da Padre Giangi, mail del 5 novembre 2017

da: Giovanni Colombi giangi.colombi@gmail.com  
data:5 novembre 2017 18:37  
oggetto: dal Madagascar  

Carissimi,

                       vi desidero tutti in buona salute come lo è pure per me, grazie a Dio.

Eccovi alcune notizie in vista della vostra prossima riunione.

  1. Da una settimana mi trovo qui a Ihosy. Questo pomeriggio sono ripartiti per Fianarantsoa i 30 giovani studenti della nostra casa famiglia che erano venuti con me per il campo di lavoro nei vivai. L’esperienza è stata molto positiva per tutti i giovani: apprendimento pratico, lavoro sul campo, partecipazione attiva nella conservazione e protezione della natura, nuove metodologie agricole, visita dell’allevamento di galline dell’associazione Rainay ecc. Alcuni di loro hanno espresso il desiderio di ritornare durante le vacanze natalizie per porre in piena terra le piantine che ora hanno seminato o ripiantato nei piccoli sacchettini. Domani finalmente inizieranno l’anno scolastico tutti i ragazzi della regione di Fianarantsoa, Antananarivo e Toamasina. Qui a Ihosy la scuola non si è interrotta perché non ci sono stati casi di peste.
  2. A Fianarantsoa mi sono riunito col direttivo dell’associazione Rainay le tre educatrici (la giovane vedova e 2 signorine). Non essendo ancora iniziata la scuola, l’unica decisione che abbiamo preso è il campo di lavoro che si è svolto questa settimana per 30 di loro a Ivandrika (Ihosy). I ragazzi/e accolti nella casa famiglia Rainay sono 48. Tutti i nostri ragazzi frequentano scuole private e pur non essendoci scuola devono pagare la retta mensile. L’acqua del pozzo è insufficiente per la grande siccità. L’acqua dell’acquedotto pubblico è da diversi mesi che non arriva più. Attingono ogni giorno l’acqua per cucinare e lavarsi nel pozzo della casa del presidente dell’associazione Rainay che è a circa 1 km di distanza. Meno male che abbiamo realizzato i 4 gabinetti a fossa perduta nell’angolo del cortile della casa famiglia. Finora non è ancora caduta una goccia d’acqua dallo scorso mese di marzo e le previsioni meteo qui in Madagascar non danno pioggia per i prossimi 15 giorni per cui la stagione agricola si preannuncia di pessimo auspicio.
  3. Continuo a scrivere dopo aver cenato con la vedova e i suoi cinque figli, 3 maschi e 2 femmine, del guardiano di buoi di Marofivango,  l‘azienda agricola italo malgascia: lo scorso mese di giugno i ladri che tentavano di rubare gli zebù dell’allevamento lo hanno ammazzato con 37 colpi di mitragliatrice..A cena la più piccola, Honorine di 2 anni, piangeva disperata e non voleva mangiare il riso con le verdure e la carne. Sul tavolo c’era la papaia e la mamma non riusciva a calmare il pianto della piccola finché le ho detto di darle una fetta di papaia. Non l’aveva ancora presa in mano che ha subito smesso di piangere e si è messa a mangiare la sua papaia. Subito gliene ho messo in mano una tutta intera ed è rimasta tranquilla tutta la cena. Vi allego una loro foto con la mamma di 30 anni, il primo figlio Zafy di 12 anni, la seconda Peri di 10 anni, il terzo Zanaka di 7 anni, il quarto Jean Noel di 5 anni e la quinta Honorine di 2 anni. Ora abitano qui a Ihosy con la grande famiglia di René. I quattro figli più grandi vanno a scuola o alla materna e la signora lavora nell’allevamento di galline ovaiole.
  4. Sabato è venuto a Ihosy il presidente dell’associazione Rainay, Michel con Hanitra e ci siamo riuniti con René e Jean Paul per valutare l’andamento dell’allevamento di galline ovaiole. Pur non andando a gonfie vele, Renè ha assicurato che verserà un contributo alla casa famiglia di Fianarantsoa per il mantenimento agli studi.  Dal mese di luglio non riescono più a vendere tutte le uova. In poche parole  il mercato non tira più per la forte crisi o meglio del cambiamento strutturale della società malgascia.

Buonissima serata a tutti e a risentirci, con affetto

Giangi

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