Antananarivo (Agenzia Fides) –
In Madagascar sono circa 200 mila i bambini che vengono esclusi dall’istruzione scolastica perché portatori di disabilità. Nel 2008 il Governo aveva emesso un decreto per l’introduzione di un programma che prevedesse l’Inclusione dei Bambini con Disabilità. Sfortunatamente venne bloccato l’anno successivo: in seguito al colpo di stato infatti il budget per l’istruzione venne ridotto notevolmente, limitandolo ai finanziamenti dei benefattori e passando da 82 milioni di dollari nel 2008 a 14,9 milioni nel 2012. L’impossibilità del governo di soddisfare gli stipendi degli insegnanti ha imposto il pagamento delle tasse scolastiche, e le famiglie povere si sono impoverite ancora di più. Secondo il Southern Africa Regional Food Security Update di febbraio 2012, quattro quinti della popolazione del Madagascar è costretta a vivere con meno di 1 dollaro al giorno, e le famiglie povere spendono il 74% del proprio reddito per il cibo. Di conseguenza le iscrizioni scolastiche sono diminuite. Nel 2010 erano il 73,4%, rispetto all’83,3% del 2005. Nelle regioni malgasce meridionali di Atsimo Atsinanana, Melaky, Atsimo Andrefana, Androy e Anosy, il tasso di iscrizioni alla scuola elementare è inferiore al 55%. Un quarto dei piccoli malgasci, circa 1 milione, non vanno a scuola. E’ aumentato anche il numero di quelli che abbandonano gli studi, su 100 che iniziano la scuola elementare, 25 non arrivano al secondo grado, e solo 33 frequentano la scuola secondaria. Peggiore la situazione per i piccoli disabili, con un tasso di iscrizione dell’11%. I genitori di questi piccoli preferiscono non mandarli a scuola per evitargli di essere emarginati e perché sono convinti che inviare un bambino con disabilità a scuola sia una perdita di tempo e di denaro. Finalmente adesso, a tre anni di distanza, è in fase di attuazione un programma di integrazione scolastica che prevede un laboratorio per i bambini con disabilità visiva, fisica e intellettuale. Inoltre circa 400 insegnanti hanno ricevuto una formazione sull’insegnamento a questi piccoli. (AP) (2/10/2012 Agenzia Fides)