Si è svolto senza grandi problemi il secondo turno delle elezioni presidenziali e legislative in Madagascar. Alta l’affluenza, secondo gli osservatori dell’Unione europea in missione nel paese. Anche perché queste sono le prime votazioni democratiche tenutesi dopo il colpo di stato del 2009 che destituì il presidente Ravalomanana.
“Le persone incaricate di sorvegliare i seggi, spiega un osservatore locale, hanno fatto un buon lavoro, si sono prese cura della sicurezza degli elettori. Nel complesso è andato tutto bene”.
La sfida era tra i due candidati scelti rispettivamente da Ravalomanana, e il suo nemico numero uno Rajoelina: nessuno dei due è sceso in campo in prima persona per i timori, manifestati dalla comunità internazionale, di possibili disordini. I risultati definitivi sono attesi entro la fine dell’anno.
Il Madagascar spera con queste elezioni di poter uscire dalla grave crisi economica in cui versa. Secondo la Banca mondiale nel Paese dal 2009 al 2013 la crescita è stata praticamente nulla.
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21/12 00:48 CET
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