Convocazione del Consiglio direttivo del 24 gennaio 2022
Il giorno 24 gennaio 2022, lunedì, alle ore 20.30, nella sede a Seriate, in via Roccolo 39, sono convocati i componenti del Consiglio direttivo per discutere il seguente OdG. Sarà presente Padre G. Colombi, presidente onorario.
- Lettura e approvazione del verbale della seduta del 29 novembre 2021
- Accettazione eventuali nuovi soci
- Situazione contabile.
- Partenza RUNTS: statuto, rete di VIM, scadenze, ecc
- Interventi per la carestia nel sud del Madagascar. Ratifica bonifico
- Mensa di Manarinony, ratifica bonifico
- Progetti 2022
- 5 per mille 2022
- Newsletter
- Auguri di Natale inviati
- Dichiarazione per deduzione/detrazione delle donazioni
- Situazione calendari 2022
- Situazione della casa famiglia e delle attività Rainay
- Varie ed eventuali
Un cordiale saluto.
Il presidente
Elide Longa
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Sud Madagascar, quarta distribuzione
Condividiamo con voi tutti il rapporto sulla quarta distribuzione di manioca al sud, inviatoci da Aina. Questa volta abbiamo consegnato anche 3 tonnellate di mais, 1 kg per famiglia: semi di speranza per il futuro!
“La siccità in tutta l’isola del Madagascar persiste, e nel sud continua la carestia. La pioggia che cade non è sufficiente per la coltivazione.
Giovedì 9 dicembre siamo andati ad Andonaka per acquistare la manioca: abbiamo finito di caricare il giorno successivo e nel pomeriggio siamo tornati a Ihosy per il carico delle 3 tonnellate di mais. Sabato 11 dicembre siamo partiti per il sud: abbiamo viaggiato per 2 giorni. Il luogo in cui abbiamo effettuato la distribuzione è a circa 125 km dal distretto di BELOHA, nella parte meridionale del Madagascar, completamente arido. Gli uomini hanno lasciato le loro case per guadagnarsi da vivere al Nord, e le donne e gli anziani sono rimasti a casa. Abbiamo condiviso la manioca con 2.009 famiglie di 26 villaggi. Ogni famiglia ha ricevuto manioca e mais per seminare quando cadrà la pioggia. La gente ha ancora grandi speranze che la pioggia cada e per questo ci ha chiesto ancora semi di arachidi e talee di manioca.
Lunedì 13 dicembre siamo arrivati al primo centro di distribuzione: ci siamo infatti organizzati con 3 punti di raccolta . La distribuzione è avvenuta come illustrato di seguito.
Punto di raccolta di Ankilimiary
Distanza dal punto di raccolta | Villaggio | Numero di famiglie |
0 | Ankilimiario | 168 |
5 chilometri | Anivorano · | 50 |
3 chilometri | Betakapaka | 69 |
4 chilometri | Ambato · | 80 |
6 chilometri | Vohitsiosy | 47 |
04 chilometri | Maroasara · | 115 |
05 chilometri | Marosakoa I | 111 |
06 Km | Marosakoa II | 66 |
12 chilometri | Ankilimivory | 27 |
13 chilometri | Ankililemby | 25 |
8 chilometri | Marokily I | 19 |
7 chilometri | Marokily II | 93 |
15 KM | Sarotrambo · | 104 |
TOTALE | 13 | 974 |
Punto di raccolta di Sakoantsoa
Distanza dal punto di raccolta | Villaggio | Numero di famiglie |
0 | Sakoantsoa | 100 |
03 | Antsaha · | 92 |
11 | Cantone di Belamonty | 70 |
09 | Amboneasario | 55 |
08 | Ambalatsarake | 59 |
12 | Ankiliarivo | 80 |
TOTALE | 6 | 456 |
Punto di raccolta di Betegna
Distanza dal punto di raccolta | Villaggio | Numero di famiglie |
0 | Betegna | 42 |
07 chilometri | Soarano | 88 |
08 chilometri | Ambaroabo | 50 |
11 chilometri | Maimbolambo | 39 |
06 chilometri | Andolobory I | 245 |
10 chilometri | Andolobero II | 90 |
12 chilometri | Andolobery Befaha | 25 |
TOTALE | 7 | 579 |
Nella zona in cui abbiamo fatto la distribuzione questa volta le persone sono molto affamate poiché anche i mango, che vengono utilizzati come pasti, sono finiti. Il mango infatti serve anche per nutrire i buoi. Tutto ciò che resta è la foglia di patata dolce, che resiste alla calura della siccità. Per trovare un po’ di acqua, i pozzi sono stati scavati fino alla profondità di 22 metri, ma l’acqua non è abbondante. L’acqua viene utilizzata per innaffiare le foglie di patata. Da quello che abbiamo visto, le persone fanno un grande sforzo per sopravvivere. . Se non c’è cibo, bevono acqua calda al mattino e a mezzogiorno senza mangiare, e la sera mangiano il cibo distribuito dal WFP e la manioca che abbiamo portato. Per questo quando ricevono la manioca le persone sono piene di gioia e offrono grande ringraziamento e gratitudine all’associazione UnicoSole.
Auguro a tutti i membri dell’associazione UnicoSole un Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2022. Dio vi benedica!
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Grazie mille, mille grazie!
