da Rainay – auguri di Natale 2011

Carissimi amici,

In questo periodo d’Avvento siamo contenti d’inviarvi già fin da ora gli auguri di un felice Natale, che porti tutto il mondo ad una rinascita e regni nel cuore di ognuno di noi il vero amore, e ognuno abbia il cuore di Gesù bambino. Auguro anche un nuovo anno 2012 e che tutto possa andare per il meglio, affinché possiamo portare a termine gli impegni che ci ha affidato Gesù Cristo.

Il prossimo mese si concluderà il primo trimestre scolastico. Il primo mese è stato molto impegnativo a causa dei nuovi ragazzi accolti quest’anno nella casa famiglia Rainay. L’impegno dell’educazione è difficile e la signora Zoé ed Hanitra hanno partecipato a un corso di formazione a tale riguardo all’inizio del mese di novembre e ciò ci ha aiutato nell’educazione dei giovani.

Sono molte le cose che abbiamo cambiato in questo nuovo anno scolastico per migliorare i risultati sia scolastici che nella formazione umana. Ogni ragazzo ha la sua parte di responsabilità sia nella pulizia che negli altri programmi durante la giornata e il tutto si vive in un clima familiare.

Quest’anno abbiamo intensificato la collaborazione con l’associazione Miaraka Amini di P. Maurice ed ogni primo mercoledì del mese abbiamo la Messa insieme. Il 3 dicembre il P. Maurice terrà una giornata di ritiro spirituale a tutti i ragazzi delle due associazioni al monastero di Ma romby.

Molti ragazzi fanno parte delle associazioni parrocchiali ed anche questo aiuta nella formazione del loro carattere. Stiamo preparando un recital e, a Dio piacendo, lo rappresenteremo durante le vacanze di Pasqua. Tutto questo per far conoscere la nostra associazione e i ragazzi che sono accolti. Questo è il nostro impegno, e preghiamo Dio, che lo possiamo portare a buon fine e chiediamo anche la vostra preghiera.

L’andamento politico del Madagascar non è ancora chiaro. Il 21 novembre è stato costituito il nuovo governo formato da 35 ministri di cui 22 sono nuovi. Essendo un governo di unione nazionale, vi sono all’interno tutte le correnti politiche. C’è però già chi non è contento nella scelta dei ministri. Non sappiamo ancora il programma di questo nuovo governo. Quello che noi constatiamo è l’aumento quotidiano dei prezzi dei beni di prima necessità. Sono molti coloro che girano chiedendo l’elemosina e sono in aumento anche coloro che impazziscono perché non riescono più ad andare avanti nella vita.

Concludo ringraziando tutti voi che aiutate i ragazzi malgasci a crescere e a diventare responsabili e attori della propria vita, il Signore vi benedica e vi siamo vicini con la nostra preghiera. Un grazie speciale a tutti i soci dell’associazione UnicoSole-Onlus: ci aiutate a realizzare i tanti desideri di bene che ci sono nei nostri cuori e se non ci foste voi non potrebbe vivere l’associazione Rainay. Grazie di cuore a tutti

Haja e Hanitra

 

 

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da Padre Giangi – lettera del 6 dicembre 2002

Ihosy, 6 dicembre 2002

Carissimi,

Con il cuore colmo di letizia, desidero esprimervi il mio più grande ringraziamento per la vostra vicinanza, manifestazione d’affetto e generosità durante la mia permanenza in Italia nei mesi d’ottobre e novembre scorso.

Desideravo passare in tutte le vostre case, ma il tempo tiranno e troppo limitato me lo ha permesso solo in parte.

La vita di tutto il popolo malgascio quest’anno è stata profondamente condizionata dalla pesante crisi politica durata sette mesi a seguito delle elezioni presidenziali contrastate e contestate. Ora le varie attività si stanno pian piano riprendendo e si respira un’aria di maggior libertà, anche se la situazione economica rimane molto fragile.

Il nostro sforzo come comunità ecclesiale si è sviluppato su due piste. La prima è l’annuncio della Buona Novella di Gesù Cristo alle giovani cristianità con l’avvicinamento al Vangelo di alcuni nuovi villaggi che da vari anni seguivo.

