Un po di ricordi: diario di Sonja, viaggio in Madagascar di gennaio 2016

Domenica, 10 gennaio DSC06582bis.jpg - 194.94 kb

Lunedi mattina 10. gennaio 2016 alle ore 06:00 parto una seconda volta, dopo due anni, per il Madagascar. Con il gruppo: Elide Longa, Angelo Colombi, Massimo Bacis, Luca Gelpi e io Sonja Pirovino CH. Padre Giovanni e Mattia Longa sono già da novembre a Ihosy.

Sono piena di gioia di tornare un‘altra volta in Madagascar. Questa volta mio figlio Massimo non ha potuto venire perchè deve andare a scuola.

Vorrei scrivere un po di quello che ho vissuto.DSC06586bis.jpg - 125.13 kb

Dopo il lungo viaggio siamo finalmente arrivati a Antananarivo e qui ci aspetta il nostro caro Haja. Che bell’incontro! E notte, e caldo, perche qui è estate. Andiamo nell‘hotel per dormire poche ore e dopo comincia la mia/nostra avventura.

Lunedi 11 e martedi 12 gennaio 

Dopo la prima notte facciamo la doccia e andiamo a la Digue e compriamo delle cose da portare a casa. Nel pomeriggio partiamo per Ambositra: qui dormiamo una notte e poi andiamo a Fianarantsoa nella casa famiglia. Poi andiamo a Ambohimahasoa e incontriamo Padre Giovanni e Mattia per inaugurare le aule. C‘è stata una grande festa e abbiamo celebrato la messa. Ritorniamo tutti alla casa famiglia, incontriamo i ragazzi e mangiamo tutti insieme. E‘ bello rivedere alcuni ragazzi che mi riconoscono dall‘altra volta. Oggi non c‘è la possibilità di fare la doccia perchè non c‘è l`acqua calda. Non fa niente: ci si può lavare anche così.

Mercoledi, 13 gennaio DSC06625bis.jpg - 199.54 kb

Qui in Madagascar i giorni sono lunghi e intensi. Vuol dire che ci si alza presto, noi alle sei, i ragazzi alle quattro. Oggi andiamo a inaugurare le nuove aule del Liceo di Tsarafidy. Vedere quello che hanno fatto negli ultimi due anni fa molto piacere. Alla fine della messa e della festa regalano un‘anatra viva a P. Giovanni. Massimo le dà il nome Alice. Poi si va in casa famiglia. Mangiamo insieme e poi P. Giovanni, Angelo, Massimo, Luca e Mattia partono con Haja a Ihosy. Elide e io DSC06723bis.jpg - 184.57 kb
rimaniamo ancora due notti nella casa famiglia.  Anche oggi non si fa la doccia con l`acqua calda  la faccio con l`acqua fredda!

Giovedi, 14 gennaio 

Qui i giorni sono molto caldi e si suda tanto. Con questo caldo mi viene sonno e ogni tanto potrei dormire in piedi. Al mattino presto facciamo colazione e poi subito laviamo i nostri vestiti. Oggi andiamo con P. Maurice a vedere cosa ha fatto con
gli studenti e con le famiglie. Durante il viaggio ci DSC06611bis.jpg - 172.71 kbfermiamo per andare a vedere un gruppo di persone che hanno raccolto il riso e lo hanno messo al sole. Non sapevano che saremmo andati a trovarli, però ci hanno preparato subito un piatto con riso e i fagioli. Con un sincero misotra bezecha, mangiamo il riso, poi li salutiamo e andiamo a vedere il terfeno che hanno terrazzato a mano. Che sorpresa! Due anni fa c‘era solo una foresta e oggi non si riconosce più. Hanno fatto un gran bel lavoro. Bravissimi! Quando partiamo hanno anche un
 nuovo slogan:“Imparare, zappare“. Torniamo allaIMG_4272.JPG - 100.89 kbcasa famiglia e
 troviamo  un
 po di ragazzi che sono malati. Per cena ci danno da mangiare l`anatra Alice. Mi ricordo che oggi è il mio compleanno. Scriviamo un SMS a Massimo per dire grazie „per il suo regalo Alice“. Ai i ragazzi malati portiamo una tazza di acqua calda con limone. Acqua calda per fare la doccia non ce n’è. Ormai ci siamo abituati.

Venerdi, 15 gennaio DSC06684bis.jpg - 205.09 kb

La mattina alle nove mezza P. Maurice viene di DSC06768bis.jpg - 219.96 kbnuovo a prenderci. Visitiamo anche la sua casa di Sonierama, e siamo invitati per il pranzo.