Cari soci, cari amici e sostenitori di UnicoSole,
a conclusione di questo anno ci piace pensare alla nostra piccola associazione come a una rete ideale che ci unisce dal nord al sud dell’Italia, abbraccia alcuni amici che abitano fuori dall’Italia e si allunga fino al Madagascar. Nonostante sia stato il secondo anno di pandemia, che ci impedisce di lavorare insieme, di incontrarci, di fare l’assemblea in presenza, e i mercatini, e i pranzi, e le iniziative, questa rete così preziosa ha resistito e ha realizzato tante cose belle e importanti. Tanti sono stati contributi che sono arrivati, tante le risposte ai nostri appelli. UnicoSole ha potuto grazie a voi rispondere alla fame di cibo, sempre più grave, e alla fame di imparare che viene dai bambini e dai ragazzi delle comunità più povere delle zone in cui operiamo.
Durante le vacanze di Natale dello scorso anno è partita l’iniziativa della riparazione delle scuole esistenti e che stavano andando in malora. Sull’esempio delle prime tre, Anarafanja, Morafeno e Manjaka, altre comunità, genitori, presidi, sindaci si sono via via presentati a chiedere lo stesso aiuto: Ambany Andrefana, Soanatao, Besavoa, Mahatsinjo, Tolohomiady, Ianaboro, Iantara, Ambia, Androtsy, Tanambao. Abbiamo ripristinato tetti, finestre, pavimenti, muri interni ed esterni, rafforzato le fondamenta, costruito latrine, riparato banchi, e costruiti di nuovi nelle scuole dove mancavano del tutto, tanto che i bambini erano costretti a fare lezione seduti per terra con le lavagnette sulle ginocchia. E’ stato un impegno condiviso dalle comunità, che ha visto all’opera maestri e genitori e presidi che insieme con gli operai hanno portato avanti i lavori. Abbiamo ricevuto anche la richiesta di ampliare due scuole con aule nuove, nel comune di Tsarafidy:
la scuola media di Ankafina, con 350 alunni, e la scuola elementare di Amboditanjona, con 317 alunni. Abbiamo sottoscritto come d’abitudine la convenzione per realizzare in ogni edificio due nuove aule, stabilendo gli impegni reciproci.
Anche a Ivandrika abbiamo costruito due nuove aule per una scuola elementare di 100 bambini. Quello che è stato realizzato ci è stato rendicontato con molto materiale fotografico a testimonianza dello stato di avanzamento dei lavori e soprattutto della soddisfazione dei ragazzi, felici di fare scuola in ambienti nuovi o risanati: vi invitiamo a guardare e leggere le storie di queste comunità scolastiche nella sezione dei Progetti del nostro sito, dove le abbiamo raccontate.
Nell’estate del 2020 avevamo cominciato a distribuire il cibo alle famiglie dei contadini di Ihosy e dei villaggi circostanti, impoveriti dalla siccità e dall’assenza di raccolti. La distribuzione è proseguita fino alla fine dell’anno, nella speranza che la stagione delle piogge accompagnasse la crescita del riso, del mais e degli ortaggi. Le piogge dello scorso inverno però sono state scarsissime, e quanto era stato seminato è stato bruciato dal sole. Data la crisi alimentare accompagnata dall’emergenza sanitaria, ci siamo resi conto che dovevamo proseguire anche quest’anno con la distribuzione di cibo e generi di prima necessità alle famiglie. Anche le suore di Ihosy hanno chiesto cibo e legna per preparare il pasto quotidiano per 170 bambini che frequentano le scuole pubbliche della città e per i 90 ammalati del carcere.
E poi è arrivato il grido di disperazione dal Sud. Aina, la nostra collaboratrice già impegnata con la distribuzione del cibo a Ihosy, ci ha raccontato la drammatica situazione delle regioni di Androy e Anosy. Si tratta di regioni climatiche aride che soffrono regolarmente di siccità, e dove la situazione è peggiorata per l’assenza di piogge da 5 anni. Nell’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Unicef sul sud del Madagascar leggiamo che la situazione a ottobre si è aggravata e che oltre 1 milione di persone sono a rischio della vita. Le organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite stanno facendo fronte a tutta questa fame, ma in alcune zone la distribuzione è minore a causa della scarsità dei finanziamenti. Sono questi i villaggi che abbiamo potuto raggiungere per mezzo della nostra amica Aina, che per ben 4 volte, a settembre, ottobre, novembre e dicembre, grazie a altrettanti finanziamenti che abbiamo inviato, ha organizzato ogni volta il noleggio di un camion, l’acquisto di 15 tonnellate di manioca nei dintorni Ihosy e la distribuzione alle famiglie più bisognose. La consegna è stata effettuata in punti di raccolta dove le famiglie arrivano percorrendo a piedi lunghe distanze, a volte più di 10 km, ed è organizzata in maniera ordinata grazie all’aiuto dei capi villaggi.
E’ commovente leggere nelle relazioni di Aina come le persone, nonostante la fame, siano capaci di condividere: attendono con pazienza il loro turno a dispetto della stanchezza, non prevaricano, non cercano di avere più di quanto è stabilito…. e SORRIDONO!
