Per un Paese come il Madagascar, la pandemia è un evento tragico. Non rispetto al bilancio dei contagiati e dei morti di covid, perché come potrete immaginare: le rilevazioni non vengono effettuate con precisione in paesi che hanno reti sanitarie inesistenti. In Madagascar si muore di fame e di dissenteria, si muore giovani, si muore anche prima di arrivare a 5 anni di età.
E’ la vita quotidiana che col Covid è diventata ancora più complicata. In un’economia povera, di sussistenza, dove le famiglie lavorano la terra, la prima battaglia è con le condizioni atmosferiche: alluvioni al nord e siccità al sud. Spesso si coltiva, ma non si raccoglie. Nella stagione secca si guadagna qualche spicciolo trasportando i mattoni cotti dalle fornaci alle abitazioni – tutti, anche i bambini!. Le restrizioni imposte dalla pandemia hanno impedito di coltivare la terra, di vendere qualcosa nei mercati, tagliato le possibilità dei piccoli guadagni. Sono state consumate le scorte di riso, mais, lasciando le famiglie affamate e senza nulla sa mangiare.
Abbiamo pensato che la cosa più urgente da fare in questo momento fosse impegnarci per le famiglie più povere con la distribuzione del cibo: UnicoSole si è dedicato alla città di Ihosy, che conta circa 35.000 abitanti. Altre associazioni italiane che operano in Madagascar hanno fatto altrettanto, in altri punti del Paese: potete trovarne testimonianza sulla pagina facebook di VIM, Volontari Italiani in Madagascar.
Il bonifico di 5.000 euro che UnicoSole ha inviato è arrivato i primi giorni di agosto e dall’8 dello stesso mese è potuta cominciare la distribuzione del mais, a partire dai quartieri più poveri. Altri quartieri hanno chiesto gli aiuti e in poco tempo la consegna ha raggiunto oltre 5.000 persone.
Questa la testimonianza di Aina, che collabora a Ihosy con la nostra associazione.
Dall’8 agosto 2020 sono stati contattati nella città di Ihosy 9 responsabili di quartiere con 868 famiglie per complessive 5.062 persone. All’inizio abbiamo distribuito il mais porta a porta e abbiamo utilizzato 6 persone. Abbiamo consegnato 10 kg di mais per ogni famiglia. Poi ci siamo resi conto delle difficoltà di questo tipo di distribuzione e abbiamo deciso di raccogliere le 100 persone più povere per ogni quartiere e abbiamo consegnato loro 20 kg di mais. Durante questa distribuzione abbiamo visto che gli immigrati Betsileo e Antandroy sono i più poveri. Abbiamo scelto di distribuire il mais perché è più facile da preparare e perchè 20 kg di mais durano più a lungo di 20 kg di riso. La distribuzione è stata fatta in questo modo:
- quartiere Besavoa: 50 famiglie, 500 kg di mais
- quartiere Antanimandry: 50 famiglie, 500 kg di mais
- quartiere Ambany Andrefana: 100 famiglie, 1.000 kg di mais
- quartiere Soanatao: 50 famiglie, 500 kg di mais
- quartiere Morarano: 50famiglie, 500 kg di mais
- quartiere Morafeno: 116 famiglie, 2.320 kg di mais
- quartiere Manjaka: 132 famiglie, 2.640 kg di mais
- quartiere Tanambao: 200 famiglie, 4.000 kg di mais
- quartiere Andrefatsena: 100 famiglie, 2.000 kg di mais
- quartiere Ankily :71 famiglie, 1.430 kg di mais.
È molto difficile trasportare il mais con il carrello tipico malgascio trascinato o spinto a mano perché il mais è molto pesante. Ad esempio, questo sabato abbiamo distribuito 2.000 kg di mais per 100 famiglie utilizzando mezza giornata e 3 carrelli tipici per il trasporto. Se continueremo la distribuzione sarà necessario utilizzare il trattore.
UnicoSole è l’unica organizzazione che distribuisce aiuti alimentari alle persone più vulnerabili di Ihosy. La multinazionale Tozzi Green ha consegnato 1.000 kg di riso bianco e 500 kg di mais ai detenuti del carcere di Ihosy il 4 settembre 2020. Tutto il personale statale, come il procuratore e il capo regionale, ha partecipato al carcere per distribuire questi pochi aiuti. E’ stata anche data comunicazione alla radio. Grazie per il vostro aiuto che è stato consegnato alle persone veramente bisognose.
Ci siamo impegnati a proseguire il sostegno alimentare anche per i prossimi mesi.
Grazie di cuore da parte di tutte le persone che vedete nelle foto, e anche di quelli che non vedete, in particolar modo i bambini, le mamme, gli anziani.