La seconda pista è la progettazione di un centro d’accoglienza per ragazzi-e che hanno terminato le scuole elementari nei numerosi villaggi di campagna e che desiderano continuare le medie qui nel centro d’Ihosy. 

Da ormai parecchi anni abbiamo iniziato numerose scuolette nei villaggi di campagna per strappare le giovani generazioni dall’analfabetismo, dalla paura, dalla miseria…

Ora bisogna fare un salto di qualità, donando a un certo numero di ragazzi-e la possibilità di poter continuare le scuole medie. Questi giovani abitano nei loro villaggi a 70-100-130 km da Ihosy e non avrebbero mai la possibilità di frequentare le scuole medie se non li sosteniamo.

In questo centro d’accoglienza saranno ospitati all’incirca 110 giovani, con un’età dagli 11 ai 15 anni.

È per questo che non esito nel ringraziare tutti coloro che, per mezzo di mia mamma, hanno già donato e coloro che ancora doneranno la loro generosa partecipazione a questo progetto che ormai si sta realizzando.

L’indirizzo di mia mamma è il seguente:

Vitali Maria, via Roccolo 39 – 24068 SERIATE (Bergamo) – tel. 035/303523

L’infinito amore di Gesù, nato per noi, vince ogni nostra paura e titubanza e fa rinascere la speranza.

Buon Natale e un sereno Anno Nuovo, con affetto vi ricordo nella mia preghiera e vi abbraccio.

P. Giovanni Luigi Colombi

Eglise Catholique B.P. 33    313 IHOSY (Madagascar)

Tel. e Fax: 00261 207580150   e-mail: imprepro@dts.mg  

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Incontro di formazione del 26 aprile 2009

Il giorno 26 aprile 2009, alle ore 14.00, presso il Centro pastorale Giovanni XXIII, in via Po 1 a Seriate (Bg), si è svolto il primo incontro di formazione e conoscenza dei due gruppi che partiranno per un’esperienza di missione in Madagascar quest’estate.

All’ordine del giorno:

  1. Presentazione del progetto di Mario Anemone
  2. Presentazione del progetto di microcredito a cura di Angela Petrignano
  3. Presentazione del gruppo dei partecipanti ai viaggi in Madagascar, motivazioni, finalità e  informazioni utili a cura di P. Giangi.

 

  • Presentazione del progetto di Mario Anemone
  • Mario Anemone, insieme alla moglie Claudia e all’amico Gianni (medico veterinario), raccontano il loro viaggio in Madagascar, effettuato nel gennaio del 2009, come testimoni dell’ iniziativa umanitaria “Una bici per la vita”.
    Nonostante le manifestazioni per il cambio di governo proprio nei giorni dell’arrivo, e grazie all’organizzazione di Père Maurice, sono riusciti a portare a termine il programma: consegnare a sessanta ragazzi sparsi nei numerosi villaggi altrettante biciclette che dovrebbero facilitare gli spostamenti verso la scuola e verso altri villaggi, favorendo così lo scambio e l’interazione fra i nuclei dei vari villaggi, lontani decine di km fra loro. Viene mostrato un filmato, “reportage” del viaggio.

    Chiedono al gruppo che partirà quest’estate di verificare lo stato delle biciclette.

    • Presentazione del progetto di microcredito a cura di Angela Petrignano

     Angela Petrignano del CSV di Bergamo, racconta di un progetto concreto di microcredito avviato in Nicaragua.

    Quest’esperienza è nata non solo dalla necessità di rispondere alle esigenze immediate, determinate dall’emergenza (uragano), ma dalla necessità di avviare progetti radicati di microcredito, ovvero possibilità di dare un fondo alle persone per avviare un’impresa.