La “stagione magra” dura da ottobre ad aprile, e UnicoSole conta di proseguire e fare fronte all’emergenza grazie a voi tutti, fino a che c ne sarà bisogno, fino a che ci saranno le disponibilità. Con il carico di dicembre abbiamo inviato anche 3 tonnellate di mais da distribuire 1 kg per famiglia insieme con la manioca: 2000 chicchi da piantare, per tentare di seminare la speranza che la quotidianità, seppur povera, possa riprendere.
GRAZIE MILLE a voi tutti quindi, MILLE GRAZIE da tante famiglie, da mille donne, mille uomini, bambini, anziani che hanno ricevuto dalla vostra generosità, dalle vostre mani, il cibo per resistere alla fame che torna a mordere ogni giorno.
Cari amici, questo è un risultato davvero importante. Da tutte queste persone giunge il ringraziamento più grande: il GRAZIE per avere ancora conservata la vita.
Con questa soddisfazione e con grande speranza auguriamo a voi tutti un Natale pieno di cose buone, e l’inizio di un anno nuovo che possa realizzare tutti i nostri desideri, anche quelli dei nostri amici del Madagascar!
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Distribuzione di manioca al sud, terza puntata
La nostra collaboratrice Aina ci ha inviato la relazione dettagliata e puntuale della terza distribuzione della manioca e ci racconta della vita sprofondata nella miseria di questa gente affamata. Le fotografie sono una viva testimonianza della drammaticità della situazione.
Domenica 14 Novembre 2021, siamo partiti per acquistare la manioca in un villaggio della regione di Andonaka che si chiama SAHANALA. Abbiamo completato di caricare il camion lunedi 15 Novembre. La mattina di martedi 16 Novembre abbiamo lasciato Ihosy e per due giorni abbiamo viaggiato attraversando et traversé Betroka-Isoanala-Bekily. Giovedi 18 Novembre 2021 abbiamo raggiunto il primo punto di distribuzione, un villaggio della regione di Bekily che si chiama Ankiliarivo. La distanza da Ihosy et Ankiliarivo è di 342 km.
La distribuzione è andata bene: 2.047 famiglie di 27 villaggi. Abbiamo consegnato la manioca in due punti di incontro e la gente arrivava al punto di distribuzione.
1° giorno: punto di incontro ANKILIARIVO
Tragitto | Villaggio | Numero di famiglie |
---|---|---|
0 | Ankiliarivo | 143 |
10 km | Antanimary | 100 |
07 km | Marovaho haut | 93 |
07 km | Marovaho Bas | 97 |
05 km | Beangily | 70 |
05 km | Andranosoa | 54 |
05 km | Ankilimasy | 68 |
03 km | Ambatofotsy | 75 |
03 km | Anjamangotrobe | 50 |
11 km | Andranomamy | 86 |
12 km | Antsakoambalo | 95 |
13 km | Andranolava | 80 |
TOTALE | 825 |
2° giorno: punto di incontro BELANEVOKE
Tragitto | Villaggio | Numero di famiglie |
---|---|---|
0 | Belavenoke | 129 |
3 km | Bevositra | 105 |
03 km | Ankilesoa | 52 |
11 km | Aborano | 109 |
12 km | Bevondro | 42 |
12 km | Bevondro centre | 78 |
14 km | Malangy raho | 106 |
11 km | Menambahy | 107 |
06 km | Antanamanitsy | 104 |
03 km | Masailaly | 114 |
Vohitsiosy | 92 | |
Besakoa | 88 | |
Ankaboa | 96 | |
TOTAL | 1222 |
A proposito della vita quotidiana: la distribuzione è avvenuta in tre riprese e in tre luoghi diversi: un grande GRAZIE ai membri dell’associazione UnicoSole. Quello che si può dire di questa esperienza è che la gente è estremamente debole a causa del cibo malsano: coltivano e usano i cactus come cibo e come mangime per gli animali.
Preparazione del cactus e del tamarindo:
- eliminiamo le spine dalle foglie, poi le tritiamo e le facciamo bollire con l’acqua, poi mangiamo
- aggiungere acqua al tamarindo, mescolare con la cenere e poi mangiare.
Di conseguenza, le foglie di cactus vengono vendute sul campo. A causa della mancanza di cibo, la popolazione si alterna a mangiare cactus, verdure e anche i frutti del mango. In questo periodo i frutti di mango sono acerbi. La gente vive nella miseria. Quando arrivano gli aiuti, mangiano solo la sera, ci dicono. Hanno ricevuto aiuti anche dal PAM (Programma Alimentare Mondiale), trenta tazze di riso al mese a famiglia.
Tutte le persone sono riconoscenti e grate verso tutti gli amici dell’associazione UnicoSole per vostre azioni buone, e sperano nella continuità
Che Dio vi benedica!