Nel pomeriggio ci viene prendere Michel e ci porta all‘istituto dei sordoomuti dove sta la ragazza Narda. E‘ molto bello vedere come è contenta e serena. E anche lei l’ho vista un‘altra volta. Stasera facciamo le valigie perche domani mattina presto si parte per Ihosy. Con noi vengono Hanitra e i suoi tre figli e Michel. Durante il viaggio ci fermiamo un attimo per vistitare un piccolo parco con i tre 
ragazzi. Ci fermiamo un‘altraDSC06776bis.jpg - 207.08 kb volta per comprare un sacco pieno di mango. Costano solo circa 3 Euro e sono fantastici. Tutti giorni possiamo mangiare frutta che e una meraviglia: litschi, ananas, papaia, mango. All‘una e mezza arriviamo a Ihosy nell‘allevamento delle galline e nella casa dove stanno gli altri. Per noi non c‘è posto per dormire e cosi andiamo in hotel. Elide e io restiamo qui i prossimi cinque giorni. Cena e riunione con Rene e Jean Paul. Ho un bellissimo incontro con la mamma della piccola Patrizia. Non ci vuole
 tanto per avere dei begli incontri: bastaInpausapranzoconElideeSonjadopolaraccoltadelpeperoncino.JPG - 161.74 kb un sguardo, un saluto, salama, o anche un semplice misotra bezecha che loro e anch‘io ci regaliamo un sorriso. Per me questi incontri con il popolo del Madagascar sono i piu bei ricordi che toccano il cuore e che non dimenticherò mai. Anche il canto che ti regalano fa venire la pelle d‘oca.

Sabato, 16 gennaio 

Anche nel nostro gruppo abbiamo dei momenti molto belli e tanta allegria. I prossimi giorni sono pieni di impegni e lavori. Angelo, Massimo e Luca 
hanno tanto lavoro da fare e anche P. Giovanni. Non dimentico la mia /nostra racollta di peperoncini, due ore e mezzo al caldo sole del Madagascar, in ginocchi Elide e io . Poi arriva P. Giovanni e possiamo lasciare questo lavoro faticoso. P. Giovanni ci fa vedere il grande terreno. Dopo che le donne ci hanno preparato da mangiare riso e fagioli e un po‘ di papaia, andiamo visitare un altro terreno. P. Giovanni ci fa vedere e soprattutto ci fa capire madagascar2011854.jpg - 149.89 kb
dove si costruiscono le risaie! Viene già sera e c‘è un bel tramonto. Durante il viaggio per andare a casa Giangi ci racconta un episodio che ha vissuto qui il giorno di Natale, quando è andato a casa di notte con la moto. Il suo racconto è pieno di aventura, ma tutto è andato bene. Elide e io aiutiamo mettere a posto la cucina, svuotiamo i cartoni con dentro i piatti, le tazze, i bicchieri e le posate. Angelo ci monta anche un porta asciugamano. Due li monta anche nel bagno. Vedo subito che il nostro in cucina è montato storto. Gli chiedo: perche? E la sua risposta è veramente sorprendente e meravigliosa, e mi lascia senza parole ma con un grande sorriso. “E‘ storto perchè cosi l`acqua dell‘asciugamano può fuggire“. Questa è proprio bella, e il portasciugamano rimane storto per ricordo. Oggi prepariamo noi la cena: pastasciutta con il sugo di pomodori, peperoncini e tonno.

Domenica, 17 gennaio 

Come ogni anno si va a visitare il carcere. Non è molto bello quello che ci fanno vedere e capire. Hanno bisogno urgente di pesticidi per i locali in cui dormono. Alla fine ci
cantano anche due canzoni. E in questo momento Massimo gli regala un po‘ di serenita con il suo canto di Ave Maria. Ascoltano in silenzio e sono colpiti della sua voce. Con due altre canzoni allegre e con la promessa che torneremo di nuovo ci salutiamo. Quello che dopo ha fatto Massimo per i carcerati, con i suoi amici di casa è stato un gran bel gesto.

Lunedi 18 gennaio 

Stamattina P. Giovanni va presto con il pulmino e un po di lavoratori a raccogliere ancora i peperoncini, ma oggi senza me e Elide! Lavoro ce n’è sempre e noi abbiamo tanto da lavare. Poi c‘è il lavoro di togliere i litschi dal guscio e togliere anche il nocciolo. Non è facile e ci vuole tanto tempo, ma con i lavori che si fanno si impara anche tanto. Non so se questo lavoro conviene. Lo facciamo lo stesso, e dopo sei ore smettiamo e andiamo un‘ora in città.

Mercoledi 20 gennaio

P. Giovanni, Angelo Massimo e Luca oggi sono tutto il giorno fuori per lavoro. Mattia è a scuola e pranza insieme a noi. Per cena facciamo un bel risotto ai funghi e stiamo tutti insieme e ci raccontiamo la giornata che abbiamo passato. Anche il buon espresso non manca mai. Tutti i giorni vedo anche la piccola Patrizia e sua mamma. Mi sono molto affezionata a loro due.