    Il modello è la Grameen Bank (fondata nel 1977 in Bangladesh), un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. La banca presta denaro, a tassi bonificati, solo ai poverissimi: in questo modo coloro che non possono ottenere prestiti dai tradizionali istituti di credito (e in maggioranza donne) vengono messi nelle condizioni di affrancarsi dall’usura, di allargare la propria base economica e di prendere in mano il proprio destino. La persona viene “intervistata” e, sulla base delle necessità (programma imprenditoriale)  e delle intenzioni,  viene concesso il credito che deve essere restituito con interessi non alti. Viene creato un gruppo: se il singolo, quel mese, non riesce a restituire il debito, interviene il gruppo a coprire.

    Il problema del progetto è la sua sostenibilità: deve essere stabilito, dall’ente che gestisce, un tasso d’interesse (che permetta di mantenere sempre un fondo). In Nicaragua è stata creata non solo una banca, ma tutta una serie di progetti satellite (che indirizzano il microcredito), attività, corsi di formazione per permettere alla persona che avvia l’attività di comprendere come muoversi.

    Dare denaro significa renderli attivi e partecipi di una redistribuzione, anche alimentare. Significa coinvolgerli direttamente. La logica non è quella di donare beni/servizi, ma di creare lavoro dove non c’è e specializzarlo dove esiste. Gli approcci sono diversi a seconda del territorio.

    Infatti, sono partiti da un’analisi del territorio e dalla creazione di una cassa per dare credito alle attività, ma accompagnandole per dare idee ed aiutarli ad avere una visione più ampia del processo produttivo (formazione). Bisogna rendere la cassa non insostenibile (carica solo del credito delle associazioni), ma auto- produttiva.

    In Madagascar, potrebbe aver senso una cassa rurale aperta solo ad un gruppo di persone come progetto pilota, pensando ad un accompagnamento  nella crescita imprenditoriale. Quando questa piccola cooperativa sarà cresciuta, potrà estendersi il programma.

    Ci si impegna a vedere cosa dice la legislazione malgascia per quanto riguarda la costituzione di imprese.

  • Presentazione del gruppo dei partecipanti ai viaggi in Madagascar, motivazioni, finalità e  informazioni utili a cura di P. Giangi.
  • Dopo un giro di presentazione personale e delle motivazioni dei partecipanti al viaggio, viene mostrato un video con una presentazione delle immagini del viaggio del precedente anno.

    Padre Giangi da informazioni iniziali supratutto sulle motivazioni e finalità dell’esperienza, la cultura malgascia, vaccinazioni, abbigliamento ed indica alcune delle attività/iniziative che sono da preparare per il viaggio.

    PRIMA  DELL’ESPERIENZA

    E’ fondamentale chiarirci e approfondire le proprie motivazioni, le aspettative e le finalità del nostro essere insieme.

    Ritrovarsi insieme per conoscerci e programmare le attività che si svolgeranno, nell’obiettivo di amalgamarsi come gruppo evidenziando le capacità di ognuno.    Preparare:

    • Iniziative per sensibilizzare e coinvolgere l’ambiente in cui vivi.
    • Proporre azioni concrete, prima di tutto il sostegno a distanza o borsa di studio ed i vari progetti per l’acqua.
    • Libretto dei canti con alcune letture, salmi, preghiere, racconti, esperienze.
    • Giochi d’insieme, bans, danze, balletti, attività manuali, disegno, informatica.
    • Presentazione dell’ambiente in cui viviamo (famiglia, paese, lavoro, iniziative, bellezze naturali e artistiche) con foto, CD…
    • Preparare un momento di festa da proporre come gruppo.
    • E’ necessario che il gruppo dei partenti programmi altri incontri  per preparare ed organizzare le varie attività.  

    I prossimi incontri si terranno il 24 maggio a Seriate, il 14 giugno a Grumello del Monte (Bg) e il 19 luglio nella frazione di Tribulina nel comune di Scanzorosciate.

                                                                                                 La Segretaria,  Tiziana Giussani

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    A.Ri.Bi.

    L’A.Ri.Bi., Associazione per il rilancio della bicicletta, è nata nel 1981 per “studiare le  soluzioni atte a sollecitare e favorire l’uso della bicicletta come strumento di svago, di locomozione alternativa urbana ed extraurbana e per promuovere la loro realizzazione”.