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Distribuzione di manioca al sud, seconda puntata
Per illustrare meglio la situazione della carestia nel Sud, per chi in Madagascar non c’è mai stato, Madagascar utilizziamo le parole di Padre Tonino, missionario vincenziano che opera a Jangany (https://jangany.tumblr.com/post/640023410784829440/la-carestia-nel-sud-del-madagascar-e-la-situazione)
“Per “sud-Madagascar”, intendiamo la zona a sud del Tropico del Capricorno, che passa esattamente su Betroka. Jangany e il suo territorio sono nella “parte nord” di questo “sud”.Qui a Jangany, i fenomeni della siccità sono meno accentuati e drammatici che nella zona che si estende da Betroka a Fort-Dauphin (più di 600 km). Tra Isoanala e Fort-Dauphin, si trova la cosiddetta “Foresta Spinosa”, abitata dai “Tandroy” (Gente delle spine). Il clima arso e desertico di questa zona consente di sopravvivere solo a quegli alberi le cui foglie di riducono a spine per sfuggire al calore bruciante del sole. La vegetazione è quindi costituita da tanti generi di alberi spinosi: dalle agavi, ai fichi d’india, ai cactus ecc. Gli insediamenti umani sono ubicati nei posti in cui si è sicuri di poter fare riferimento a qualche pozzo o a qualche sorgente per non morire di sete. La situazione non è proprio quella del Sahara, ma le rassomiglia da vicino. Quando va bene, la gente vede un po’ di pioggia 3-4 volte all’anno, tra novembre e marzo. Un anno su tre, vedono la pioggia solo 1-2 volte all’anno. Ogni 5 anni circa, capita che non vedano nessuna pioggia in tutto l’anno. Allora arriva la carestia (niente raccolti-fame). La gente dice: “Siamo keré (carestiati)”. Se poi capita di non vedere nessuna pioggia per 2 anni consecutivi, siamo al “S.O.S – sud”, com’è capitato nei primi anni ‘90, quando risiedevo ancora a Betroka. Per fortuna, in 33 anni di vita malgascia, ho visto solo quella volta i fenomeni terribili del “SOS”: cercavamo acqua per bere nelle pozzanghere rimaste nel letto di qualche fiume e la gente cominciava a fuggire dai villaggi, diventati invivibili. La carestia che stiamo attraversando quest’anno non è da “SOS-sud”, ma ha degli aspetti gravi: non c’è cibo e scarseggia l’acqua da bere, perché molti pozzi si sono prosciugati. Per fortuna noi abbiamo il “forage” che attinge a 60 metri di profondità. In questi ultimi 5 anni, notiamo chiaramente un cambiamento di clima. La pioggia non arriva più come prima: è poca e spesso arriva in modo violento e causa distruzione. Anche qui a Jangany, siamo continuamente nell’incertezza per la sussistenza. In questi ultimi 2 anni, non troviamo più granoturco neppure a Fianarantsoa e siamo in grande difficoltà per l’allevamento degli animali. Più a sud di noi, specialmente nel “profondo sud” (Ambovombé, Tsihombé, Beloha, Bekily), sono senza cibo e senz’acqua, quindi in grave rischio di vita. Se non riceveranno aiuti straordinari, la malaria, la bilargiosi, la tubercolosi, il tifo e altre malattie mieteranno molte vittime tra la gente denutrita, specialmente i bambini. I raccolti del 2020 non sono stati buoni neppure nel nord del Madagascar, quindi il governo dovrebbe importare molto riso. Gli aiuti arrivano scarsi, anche perché decimati dalla corruzione, che si inserisce nei trasporti e persino nella distribuzione del poco che arriva”.
Nella cartina abbiamo evidenziato i luoghi in cui UnicoSole opera: la città di Fianarantsoa, dove si trova la casa famiglia degli studenti; la città di Ihosy, dove si trova l’allevamento delle galline ovaiole, il carcere.
Intorno a questi centri urbani ci sono i moltissimi villaggi in cui abbiamo ristrutturato le scuole, donato il materiale scolastico ai bambini, distribuito cibo. La zona del sud, da Betroka a Bekily, e ancora più a sud, è quella della carestia, dove stiamo portando la manioca.
I camion partono dalla zona di Ihosy e percorrono qualche centinaia di chilometri di strade dissestate, fino ad arrivare ai villaggi. Anche stavolta la nostra collaboratrice Aina ci ha relazionato dettagliatamente su quanto è stato fatto. La manioca per la seconda distribuzione è stata acquistata nel villaggio di Andonaka; per riempire il camion ci è voluto un giorno intero. Il viaggio è inziato alle 4 del mattino di lunedi 18 ottobre, e alla sera del martedì è stata raggiunta la destinazione, Befangitsy, che si trova 70 chilometri a sud di Bekily. I capovillaggi avevano organizzato la distribuzione, che è cominciata il mercoledi mattina. Le persone hanno dovuto fare fino a 5 ore di cammino per arrivare ai punti di raccolta, partendo all’alba e tornando a casa alla sera.
Sono state servite 838 case di 9 quartieri il primo giorno, e 943 di 12 quartieri il giorno successivo.
Solo le Nazioni Unite distribuiscono cibo qui, una sola volta al mese, 15 chili di sorgo o riso, un litro di olio e una tazza di zucchero. La fame è tanta, e la malnutrizione è più evidente nei bambini a cui si gonfia la pancia. Si mangia solo una volta al giorno, la sera, per risparmiare le scorte. Presto sarà la stagione del mango, ma già ora che sono acerbi la gente li cucina ancora acerbi. Questa seconda distribuzione è stata per tutti una sorpresa, un dono insperato: ci ringraziano dal profondo del cuore, e sperano ancora nel nostro aiuto.
Il consiglio direttivo di UnicoSole ha verificato le disponibilità dei fondi e ha deciso di effettuare un nuovo bonifico per una terza distribuzione. Bisogna fare in fretta, perché fra poco la manioca non sarà più disponibile.
