.

    Chiedono al gruppo che partirà quest’estate di verificare lo stato delle biciclette.

    • Presentazione del progetto di microcredito a cura di Angela Petrignano

     Angela Petrignano del CSV di Bergamo, racconta di un progetto concreto di microcredito avviato in Nicaragua.

    Quest’esperienza è nata non solo dalla necessità di rispondere alle esigenze immediate, determinate dall’emergenza (uragano), ma dalla necessità di avviare progetti radicati di microcredito, ovvero possibilità di dare un fondo alle persone per avviare un’impresa.

    Il modello è la Grameen Bank (fondata nel 1977 in Bangladesh), un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. La banca presta denaro, a tassi bonificati, solo ai poverissimi: in questo modo coloro che non possono ottenere prestiti dai tradizionali istituti di credito (e in maggioranza donne) vengono messi nelle condizioni di affrancarsi dall’usura, di allargare la propria base economica e di prendere in mano il proprio destino. La persona viene “intervistata” e, sulla base delle necessità (programma imprenditoriale)  e delle intenzioni,  viene concesso il credito che deve essere restituito con interessi non alti. Viene creato un gruppo: se il singolo, quel mese, non riesce a restituire il debito, interviene il gruppo a coprire.

    Il problema del progetto è la sua sostenibilità: deve essere stabilito, dall’ente che gestisce, un tasso d’interesse (che permetta di mantenere sempre un fondo). In Nicaragua è stata creata non solo una banca, ma tutta una serie di progetti satellite (che indirizzano il microcredito), attività, corsi di formazione per permettere alla persona che avvia l’attività di comprendere come muoversi.

    Dare denaro significa renderli attivi e partecipi di una redistribuzione, anche alimentare. Significa coinvolgerli direttamente. La logica non è quella di donare beni/servizi, ma di creare lavoro dove non c’è e specializzarlo dove esiste. Gli approcci sono diversi a seconda del territorio.

    Infatti, sono partiti da un’analisi del territorio e dalla creazione di una cassa per dare credito alle attività, ma accompagnandole per dare idee ed aiutarli ad avere una visione più ampia del processo produttivo (formazione). Bisogna rendere la cassa non insostenibile (carica solo del credito delle associazioni), ma auto- produttiva.

    In Madagascar, potrebbe aver senso una cassa rurale aperta solo ad un gruppo di persone come progetto pilota, pensando ad un accompagnamento  nella crescita imprenditoriale. Quando questa piccola cooperativa sarà cresciuta, potrà estendersi il programma.

    Ci si impegna a vedere cosa dice la legislazione malgascia per quanto riguarda la costituzione di imprese.

  • Presentazione del gruppo dei partecipanti ai viaggi in Madagascar, motivazioni, finalità e  informazioni utili a cura di P. Giangi.
  • Dopo un giro di presentazione personale e delle motivazioni dei partecipanti al viaggio, viene mostrato un video con una presentazione delle immagini del viaggio del precedente anno.

    Padre Giangi da informazioni iniziali supratutto sulle motivazioni e finalità dell’esperienza, la cultura malgascia, vaccinazioni, abbigliamento ed indica alcune delle attività/iniziative che sono da preparare per il viaggio.

    PRIMA  DELL’ESPERIENZA

    E’ fondamentale chiarirci e approfondire le proprie motivazioni, le aspettative e le finalità del nostro essere insieme.

    Ritrovarsi insieme per conoscerci e programmare le attività che si svolgeranno, nell’obiettivo di amalgamarsi come gruppo evidenziando le capacità di ognuno.    Preparare:

    • Iniziative per sensibilizzare e coinvolgere l’ambiente in cui vivi.
    • Proporre azioni concrete, prima di tutto il sostegno a distanza o borsa di studio ed i vari progetti per l’acqua.
    • Libretto dei canti con alcune letture, salmi, preghiere, racconti, esperienze.
    • Giochi d’insieme, bans, danze, balletti, attività manuali, disegno, informatica.
    • Presentazione dell’ambiente in cui viviamo (famiglia, paese, lavoro, iniziative, bellezze naturali e artistiche) con foto, CD…
    • Preparare un momento di festa da proporre come gruppo.
    • E’ necessario che il gruppo dei partenti programmi altri incontri  per preparare ed organizzare le varie attività.  

    I prossimi incontri si terranno il 24 maggio a Seriate, il 14 giugno a Grumello del Monte (Bg) e il 19 luglio nella frazione di Tribulina nel comune di Scanzorosciate.

                                                                                                 La Segretaria,  Tiziana Giussani

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