    L’A.Ri.Bi. è instancabile promotrice di proposte per una mobilità sostenibile, cioè per un modo di spostarsi soprattutto in ambito urbano che migliori la qualità della vita di tutti e non laimg_0652.jpg - 366.52 Kb peggiori. 

    A.Ri.Bi. ha accolto la richiesta di UnicoSole per l’acquisto di biciclette per i ragazzi del Madagascar che frequentano le scuole e vivono molto lontani da esse.

    Il programma dell’Associazione UnicoSole è di proseguire nell’esperienza delle biciclette per gli alunni img_0632.jpg - 245.83 Kbdisagiati.


    Inoltre un progetto è quello di fornire biciclette con carrello, da costruire in loco, per consentire alle donne di accedere con più facilità ai mercati per la vendita dei prodotti agricoli.

    Il progetto si dovrebbe articolare sotto forma di microcredito, con restituzione del valore della attrezzatura ( bicicletta e carrello) nell’arco di alcuni anni, con i soldi restituiti acquistare nuove attrezzature e quindi creare un circuito virtuoso.

    Per saperne di più, visita il sito www.aribi.it

    La nostra richiesta di finanziamento delle biciclette a A.Ri.Bi.

     

     

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    Padre Pedro “Alle falde del Kilimanjaro”

    Cari amici,

    vi segnaliamo che che domenica 10 marzo – dalle 16 alle 18 Padre Pedro sarà ospite della trasmissione televisiva “Alle Falde del Kilimanjaro”.

    Padre Pedro opera in Madagascar da oltre 20 anni: grazie alla sua opera sono stati fondati 17 villaggi; 300.000 persone sono state accolte, curate e aiutate; 10.000 bambini frequentano ogni giorno la scuola. Sono stati creati posti di lavoro, grazie alle cave di pietra e di ghiaia, ai laboratori di artigianato e di ricamo, a un laboratorio di compostaggio accanto alla discarica, ai lavori agricoli e di costruzione (muratori, carpentieri, falegnami, manovratori, selciatori).

    Padre Pedro, che ha fondato un movimento di portata internazionale,  è stato candidato al premio Nobel per la pace.

    Questa settimana Padre Pedro è a Roma: ecco gli appuntamenti, per chi può.

    Domenica 10 marzo alle 11:30 – Messa a San Frumenzio via Cavriglia 8, Roma
    Padre Pedro celebrerà la messa e poi sarà disponibile per incontrare chi lo desidera.
     

    Giovedì 14 marzo alle 19:30 – Piazza Farnese, Roma
    Palazzo Farnese apre le sue porte per una grande serata di musica a scopo umanitario. Padre Pedro Opeka sarà ospite d’onore dell’Ambasciatore Alain Le Roy e parlerà della sua lotta contro la povertà in Madagascar. 
    L’intero ricavato della serata sarà devoluto ai villaggi che Padre Pedro ha costruito intorno alla discarica di Antananarivo, per permettere a migliaia di esclusi della capitale di avere un tetto, un lavoro, una scuola per i propri bambini, la possibilità di una vita più dignitosa.
    La prenotazione è indispensabile ed è da fare entro il 12 marzo presso la segreteria

    Inoltre, per chi ci segue da Milano, sarà proiettato un documentario su Padre Pedro, nell’ambito del Sabaoth International Film Festival: ore 17:30, sala Fedra – Apollo spazioCinema – Galleria De Cristoforis, 3 – Milano.

    Per saperne di più, puoi visitare il sito www.amicipadrepedro.org/

     

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    Il forum della cooperazione internazionale

    Milano, 1 – 2 ottobre 2012  

    Nei giorni 1 e 2 ottobre si è svolto a Milano il Forum della cooperazione internazionale. Scopo dell’evento è stato far incontrare tutti gli individui e gruppi che vogliono e pensano che la cooperazione internazionale sia una parte dell’identità del nostro Paese e che debba essere elemento centrale del rilancio del profilo internazionale dell’Italia.