In questi giorni nelle zone martoriate dalla siccità sta arrivando un po’ di pioggia. Sarebbe un grande dono, e la prospettiva di un miglioramento della situazione, e la gente riprende speranza.
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Newsletter dell’11 novembre 2021
Carissimi amici di UnicoSole,
ci avviamo verso la fine dell’anno 2021 e, come già in passato, è nostro desiderio condividere con Voi ciò che stiamo continuando a fare in Madagascar.
Dopo il rientro di Padre Colombi in Italia, UnicoSole ha portato avanti i progetti avviati, lavorando, purtroppo, solo a distanza. L’apertura della grande Isola rossa è di pochi giorni fa e qualche volo dall’Europa è già partito verso la capitale Antananarivo.
Speriamo, a breve, di poter organizzare il nostro viaggio annuale. Ve ne daremo notizia, e vi invitiamo sin da ora a valutare la possibilità di intraprendere questa unica e bellissima esperienza di vita, toccando con mano la realtà del Madagascar e vedere in prima persona come UnicoSole utilizza il vostro aiuto prezioso.
Nell’ultima riunione del Consiglio Direttivo di UnicoSole si è molto riflettuto su cosa fare.
Come vi abbiamo già raccontato nella comunicazione di Luglio, i nostri collaboratori malgasci stanno facendo un eccellente lavoro per far fronte alla triste e grave situazione dovuta al cambiamento climatico, anche se con le limitazioni legate alla emergenza sanitaria.
Aina, che ormai da tempo collabora con UnicoSole, percorre moltissimi chilometri senza la comodità dei mezzi di trasporto e di strade ai quali siamo abituati, ci ha mandato un dettagliato resoconto.
La mattina del 27 settembre 2021, il camion è stato caricato con 15 tonnellate di manioca a Mahasoa, 80 km a nord di Ihosy. È l’unica regione dove è stata raccolta manioca, nella parte meridionale del Madagascar. Le popolazioni Antandroy che abitano nelle zone della carestia preferiscono la manioca, al posto del riso, perché rimane nello stomaco e ci vuole molto più tempo per avere fame. La gente del posto è abituata a conservare il cibo che ottiene dalla condivisione. Questo perché la maggior parte delle persone mangia solo ogni sera. Per questo motivo, i bambini sono molto colpiti dalla malnutrizione. Le loro vite dipendono solo dall’aiuto di benefattori poiché non c’è lavoro da fare. Non c’è acqua per fare agricoltura. Stanno seduti tutto il giorno. Pecore e bovini muoiono perché non c’è pascolo e acqua da bere…
Questa è la realtà: la mancanza di acqua aumenta la desertificazione di quei terreni che fino a poco tempo fa erano coltivati e garantivano almeno riso, ortaggi e frutta. Non c’è più cibo, non c’è modo per procurarselo.
Pochissima e insufficiente è la quantità di cibo che si riesce a reperire.
Che fare? Cosa possiamo fare insieme?
Non abbiamo la folle ambizione di cambiare il mondo, di risolvere con il nostro intervento la situazione disastrosa del Madagascar, ma, sicuramente, insieme, possiamo dare un piccolo contributo.
È quella famosa goccia che non riempirà il bicchiere, ma lo renderà meno vuoto.
Anche nel mese di settembre UnicoSole ha inviato ulteriori contributi per l’acquisto di cibo da distribuire le nelle zone del Sud del Madagascar maggiormente colpite dalla siccità e dalla conseguente mancanza di cibo. Ricorderete la richiesta di aiuto per acquistare 15 tonnellate di manioca da distribuire nelle città di Betroka, Isoanala, Bekily e Bekitro.
Ci eravamo posti l’obiettivo di consegnare 20 kg a famiglia per 800 famiglie.
Ci siamo riusciti!
Anzi, abbiamo avuto la possibilità di fare di più!
Infatti, tra settembre e ottobre siamo riusciti ad organizzare due distribuzioni di cibo raggiungendo 1.555 famiglie la prima volta, e 1781 la seconda in villaggi diversi, per un totale di 3.336 famiglie.
Anche in Madagascar però per vivere e stare bene bisogna mangiare! E non una volta al mese…. e come ci dice Aina, i bambini sono i più colpiti. Bambini con il ventre gonfio sono in terribile aumento. Le persone hanno ancora grandi speranze e sono così felici che non si aspettavano questa sezione di distribuzione. Oltre a Unicosole il WFP (World Food Program) è l’unica organizzazione che distribuisce solo una volta al mese: 15 kg di riso o sorgo, 1 litro di olio e 1 tazza di zucchero.
Abbiamo sempre applicato il principio che è meglio dare la canna da pesca e insegnare a pescare, invece che dare il pesce già pescato!
L’abbiamo fatto per anni.
E ci siamo riusciti!
Ricordate l’allevamento delle galline ovaiole? Grazie a quel progetto molte famiglie hanno da lavorare e mangiare e la manutenzione della casa famiglia di Fianarantzoa ha raggiunto la sua autonomia finanziaria.
Grazie al microcredito attivato a favore dei ragazzi delle scuole che negli anni abbiamo costruito o ristrutturato, abbiamo dato alle loro famiglie una possibilità di sopravvivenza.
