da Padre Giangi, mail del 18 dicembre 2017

Natale di condivisione

Carissimi,

                    grazie per la vostra stupenda lettera di auguri che ho visto questa mattina e vi ringrazio di cuore per tanto amore che dedicate alla nostra associazione. Fra tre settimane potrò incontrarmi con Elide, Domenico, Graziella e le altre persone che verranno con loro in Madagascar.           

Natale è qui in mezzo a noi e ci interpella ad una forte condivisione in questo periodo in cui le nostre tavole sono imbandite di ogni ben di Dio.

Qualche giorno fa nel porto più grande del Madagascar, Tamatave, 60 tonnellate di riso scaduto e marcio, non prelevato a suo tempo da un commerciante, sono state bruciate con legna e gasolio. Il combustibile versato sui sacchi di riso non è stato sufficiente per incenerirli e la gente di notte è andata a prelevare i sacchi di riso non bruciati e l’hanno messo in pentola per sfamarsi. La fame è grande da queste parti, il prezzo del riso, alimento base qui in Madagascar, è alle stelle per la siccità dello scorso anno e per le scarse piogge di questa nuova stagione ormai avanzata.

Nella nostra scuola due ore del venerdì sono dedicate al lavoro manuale: si piantano gli alberi nel bosco, i fiori nelle aiole, si fanno le pulizie di tutti i cortili e gli ambienti intorno alla scuola. A mezzogiorno viene distribuito il pranzo ai 1.450 alunni della scuola materna, elementare e media. E’ un’impresa donare da mangiare a tutti con i pochi mezzi che abbiamo. Ogni bambino porta il suo piatto e cucchiaio da casa e si organizza un lavoro a catena fra gli insegnanti e gli alunni più grandi per poter servire tutti, dai più piccoli ai più grandi.

Ieri domenica, nel pomeriggio ho portato in ospedale una giovane mamma che era svenuta. Il primo medico l’ho trovato dopo 25 km di strada. Il dottore terminata la visita, l’unica medicina che le ha dato è di mangiare un pezzo di carne, la pressione era molto bassa ed era svenuta per la fame.

Questa mattina, dopo la S. Messa, incontro una mamma con in braccio una bella bimba di 4 mesi, le metto il mio dito nella sua manina e lei me lo stringe forte. E’ molto robusta la sua bimba e come si chiama, chiedo alla mamma? “Fisaorana” Ringraziamento o meglio Grazia in italiano, perché ho voluto ringraziare Gesù per avermi donato il mio nono figlio, ho 35 anni e tutti i miei figli stanno bene, grazie a Dio, anche se faccio fatica a trovare il cibo per tutti in famiglia. Il marito lavora da noi come muratore.

Il giorno di Natale pranzeremo tutti insieme come un’unica famiglia e la festa continuerà con i canti organizzati da ogni quartiere dopo la S. Messa che sarà stracolma di canti e danze che i ragazzi e giovani stanno preparando da tempo.

Grazie di cuore e Gesù nato come ogni bimbo porti serenità e pace a tutti gli uomini di buona volontà, con affetto vi abbraccio          

Giangi

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