    Al termine dei lavori, facendo convergere le varie voci e proposte raccolte nel processo preparatorio e nel dibattito stimolato nel corso del Forum, è stata presentato il manifesto che rilancia la centralità della politica pubblica di cooperazione italiana e ne traccia alcune linee direttive

    Se vuoi approfondire l’argomento informazioni puoi visitare il sito ufficiale del forum www.forumcooperazione.it .

     

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    La formazione

     La Formazione è una delle principali attività di UnicoSole Onlus.bilancio sociale 12.jpg - 57.75 Kb

     E’ rivolta ai soci ma è aperta a chiunque sia interessate alle tematiche dello sviluppo e della cooperazione internazionale

    Qui sotto trovi le principali iniziative, intraprese direttamente, oppure alle quali abbiamo partecipato nel corso degli anni.

    I risultati del forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione,

    Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, Milano 26-27 novembre 2013 

    Presentazione dell’ Indice globale della fame nel mondo, Milano, 14 ottobre 2013

    Corso per volontari della cooperazione internazionale – Ottava edizione 2013/2014

    Tavola rotonda sulle migrazioni 6 aprile 2013

    forum invito associazioni operanti in  madagascar .jpg - 375.85 Kb

    Il rilancio della cooperazione internazionale 21 gennaio 2013

    Il forum della cooperazione internazionale  Milano, 1/2 ottobre 2012

    Il primo forum Capriate, 6 febbraio 2011

    Incontro di formazione, 14 maggio 2010

    Seminario del 20 novembre 2009

    Incontro di formazione sul microcredito, 17 luglio 2009

    Incontro di formazione, 26 aprile 2009

     

     

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    Il Paese

    Ciò che caratterizza il Madagascar rispetto agli altri Paesi in viimmagine44.jpg - 87.50 Kba di sviluppo è la difficile situazione politica.

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    Colonia francese fino al 1960, assoggettato dalla metà degli anni ’70 al regime dittatoriale di Ratsiraka, ha adottato una forma di Governo parlamentare di stampo democratico solo agli inizi degli anni ’90. 

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    Le ultime elezioni presidenziali del 2001, fortemente contestate, hanno portato il Paese sull’orlo della guerra civile. La vittoria del candidato Marc Ravalomanana non è stata riconosciuta dal suo avversario, l’ex dittatore Ratsiraka, che ha costituito un governo parallelo. La grave crisi politica si è protratta fino all’aprile del 2002, quando la Corte Costituzionale ha attribuito ufficialmente la vittoria al presidente Ravalomanana, legittimandolo ad assumere il controllo politico di tutta l’isola e costringendo Ratsiraka alla fuga.  

    Le ripercussioni dei violenti scontri armati verificatisi tra il 2001 ed il 2002, hanno inciso fortemente sull’economia del Madagascar e non hanno consentito il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Nel 2009 il leader dell’opposizione, Rajoelina, con un nuovo colpo di stato si pone a capo dell’esercito e madagascar2011 516.jpg - 145.88 Kbcostringe alle dimissioni il presidente Ravalomanana. Da allora il Madagascar è retto da un governo de facto (Alta Autorità di Transizione, HAT) che non ha ottenuto alcun riconoscimento internazionale. Il lungo processo di ritorno alla normalità non e’ ancora completato: nonostante la mediazione internazionale, le elezioni vengono continuamente rimandate.

    Le condizioni descritte non consentono la pianificazione del processo di sviluppo interno, frenano l’intervento economico e la cooperazione internazionale.

    madagascar2011 882.jpg - 180.26 KbAttualmente le condizioni economiche del paese sono in continuo peggioramento, la popolazione è allo stremo: gli investitori internazionali hanno lasciato il paese, gli aiuti internazionali sono stati sospesi, l’economia è bloccata, il reddito pro capite cala (circa 900 dollari annui), le persone che vivono al di sotto della soglia di povertà aumentano (oltre il 70% della popolazione).