Grazie alla casa famiglia di Fianarantsoa, tantissimi sono i bambini e ragazzi che hanno ricevuto una istruzione sia di base che avanzata. Nei loro lontani e isolati villaggi di provenienza, non avrebbero mai potuto studiare.
Oggi, a malincuore, e speriamo momentaneamente, ci ritroviamo a dover dare il pesce al posto delle canne da pesca. Il mare non è più pescoso e non possiamo portare avanti i nostri principi e il nostro modus operandi come abbiamo fatto per anni in Madagascar.
Il grido di aiuto è assordante, e la situazione grave non permette di pensare ad altre iniziative se non tentare di garantire “il pane quotidiano”, la manioca quotidiana.
Aina ci racconta che la gente è sempre più povera, la terra è diventata deserto, e malgrado il prezzo della stessa manioca è stabile, a causa della riduzione del potere di acquisto delle persone, diventa sempre più inaccessibile. Les gens sont attaqués par la famine et la malnutrition. Le prix du manioc n’augmente pas mais la population n’a pas le pouvoir d’achat. Queste le parole di Aina.
All’inizio di novembre abbiamo partecipato a un incontro organizzato a Firenze da Vim – Volontari italiani in Madagascar, Associazione di coordinamento delle Associazioni italiane che operano in terra malgascia, nata grazie ad una iniziativa di UnicoSole nel 2011. Anche qui è emerso in maniera chiara e netta, che la situazione è grave! Ed è inutile fare tante parole. Bisogna agire! Ogni Associazione con la sua iniziativa, ma tutte verso l’unica direzione possibile: far fronte alla fame! Solo così si potrà tentare di ridurre le malattie e, sempre più spesso, le morti delle persone più deboli come bambini e malati.
Allora, cari Amici di UnicoSole, senza troppe parole: abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto, piccolo o grande che sia, ma sempre prezioso!
Ci appelliamo alla Vostra generosità. Non abbiamo altri modi per rendere il bicchiere meno pieno, se non aggiungendo ognuno la nostra goccia.
Aiutateci a portare avanti il progetto cibo in Magadascar.
Ce la faremo?
Infine, come abbiamo sempre detto nel corso di questi anni, rinnoviamo l’invito a unirvi a noi partecipando attivamente: proponeteci progetti, iniziative, condividete idee.
Fatevi sentire, scriveteci, parlate ai vostri amici delle nostre iniziative, coinvolgeteli e fatevi coinvolgere: la vita di ognuno di noi avrà un sapore diverso.
La Presidente Elide Longa ed il Consiglio Direttivo di UnicoSole
Per avere notizie aggiornate visitate il sito www.unicosole.it e nella sezione “sostieni UnicoSole” troverete le indicazioni per effettuare le donazioni.
Qui allegate alcune foto dell’ultima distribuzione di cibo
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La distribuzione della manioca al Sud
Ecco la relazione di Aina, la nostra collaboratrice in Madagascar, responsabile della distribuzione di cibo nelle zone afflitte da tre anni di siccità e dalla carestia
“La mattina del 27 settembre 2021, il camion è stato caricato con 15 tonnellate di manioca a Mahasoa, 80 km a nord di Ihosy. È l’unica regione dove è stata raccolta manioca, nella parte meridionale del Madagascar.
La maggior parte della manioca che viene inviata al Sud nelle aree della carestia viene raccolta solamente in questa regione di Ihosy, ad Antsirabe e nelle regioni di Antananarivo. Quindi la manioca è molto costosa. Se ne trova solo in questo mese e dopo non ce ne sarà più.
Villaggi | Numero di famiglie |
Ampiriky | 96 |
Tanambao | 67 |
Miria | 105 |
Salikadaro | 41 |
Ambonaro | 46 |
Antsakoamaro | 124 |
Andranofotsy | 50 |
Anarabe | 104 |
Ankilimihamy | 300 |
Beparo | 136 |
Tsiakoloko | 50 |
Bemalo | 76 |
Besakoa | 66 |
Mahabo | 20 |
Bekily | 274 |
TOTALE | 1.555 Famiglie |
Le popolazioni Antandroy che abitano nelle zone della carestia preferiscono la manioca, al posto del riso, perché rimane nello stomaco e ci vuole molto più tempo per avere fame.
Il 28 settembre e il 29 settembre siamo stati in viaggio poiché le strade sono molto brutte. Siamo rimasti a Bekily per 5 giorni per la distribuzione. Poi altri 2 giorni sulla strada per il ritorno a Ihosy.
La gente del posto è abituata a conservare il cibo che ottiene dalla condivisione. Questo perché la maggior parte delle persone mangia solo ogni sera. Per questo motivo, i bambini sono molto colpiti dalla malnutrizione. Le loro vite dipendono solo dall’aiuto di benefattori poiché non c’è lavoro da fare. Non c’è acqua per fare agricoltura. Stanno seduti tutto il giorno. Pecore e bovini muoiono perché non c’è pascolo e acqua da bere.
Per concludere, la manioca è stata distribuita a 1.555 famiglie.
Ringraziano tutti i benefattori dall’Italia per questo dono molto prezioso.
Sono molto felici, sperano che la distribuzione continui.
