Madagascar: ultimo tentativo dell’Africa australe per le elezioni
di Celine Camoin. Scritto il 10 luglio 2013 alle 7:00.
Una delegazione della Comunità di sviluppo dell’Africa australe (Sadc) è giunta ieri ad Antananarivo con l’obiettivo di convincere tre politici contestati a ritirare la propria candidatura alle presidenziali previste per il 24 luglio, ma destinate a slittare.
La missione, guidata dall’ex presidente mozambicano Joaquim Chissano, è già considerata un fallimento. L’attuale presidente di transizione, Andry Rajoelina, giunto al potere con un golpe nel 2009, ha ribadito che non intende ritirare la propria candidatura.
Non intendono fare marcia indietro nemmeno l’ex presidente Didier Ratsirika, né Lalao Ravalomanana, moglie dell’ex capo di Stato rovesciato da Rajoelina, nonostante alcuni vizi di procedura che circondano le loro candidature.
Intanto, l’Unione europea ha assegnato, attraverso il rappresentante della Fao nel paese, un aiuto da 12,5 milioni di euro per sostenere circa 150.000 famiglie tra le più vulnerabili del paese.
Il numero dei poveri a Madagascar è aumentato con la crisi politica in atto dal 2009. Secondo un recente rapporto della Banca mondiale il 92% della popolazione vivrebbe con meno di due dollari al giorno.