    Secondo l’ultimo rapporto UNDP(2009), il Madagascar è tra i Paesi con più basso indice di sviluppo umano pari a 0,543 collocandosi al 145° posto su scala mondiale e rimanendo invariato rispetto alla posizione dell’anno precedente. Circa il 70% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. madagascar2011 927.jpg - 1.20 MbL’aspettativa di vita alla nascita è di 62,89 anni, la media di età della popolazione si attesta intorno ai 18 anni. Soprattutto nel Sud il World Food Program denuncia una situazione di malnutrizione preoccupante. Inoltre, nelle zone suburbane la mancanza di strutture sanitarie, aumenta il rischio di diffusione di malattie infettive.

    Il sistema educativo è assolutamente insufficiente: il tasso di abbandono scolastico è molto alto a causa dell’insostenibilità delle spese da parte delle famiglie, e pertanto la metà della popolazione è analfabeta.

    madagascar2011 1179.jpg - 150.00 KbLa carenza alimentare è molto diffusa nel paese ed è peggiorata in questi ultimi anni a causa della instabilità politica che ha fatto interrompere il flusso degli interventi di cooperazione e aiuto; crea inoltre nuovi posti lavoro e insegna la gestione aziendale.

    L’economia malgascia si basa principalmente sul settore agricolo, compresa la pesca e la silvicoltura, che copre oltre un quarto (26,2%) del PIL, impiega più dell’80% della popolazione attiva e incide in misura del 20% sulle esportazioni. La forte vulnerabilità a cui è soggetta la produzione madagascar2011 1310.jpg - 168.11 Kbagricola del Paese, ancora praticata in forme arretrate, sia a causa delle condizioni climatiche (è frequente il verificarsi di cicloni e alluvioni), sia a causa delle variazioni nei prezzi dei prodotti di consumo (come il prezzo del petrolio, di cui il Paese non è produttore), portano ad una costante instabilità dell’economia.

    I prodotti principali sono il riso, la manioca, le patate e il mais, il caffè e la canna da zucchero. Le risorse del sottosuolo non sono abbondanti e il settore industriale è poco sviluppato. La deforestazione e l’erosione del suolo, aggravati dall’utilizzo di legname come principale combustibile, rappresentano altri fattori di vulnerabilità per l’economia del Paese.

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    Il Governo di Ravalomanana stava  implementando programmi volti alla riduzione della povertà e alla riattivazione del sistema economico del Paese seguendo anche le indicazioni poste dalla Banca Mondiale e dal FMI essendo il Madagascar, a partire dal 2000, inserito nella lista dei Paesi fortemente indebitati e quindi eleggibili all’iniziativa HIPC (Higly Indebted Poor Countries).

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    UnicoSole, avvalendosi delle prestazioni volontarie, dirette e gratuite dei propri aderenti, promuove e sostiene progetti di solidarietà sociale ideati con partners locali (associazioni, enti, strutture pubbliche).

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    Le meraviglie della natura

    Clicca qui e vedrai il Madagascar dallo spazio

     

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    Endemico è l’aggettivo che meglio descrive il Madagascar.

    Essendosi separato dall’Africa circa 150 milioni di anni fa, il Madagascar vanta una delle maggiori biodiversità del pianeta: delle circa 200mila specie conosciute scoperte, circa 150 mila sono endemiche.

     Per la stessa ragione, in Madagascar non ci sono scimmie, elefanti, zebre, giraffe, leoni, antilopi, che invece ci si può aspettare di trovare in Africa. Essendo un’isola, molti gruppi di mammiferi non sono mai riusciti a raggiungerla.

    lemuro.jpg - 75.98 KbIl 75% circa delle specie animali, e gran parte della flora del Madagascar sono endemiche, non esistono cioè in nessun’altra parte del pianeta.

     I lemuri sono un gruppo di primati presenti solo in Madagascar. Ne esistono circa 60 tipi di lemuri che vivono praticamente in ogni habitat dell’isola.

    In Madagascar esistono otto specie di mammiferi  carnivori. Sette di queste sono endemiche, o comunque introvabili in nessun altro luogo del pianeta. Il più conosciutodel Madagascar è il fossa… che ha fatto la parte del cattivo nel film d’animazione Madagascar.