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In Madagascar la prima carestia al mondo dovuta al cambiamento climatico
Come ricorderete, nell’estate 2020 abbiamo lanciato l’appello per la fame che sempre più attanaglia il Madagascar meridionale. Nella scorsa stagione, i contadini hanno seminato per ben tre volte, ma la maggior parte delle coltivazioni sono state bruciate dal sole per la quasi totale assenza di piogge. Non è stato possibile quindi raccogliere nulla, né riso, né mais, né manioca. Di conseguenza, a maggio e luglio di quest’anno abbiamo rilanciato la campagna “SOS carestia” per chiedere a tutti voi il sostegno per l’acquisto e la distribuzione di riso e mais nella provincia di Ihosy, dove opera UnicoSole.
Grazie alla vostra generosità e alle donazioni anche di alcune aziende che condividono il nostro impegno, abbiamo potuto consegnare alle famiglie più bisognose il necessario per vivere per qualche tempo. Ve lo abbiamo raccontato con parole e immagini nella newsletter di luglio.
La situazione alimentare però è molto seria, perché è proprio qui, in Madagascar, che assistiamo alla prima carestia al mondo dovuta al cambiamento climatico. Ce lo dice il recente rapporto delle Nazioni Unite: in Madagascar oltre un milione di persone patisce la fame e 14.000 sono già in condizioni di “catastrofe”. Il numero raddoppierà a ottobre, in occasione della stagione precedente al raccolto. Quest’area del mondo, che non ha minimamente contribuito al cambiamento climatico, paga ingiustamente questo prezzo, e per prima. Il Madagascar, mix di etnie e culture diverse, popolo sorridente e pacifico, da paradiso della biodiversità è diventato l’inferno della siccità.
La siccità ha raggiunto livelli mai toccati nei precedenti quarant’anni, in modo particolare a sud: ha devastato i campi delle comunità agricole e ha costretto le famiglie a cercare insetti nel terreno per sopravvivere. Sono mesi che le famiglie si cibano di fichi d’india, foglie e locuste.
Dalle comunità di Ihosy è arrivato a UnicoSole un grido di aiuto: la richiesta di acquistare 15 tonnellate di manioca da distribuire nelle città di Betroka, Isoanala, Bekily e Bekitro.
Obbiettivo: 20 kg a famiglia per 800 famiglie
Parte quindi una campagna di solidarietà per questi nuovo progetto, destinato a un’area che finora non avevamo mai approcciato.
Una giovane “azienda agile” ha già deciso di sostenere questo progetto: la “Forneria di Nonna Mirella” produce tortiglioni artigianali, dolci e salati, “fatti in casa”, che possono essere comperati on line e spediti in qualunque parte del mondo.
Dal 1° settembre al 1° novembre, per ogni prodotto acquistato su
www.laforneriadinonnamirella.com
sarà devoluto 1 euro a UnicoSole per comprare la manioca.
Un grazie speciale a Federico e Valentina per questo gesto così generoso!
Facciamo appello a chi voglia proporre altre iniziative a favore di questo progetto.
Grazie a tutti quelli che vorranno gustare questa “dolce intesa” con UnicoSole !
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Newsletter del 30 luglio 2021
Carissimi amici di UnicoSole,
Molti di noi sono già in vacanza, qualcuno si accinge a partire, qualcuno è già tornato, qualcuno non potrà godersi il meritato riposo, ad altri l’argomento vacanze non interessa. Vero è che, per una strana abitudine italiana, il mese di agosto segna una tappa dell’anno.
E arrivati a fine luglio abbiamo desiderio di condividere con voi quanto UnicoSole sta continuando a realizzare in terra malgascia.
Come molti sanno, Padre Colombi è andato in Madagascar lo scorso mese di settembre appena c’è stata la possibilità di partire stante il blocco dei voli a causa della pandemia.
E’ rientrato dal Madagascar poco più di un mese fa e le cose fatte da UnicoSole grazie anche alla sua presenza in Madagascar sono tante.
A causa della situazione sanitaria che continua a limitare gli spostamenti, ancora non è possibile organizzare i nostri viaggi di gruppo.
Viaggi che, sin dalla nascita dell’associazione, hanno consentito a moltissime persone di vivere un’esperienza unica, di conoscere e toccare con mano la realtà del Madagascar.
Viaggi che hanno fatto scattare in molti di noi la decisione e la voglia di impegnarsi attivamente per l’Associazione.
Viaggi che hanno consentito uno scambio umano e di idee con conseguente arricchimento spirituale e interiore unico.
In Madagascar si muore di fame: secondo l’Onu, è il primo paese colpito dal cambiamento climatico. Anche il prestigioso TIME ha dedicato un articolo al Sud del Madagascar con il seguente titolo “Clima, non conflitto. La carestia del Madagascar è la prima nella storia moderna ad essere causata esclusivamente dal riscaldamento globale”.
Sappiamo benissimo che quello che facciamo è una goccia d’acqua nell’oceano, ma non dimentichiamo che l’oceano è fatto da tante gocce d’acqua.
Ci teniamo a sottolineare che con il nostro Giangi sull’isola rossa, UnicoSole ha avuto modo di portare avanti diversi progetti versando pochissime gocce d’acqua nell’oceano di povertà e fame che affligge la grande isola rossa.
