Giovanni Colombi – K.P. 207 – SHKODER (Albania)
AUGURI SCOMODI
Carissimi, come state? Vi saluto con tanta letizia nel cuore, ma non obbedirei al mio dovere di prete se vi dicessi “Buon Natale“ senza darvi disturbo. Mi permetto, di farvi e di farmi alcune provocazioni. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesu’ che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda la forza di inventarvi un’esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio, di umanità e fraternità.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità ed accoglienza a uno sfrattato, a un povero di passaggio, ad un emigrante, ad un malato o anziano.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che la menzogna degli uomini, il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che fra mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostri giochi, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza lavoro, senza salute, senza fortuna.
Gli Angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano uomini allo sterminio per fame.
I Pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ” e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio e vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Dalla mia parrocchia in Albania , vi ringraziano tutti i ragazzi e giovani dell’oratorio, del doposcuola, della catechesi, con qui vivo ed opero ogni giorno. Quest’anno ho investito le mie energie e risorse soprattutto nella formazione umana, intellettuale e cristiana dei 120 ragazzi delle elementari e medie che ogni giorno frequentano il doposcuola in oratorio con l’aiuto di 8 insegnanti: li prepariamo per un nuovo futuro.
Dalla missione in Madagascar le notizie sono buone, dopo la visita di quest’estate, grazie all’armonizzazione delle varie equipe che vi lavorano: i progetti sono molti soprattutto nella scolarizzazione, nell’acqua potabile e nell’irrigazione, nelle mense scolastiche: con soli 5 euro si assicura un pasto giornaliero per due mesi a un bimbo.
Buon Natale ed Anno nuovo! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza. Camminate con Gesù al vostro fianco e nelle tenebre vedrete la vera luce.
Con affetto siete nelle mie preghiere e vi abbraccio
Giangi
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