    Sull’isola vivono anche la metà delle circa 150 specie di camaleonti del mondo. Sono rettili di piccola o media taglia, famosi per la loro abilità di cambiare colore in img_0274.jpg - 167.13 Kbmaniera spettacolare.

    Si pensa che in Madagascar esistano più di 300 specie di rane (il 6% di tutte le rane del mondo), il 99% delle quali sono endemiche, come la rana pomodoro, la rana mantella. Le rane sono gli unici anfibi presenti sull’isola: non esistono rospi, salamandre o tritoni.

    Esistono più di 210 specie di lucertole in Madagascar. Tra le più conosciute ci sono camaleonti, gechi, scincidi ed iguanidi. Sono curiosamente assenti dall’isola le lucertole agama e i varani, presenti invece in Asia e Africa.

    Contrariamente a quanto si crede, il camaleonte non cambia colore per adattarsi all’ambiente che lo circonda, bensì per esprimere emozioni, difendere il territorio e comunicare con i compagni.

    Qui vivono anche molte altre specie uniche di mammiferi, come il Tenrec, che qui conta oltre 30 specie: nelle altre parti del mondo, i suoi progenitori si sono evoluti in porcospini, topi, toporagni, opossum e persino lontre.

    Il Madagascar ospita 258 specie di uccelli, 115 delle quali non esistono in nessun altro luogo del pianeta. Sull’isola un tempo esistevano uccelli terricoli enormi. Il più grosso pesava oltre 500 kg ed era alto 3 metri. L’estinzione degli uccelli elefante (Aepyornis) risale a non molti secoli fa. Essa fu causata dalla caccia, dall’introduzione di altre specie e dalla perdita dell’habitat.

    img_0952.jpg - 287.10 KbLe uova degli uccelli elefante pesavano intorno ai 10 kg e con esse si poteva cucinare un’omelette sufficiente a sfamare 150 persone.

     Il Madagascar ospita più di 80 specie di serpenti, nessuna delle quali è davvero pericolosa per l’uomo, e un numero sconosciuto di specie di invertebrati

    Le specie native del Madagascar sono state oggetto di una caccia spietata e del fenomeno del collezionismo da parte della popolazione in disperato bisogno di provvedere alle proprie famiglie. Se fino al 1964 era illegale cacciare o catturare i lemuri, oggigiorno questi ultimi vengono cacciati come selvaggina in aree non protette da tabù e divieti locali, conosciuti come fady. Anche i tenrec e gli animali carnivori, eccellenti fonti proteiche, vengono cacciati in larga misura.

    I rettili e gli anfibi vengono catturati per il commercio internazionale di animali domestici. Camaleonti, gechi, serpenti e tartarughe sono gli animali più presi di mira.
    Le acque che circondano il Madagascar servono da ricco vivaio e costituiscono un’importante fonte di guadagno per gli abitanti dei villaggi. Sfortunatamente, la pesca è soggetta a scarsi controlli ed è poco regolata. I pescherecci stranieri invadono le zone di pesca, lasciando a bocca asciutta i locali e creando danni alla fauna marina. Squali, trepang e aragoste vengono pescati in quantità e a ritmi madagascar2010_iparte_1251.jpg - 163.88 Kbsempre più insostenibili. 
    La flora del Madagascar costituisce una delle più varie del pianeta: ci sono infatti 12 mila specie vegetali, il 70-80% delle quali è endemico.

    Una delle piante più conosciute è il baobab, che sembra un albero che cresce al contrario e si trova di solito nelle zone più secche del Madagascar. Si è adattato all’ambiente serbando grandi quantità d’acqua nel tronco bulbo. Le popolazioni malgasce sfruttano questi alberi come riserva d’acqua

    madagascar2011 1076.jpg - 181.47 KbIl Madagascar ospita un ecosistema unico, che non è presente in nessun’altra parte del pianeta:  la foresta spinosa è conosciuta perché quasi tutte le specie di piante sono ricoperte di spine appuntite. Queste piante assomigliano a dei cactus, ma in realtà non hanno niente a che vedere le une con gli altri. Circa il 95% delle specie scoperte nel deserto spinoso sono endemiche.