Giovedi, 21 gennaio

Oggi, giovedi, Angelo, Massimo, Luca, Elide ed io abbiamo un giorno libero e andiamo visitare il parco. Ci sono delle cascate e gli uomini fanno anche il bagno. Per me e Elide basta rinfrescare i piedi. Facciamo il „Picnic“ e dopo alcune ore rientriamo a Ihosy. Torniamo un‘altra volta al carcere e aiutiamo a distribuire il riso, i fagioli e io infine gli dò il sapone. Mi sento bene in questo impegno, e per un po‘ dimentico che siamo nel carcere. Ci salutiamo con un canto di Massimo. E‘ l‘ultima cena insieme per me, Luca e Elide.

Venerdi 22 gennaio

alle ore 04:00 facciamo colazione e ci salutiamo. Non è facile questo momento, però e ancora piu difficilie per Luca. Lo capisco bene. Si parte presto perche oggi abbiamo un lungo viaggio, più di 350 chilometri e non solo sulla strada asfaltata. Dobbiamo passare pirma alla casa famiglia per portare un armadio e portiamo anche un sacco di mango. Alla scuola elementare di Manarinony. arriviamo alle due. Tutti ci aspettano e anche un po‘ di genitori che danno aibambini una tazza di latte e pane, che UnicoSole paga per loro. Di solito mangiano alle nove del mattino. Mi piace molto essere qui perche questa scuola, gli insegnanti e il luogo mi hanno toccato giàa due anni fa. Si parte per Ambositra e un forte temporale ci sorprende, e non solo fuori ma anche dentro l’hotel: l`acqua viene giù dalle scale.

Sabato, 23 gennaio

Al  mattino andiamo al negozio di artigianato del legno per comprare un po‘ di cose da portare a casa. In serata arriviamo nella capitale. Qui si dorme l`ultima notte prima di ripartire per casa.

Domenica, 24 gennaio

Alle nove andiamo a messa da padre Pedro. Questo è un momento memorabile che tocca profondamente il cuore. Poi si va a visitare il palazzo della regina. Di qui si ha una bella vista panoramica su Antananarivo. Andiamo mangiare e poi visitiamo l`allevamento dei cocodrilli. Haja e Viktori (un amico di Massimo) vengono con noi. Dopo una buona cena alle 21:30 salutiamo Haja all`aeroporto, perche domani Haja parte presto di nuovo per Ihosy. Che sorpresa: ci passa anche la valigia con 24 bicchieri pieno di Litschi.

Lunedi, 25 gennaio

Si parte alle due di notte e arriviamo puntuali alle 16:50 a Milano. Ci salutiamo un‘ultima volta, poi si va a casa. Massimo mi aspetta curioso e vuole sapere subito com‘è andata.

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Nei giorni seguenti ho pensato sempre al Madagascar. Conserverò per sempre nel mio cuore questa esperienza bellissima. Voglio ringraziare a tutti.

Grazie al popolo del Madagascar, specialmente alla gente che ho incontrato.

Grazie a Dio che ci ha protetto e accompagnato in questo viaggio e che ci protegga ogni giorno nel nostro cammino.

Un profondo e sincero grazie a Padre Giovanni che anche questa volta ci ha fatto capire e vedere tante belle cose. In ogni suo gesto si vede l`amore per questa gente e per questo paese. Infinitamente grande la sua capacità di fare le cose bene. Vuol dire sapere bene dove si costruisce i terreni delle risaie.

Grazie al gruppo per avere passato un tempo bellissimo con tanti bei ricordi. Indimenticabile!!!!

Grazie di cuore a te, Elide, sei stata una bellissima e cara compagna del viaggio. Abbiamo visuto insieme tante belle cose, e anche tu mi hai raccontato tanto del Madagascar.

Un grandissimo grazie a tutti amici di UnicoSole Onlus, che da più di dieci anni aiutano il Madagascar e così sono state fatte tante cose belle. Con il vostro aiuto si sono create tante cose belle in Madagascar. Piu importante ancora è che con tutto quello che avete fatto e fate avete dato speranza per un futuro migliore, soprattuto per i giovani.

Grazie alla mia famiglia che mi lascia sempre partire per vivere il mio sogno.

Mi commuove profondamente vedere con quale gioia di vivere vivono. So e ho visto che la loro vita è ogni giorno un sopravvivere, e piena di lavoro pesante.

Ci sarebbe ancora tanto da raccontare.. ma è il momento dei saluti. Manadrapiona!!!

Sonja 

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