Quest’anno come l’anno scorso il COVID ci ha impedito di organizzare il nostro pranzo sociale annuale. Non abbiamo avuto dunque la possibilità di rivederci in presenza, di abbracciarci, di godere dello stare insieme.
Il pranzo sociale era e rimane un modo anche per raccogliere fondi per la realizzazione dei nostri progetti.
Possiamo comunque continuare a dare il nostro contributo effettuando un bonifico o un versamento postale, oppure utilizzare Paypal. Tutti i riferimenti li potete trovare cliccando qui o visitando la pagina https://www.unicosole.it, sezione “sostieni UnicoSole”.
Qui di seguito la lettera di Padre Gianluigi Colombi con la quale ci racconta e ci aggiorna su cosa UnicoSole sta continuando a fare malgrado le grandissime difficoltà legate alla pandemia.
Un grazie di cuore a Padre Giangi dal Consiglio Direttivo per quanto è riuscito a fare, mettendo anche a rischio la sua stessa vita, e un grazie di cuore a voi per quanto avete fatto e vorrete fare e donare per consentire la realizzazione dei progetti di UnicoSole.
La Presidente Elide Longa ed il Consiglio Direttivo di UnicoSole
Fame di vita ed istruzione in Madagascar
Carissimi amici,
vi desidero in ottima salute come lo è pure per me ringraziando Dio.
Rientrando in Italia lo scorso mese di giugno, ho percepito immediatamente il bombardamento mediatico sulla pandemia a cui siamo sottoposti tutti i giorni.
In Madagascar si sta vivendo la penuria di cibo ed alcune regioni del Sud sono sull’orlo della carestia: ci si nutre di cavallette, radici, piante e foglie selvatiche.
La fame è talmente tanta che alcune volte le mamme fanno cuocere la pelle di zebù utilizzata per la confezione delle tipiche e tradizionali ciabatte infradito usate nelle campagne.
La parte Sud dell’Isola è stata colpita dalla siccità che perdura ormai da tre anni.
Le piogge sono diminuite notevolmente, il livello dei fiumi si è abbassato, le sorgenti ed i torrenti si sono prosciugati. L’acqua è vita: quando manca subentrano le difficoltà economiche per l’80% delle famiglie malgasce dedite all’agricoltura. Come potranno vivere o sopravvivere con gli insufficienti raccolti?
In questi ultimi 40 anni la popolazione malgascia si è quadruplicata mentre le terre coltivabili per il sostentamento sono diminuite.
Inoltre circa il 50% dei malgasci ha un’età inferiore ai 20 anni, una popolazione giovanissima. Dove manca l’istruzione regna l’ignoranza, la paura, la pandemia dell’analfabetismo.
Di fronte a questa situazione per mezzo vostro e dell’associazione Unico Sole si è agito nella duplice direzione: fornire cibo ed istruzione.
Abbiamo distribuito viveri ed in particolare riso, mais, pasta, coperte, vestiario, materiale per l’igiene alle persone più bisognose nei vari quartieri di Ihosy, nel carcere cittadino e in numerosi villaggi. I volontari sono passati di casa in casa censendo le famiglie più bisognose, numerose, con nessun reddito, assenza dei genitori e con altre difficoltà.
L’altra sfida è stata quella di incentivare e donare energie nuove all’istruzione dei bambini e ragazzi.
Una quindicina di scuole hanno ricevuto un contributo per poter rafforzare ed incoraggiare gli alunni nel frequentare la scuola animando i loro genitori. Dopo aver tessuto una rete di accordi con gli insegnanti, i comitati scolastici, le famiglie si è passati all’azione consegnando materiale scolastico agli alunni, fornendo nuovi banchi o riparando i vecchi, ristrutturando gli ambienti scolastici in particolare porte, finestre, muri, tetti, lavagne, tinteggiatura, gabinetti. Tutto il lavoro è stato realizzato da piccoli artigiani del luogo, favorendo la piccola economia locale che dona sostegno finanziario alle famiglie.
L’attività è stata realizzata in diversi quartieri di Ihosy ed i villaggi dove abbiamo collaborato con le scuole: Morafeno, Manjaka, Anarafanja, Besavoa, Soanatao, Ambany andrefana, Mahatsinjo, Ambia, Tolohomiady, Tanambao Irina, Antara, Ianaboro.
Ora stiamo mettendo in cantiere la costruzione di due aule per la scuola elementare nel villaggio di Ivandrika. La loro vecchia scuola aveva il tetto di paglia ed è stata distrutta 4 anni fa da un ciclone.
A Zamambe e a Soatanana, vicino al comune di Tsarafidy al nord di Fianarantsoa, sono state realizzate altre due scuole già nel corso dell’anno 2020 e, recentemente, sono stati avviati i progetti per la realizzazione della scuola elementare di AMBODITANJONA e la scuola media di ANKAFINA-TSARAFIDY.
Con questo scritto desidero ringraziarvi dei molteplici progetti realizzati per mezzo vostro ma soprattutto lanciare un forte appello a non abbandonare le giovani generazioni del Madagascar ed il loro futuro in questa situazione di necessità nel quale stanno pagando un caro prezzo per il cambiamento climatico.
Quello che abbiamo non è nostro: aria, acqua, terra, pane ci sono stati donati per servircene per il bene di tutti.
Un grandissimo saluto ed abbraccio affidandovi a Dio che è amore
Giangi