    Ci sono inoltre circa 1000 specie di orchidee, 85% delle quali sono endemiche.
    Una delle piante del Madagascar viene utilizzata nella cura contro il cancro. La pervinca rosa è stata utilizzata per curare il linfoma di Hodgkin e la leucemia infantile.

    Molte persone stanno lavorando  per preservare le foreste e le specie native. Gli ecoturisti sono viaggiatori interessati alla natura e alla cultura locali che vogliono minimizzare l’impatto del proprio passaggio sull’ambiente. L’ecotourismo sta aiutando l’economia del Madagascar creando opportunità di lavoro per la popolazione locale come guide, cuochi e facchini, portando allo stesso tempo denaro da impiegare nella tutela dell’ambiente.

    tratto da http://www.wanderello.it/africa/madagascar/

    Le città e luoghi d’interesse

    • La capitale Antananarivo è anche la città maggiore, con 1.3 milioni di abitanti; seguono Antsirabe (con circa 500mila abitanti), Mahajanga (400mila) e Toamasina (450mila).
    • Le Foreste Secche dell’Andrefana, con elevati livelli di biodiversità con una vasta gamma di tipi di flora endemica tra cui il baobab di Grandidier, che è diventato un simbolo del paese, e la metà dei lemuri del Madagascar.
    • Antongona, nella regione di Imamo 36 km a ovest di Antananariyo e 6 km a nord della città di Imerintsiatosika, include due siti archeologici del sedicesimo e diciottesimo secolo d.C., situati rispettivamente a 1406 e 1515 m slm, su bastioni rocciosi naturali, edificati a secco con numerosi portali in pietra.
    • La Falesia e le Grotte dell’Isandra, situate nel centro-sud del Madagascar in territorio Betsileo, 30 km a nord-ovest di Fianarantsoa, un sito archeologico fortificato e integrato nel paesaggio naturale di rocce della valle del fiume Isandra; l’erosione e varie frane successive diedero origine a enormi blocchi di granito e cavità, utilizzati come rifugio dagli antichi abitanti nei secoli XVII e XVIII.
    • Il Villaggio di Betafo con tipico paesaggio risicolo terrazzato, fornito di una complessa rete idraulica risultato di capacità secolare tramandata di generazione in generazione. nella regione centrale di Vakinankaratra, 25 km ad ovest della città di Antsirabe.
    • La Rova di Tsinjoarivo, arroccata su un picco di 1675 metri, domina il vasto orizzonte della grande foresta orientale, che si estende per oltre 100 km fino al mare, e si affaccia sulla grande cascata del fiume Oniva; nel 1834 la regina Ranavalona I (1828-1861) fece costruire sul sito un Rova (residenza reale), con vasti ambienti per la corte e la servitù, che oggi è Museo Nazionale .

    Siti UNESCO

    • Le Foreste Pluviali di Atsinanana, sei parchi nazionali (Marojejy, Masoala, Zahamena, Ranomafana, Andringitra, Andohahela) nella parte orientale dell’isola, di fondamentale importanza per mantenere i processi ecologici di sopravvivenza della biodiversità dell’isola, sviluppatasi in isolamento per 60 milioni di anni; molte specie, tra cui primati e lemuri, sono rare e minacciate.
    • La Collina Reale di Ambohimanga, 24 km a est di Antananarivo; il sito comprende l’antica città reale, il sito di sepoltura, e un insieme di luoghi sacri; associato a forti sentimenti di identità nazionale, ha mantenuto il suo carattere sacro e spirituale per 500 anni, ed è luogo di culto per i pellegrini provenienti da tutto il Madagascar.
    • La Riserva Naturale Integrale di Tsingy de Bemaraha, con paesaggi carsici e altopiani calcarei dominati da impressionanti picchi chiamati ‘Tsingy, una foresta aghiforme di pietra calcarea, lo spettacolare canyon del fiume Manambolo; le foreste assieme ai laghi e paludi di mangrovie della Riserva sono l’habitat di lemuri e uccelli rari e minacciati

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